Timo
Timo
Il Timo (Thymus L., 1753) è un genere di piante aromatiche della famiglia delle Lamiaceae, utilizzate sia in cucina che per scopi terapeutici e di cui, una delle specie più note, è il timo maggiore (Thymus vulgaris L., 1753).
Origini e Storia –
Il Timo è una piccola specie arbustiva che insieme a santoreggia, rosmarino e salvia contribuisce a profumare la macchia mediterranea.
Cresce spontaneamente in tutte le regioni a clima temperato, soprattutto in terreni ben drenati. Grazie alla sua facilità di coltivazione si sono create numerose specie ibride (oggi ne conosciamo almeno 300). La pianta di timo, oltre che in Italia, viene coltivata anche in Marocco, Spagna, Francia e Grecia.
Dalle culture antiche abbiamo appreso che il timo aveva un posto di rilievo nella vita quotidiana e che il suo utilizzo riguardava vari campi d’applicazione, tra i quali quello legato alla cucina era decisamente marginale.
Nell’antico Egitto, ad esempio, veniva utilizzato per le imbalsamazioni; i Romani se ne servivano per conservare più a lungo le scorte di cibo; in Grecia era considerato come simbolo di coraggio, infatti i soldati greci si strofinavano il petto con le sue foglie per ricevere forza e vigore, oppure erano soliti bagnarsi con l’acqua di timo prima di andare in battaglia. La parola timo infatti deriva dal greco (thýmon) e significa proprio forza, coraggio. Nel Medioevo questa credenza era ancora vivida, tant’è che il timo divenne ornamento di tuniche e sciarpe, che le dame erano solite ricamare per i loro cavalieri come simbolo di buon auspicio; inoltre, sempre in quel periodo si credeva che mettendo sotto il cuscino dei rametti di questa pianta si potessero tenere lontani gli incubi.
Questa pianta, quindi, in dall’antichità, veniva apprezzata in cucina sia per il gusto che per le proprietà digestive e antisettiche favorevoli alla conservazione delle carni.
Questo piccolo arbusto perenne fu tra le prime piante medicinali ed aromatiche a conoscere ampia diffusione nel bacino del Mediterraneo. Risale al 2700 a.C. una tavoletta a caratteri cuneiformi in cui viene consigliata la preparazione di un impasto realizzato con timo polverizzato, fichi e pere.
Gli Egizi si affidavano, come detto, alle virtù di questa erba aromatica per imbalsamare i defunti. Per i greci non esisteva profumo più celestiale, e apprezzavano moltissimo un miele ricavato da uno specie di timo molto frequente sui monte ateniesi, riconoscendogli virtù straordinarie nelle malattie del petto. Galeno, medico e filosofo greco, lo suggeriva in polvere a chi soffriva di dolori articolari, e lo considerava il più potente antisettico conosciuto.
Gli Etruschi e i Romani, cominciarono ad introdurre il timo in cucina ed a profumare con esso vini e formaggi.
Nel Medioevo, era considerato dai naturalisti “erba di molto buon odore e di grande dolcezza”. Le dame usavano donarlo al cavaliere del cuore perché fosse da esso protetto in battaglia. Le fanciulle nelle prime settimane dell’anno, ne ponevano sotto il cuscino alcuni rametti come buon auspicio di un probabile matrimonio.
A questa erbetta anche la medicina ha riconosciuto proprietà antisettiche, tanto da essere definito da alcuni “l’antibiotico dei poveri”. Per uso esterno deterge e disinfetta la cute, sotto forma di sciacqui è benefico contro le malattie delle vie respiratorie.
Inoltre, quando non esistevano i frigoriferi, il timo era impiegato per la conservazione degli alimenti, vista la notevole presenza di olio essenziale ad azione antiputrida.
Oggi questa erba rende gradevoli molte preparazioni. Le sue foglioline entrano nella miscela provenzale di erbe, o in quella egiziana di spezie. Nell’Europa centrale zuppe, marinate, carne, pesce e uova hanno il privilegio di essere accompagnate dal timo. Usato fresco ha un aroma meno intenso, perciò e preferibile essiccarlo all’ombra, in un luogo aerato, disponendo i rametti sopra un foglio di carta. Si conserva in recipienti di vetro o porcellana.
Descrizione –
Il Timo è un piccolo arbusto o suffrutice perenne, odoroso, alto 10-60 cm, con fusti quadrangolari eretti, ramosissimi, che tendono a lignificare dopo 4 – 5 anni di vita, formando densi cespugli dall’aspetto grigiastro o verde bianchiccio; rami lignificati con corteccia bruna.
Le foglie sono dapprima revolute solo sul bordo, lanceolate larghe 3 mm e lunghe 7-9 mm, quindi revolute a tubo ed apparentemente lineari, opposte, sessili o brevemente picciolate, di colore grigio-verde, più chiaro nella pagina inferiore per la presenza di peli. I fiori sono raccolti in una infiorescenza subsferica o allungata con brattee lanceolate simili alle foglie ma più piccole; calice lungo 3-4 mm, con 10-13 nervi e tubo convesso sul dorso, vellutato con due labbri cigliati di cui il superiore trifido a denti saldati su più di metà dell’ altezza, l’inferiore bifido a denti lanceolato-lesiniformi, separati da un seno profondo; corolla roseo-biancastra lunga 5-6 mm, con tubo sporgente e dritto, bilabiata, con labbro superiore diritto e smarginato, l’ inferiore trilobato; 4 stami sporgenti e divergenti, quasi eguali, con antere biloculari, ellissoidali; stilo bifido, a lacinie corte, divergenti.
I frutti sono dei tetracheni costituiti da nucule ovoidali lisce.
Principi attivi –
Il Timo è una pianta sempreverde ricca di sostanze che favoriscono il benessere dell’organismo. I componenti più importanti che contiene sono:
– olio essenziale, costituito da timolo (30-70%), carvacrolo (3-15%) p-cymene, terpinene e una serie di componenti secondari;
– glicosidi flavonici: luteolina, luteolina-7-glucoside, luteolina-7-diglucoside;
– acido caffeico, acido labiatico, acido ursolico, acido oleanolico;
– saponine, tannini.
Il timo, inoltre, è anche un’eccellente fonte di fibre, calcio, ferro, manganese e vitamine A, B6 e C.
Proprietà ed Usi –
Le proprietà sia alimentari che farmaceutiche del timo sono legate alla presenza e composizione particolare dei suoi principi attivi.
Questi composti sono dotati di proprietà importanti che, oltre a conferire un sapore e un odore gradevole al timo, lo arricchiscono di proprietà benefiche: antimicotiche, antibatteriche e insetticide.
Dalle sommità fiorite del timo si produce un prezioso olio essenziale estratto principalmente dal Thymus vulgaris, attraverso la tecnica di distillazione in corrente di vapore. L’olio essenziale di timo è utilizzato per scopi terapeutici ed è molto indicato perché stimola le difese immunitarie contro l’attacco di agenti nocivi, in questo modo cura numerosi disturbi. Costituisce inoltre un potente antibatterico, antifungineo, antinfiammatorio e tonico per l’umore.
Il timo è usato anche in dermocosmesi come componente di numerosi rimedi naturali, per la produzione di diversi prodotti: detergenti, saponi, collutori, dentifrici, profumi ecc..
Di fatto, ciò che finora ha reso popolare il timo è il suo utilizzo in cucina come erba aromatica molto apprezzata, grazie all’ottimo odore e sapore che conferisce ai piatti. In realtà l’aspetto culinario passa in secondo piano se pensiamo che l’olio essenziale ricavato dalla pianta possiede diverse proprietà terapeutiche.
Secondo alcune ricerche il carvacrolo esercita effetti simili ad antibiotici come streptomicina, penicillina e vancomicina. Il timo possiede attività antimicrobica contro diversi funghi e batteri, quali: Stafilococchi, Streptococchi, Pneumococchi, Enterococchi, Candida Albicans e Corinebatteri.
Altri studi del 2004 hanno rivelato che l’olio essenziale di timo è stato in grado di decontaminare la lattuga infettata con Shigella, un batterio gram-negativo responsabile di effetti indesiderati a livello gastrointestinale. I ricercatori dopo aver esaminato l’attività antimicrobica dell’olio essenziale di 8 diverse piante, hanno affermato che l’olio essenziale di timo è il più efficace nell’eliminare le colonie di molte specie batteriche.
Le proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie naturali, insieme all’azione antispasmodica ed espettorante, fanno quindi di questa pianta un ottimo rimedio per le malattie da raffreddamento delle prime vie aeree. Per questo il timo è particolarmente utile nel trattamento di influenza, bronchite, mal di gola, tosse e raffreddore.
Timolo e carvacrolo, sostanze che la pianta possiede, agiscono sia come calmante per la tosse che come espettorante, proteggendo le vie aeree. Inoltre tali componenti sono in grado di combattere le infezioni, agendo come veri e propri antibiotici naturali, incentivando la produzione di globuli bianchi e debellando i germi antibiotico-resistenti. A differenza di qualsiasi altro antibiotico chimico, il timo non va a ledere la stabilità del sistema immunitario e l’equilibrio della flora batterica intestinale. Alcuni ricercatori serbi hanno dimostrato che il timo promuove la salute del cuore, poiché al suo interno ci sono componenti in grado di stabilizzare i livelli di colesterolo e quelli della pressione sanguigna.
Per via della sua particolare composizione, il timo è una grande fonte di antiossidanti, tra cui l’apigenina, la luteolina, le saponine ed i tannini. Questi composti permettono di neutralizzare l’azione dei radicali liberi prima che essi possano causare danni e stress ossidativo, aumentando gli acidi grassi omega 3. Questi ultimi permettono di mantenere il cervello attivo, le cellule del corpo in buona salute e rallentare il processo di invecchiamento. Gli acidi grassi, inoltre, aiutano a costruire le pareti cellulari e preservano anche la struttura del sistema nervoso e circolatorio. Proprio per questo il timo è considerato un potente tonico per corpo e mente.
Inoltre le proprietà del timo sono un toccasana anche per la salute e l’igiene orale in quanto è in grado di sconfiggere tutti i batteri della bocca e le infezioni che causano gengiviti, dolore ai denti e alitosi.
Oltre a donare al nostro organismo numerosi benefici interni, il timo si dimostra molto efficace anche per uso topico. Date le sue capacità antimicrobiche, esso combatte i batteri che causano l’acne (o altri tipi di infiammazioni), donando alla pelle un aspetto migliore ed eliminando tutti i fastidi legati a questo inestetismo. Molti tipi di shampoo o prodotti per i capelli contengono timo, dato che questo ingrediente è in grado di stimolare la crescita dei capelli, donando sostanze nutritive ai follicoli piliferi. Inoltre questa sostanza migliora la circolazione sanguigna anche a livello del cuoio capelluto, ripulisce la cute dalla forfora e dall’eccessiva produzione di sebo.
L’olio essenziale di timo favorisce la digestione e permette di eliminare facilmente l’aria dalla pancia.
Essendo il timo una fonte di vitamina K, calcio, ferro e manganese, esso svolge un ruolo importante anche per la salute delle ossa.
Questa erba è un ottimo rimedio anche contro i crampi e contro diversi tipi di spasmi muscolari. Per questo è molto adatto per gli sportivi e anche per le donne che soffrono di dolori mestruali.
Il timo ha un effetto tonificante e calmante ed è adatto per favorire il sonno, allontanare gli incubi e combattere debolezza, stanchezza e stress.
L’olio di timo è molto consigliato per eliminare tossine, acqua e sali minerali in eccesso, favorendo la diuresi e scongiurando il deposito di grassi.
Alcuni studi hanno dimostrato che il timo aiuta a combattere alcuni tipi di cancro (come quello al seno o al colon) poiché favorisce la morte delle cellule cancerose.
Oltre a donare benefici a corpo e mente, il timo viene utilizzato anche come repellente per insetti e parassiti (vaporizzandolo nell’aria o sulle piante), per aumentare la durata della conservazione dei cibi e per profumare gli ambienti.
Come sempre, è bene conoscere anche eventuali controindicazioni.
In questo senso si può affermare che il timo è un’erba innocua (tranne che per i soggetti allergici, che quasi sempre sono gli stessi allergici all’origano) e non provoca fastidi all’organismo; esistono però dei rari casi, dovuti soprattutto al suo uso smisurato, in cui esso può arrecare alcuni piccoli fastidi.
Un consumo eccessivo di timo potrebbe, infatti, generare effetti indesiderati a livello gastrointestinale, come nausea e vomito.
Non è indicato, inoltre, durante l’allattamento al seno dato che possiede alcune sostanze che potrebbero creare una leggera irritazione alle mucose dei bambini, le quali devono ancora irrobustirsi.
Infine si sconsiglia l’assunzione di timo a soggetti affetti da ipotiroidismo perché quest’erba interferisce con l’attività della tiroide.
Preparazioni –
Il timo è una pianta importante, dall’aroma molto forte, penetrante e pungente,che ricorda vagamente il rosmarino ma che cambia completamente a seconda della tipologia e della forma utilizzata (vulgaris, limonato, fresco, secco).
Il timo può essere abbinato a tanti differenti alimenti, dalla carne al pesce passando per verdure e legumi, riuscendo a valorizzare le materie prime a nostra disposizione.
L’utilizzo più comune del timo con il pesce ne prevede l’impiego soprattutto per le cotture in forno con pesci interi, per consentire all’aroma di diffondersi al meglio grazie a questa tipologia di cottura; oppure in padella, quando abbiamo a che fare con dei filetti da cuocere a temperature alte; infine, è ottimo anche per i guazzetti o la famosa “acqua pazza”.
Con la carne si può utilizzare il timo secco, anche con cotture in padella, per dare un tocco in più di sapore, ma è la sua versione fresca che rende davvero unici i piatti a base di carne, in particolare spezzatini, stufati e tutte le ricette che prevedono una cottura in forno, che per caratteristiche tecniche e tempi permette al timo di sprigionare tutto il suo aroma.
Il timo è l’ingrediente ideale per aromatizzare le insalate, ma sposa bene anche i legumi (contribuisce a rendere più digeribili i fagioli) e i cereali lessati, gli ortaggi estivi quali ad esempio i pomodori, le zucchine, le melanzane e i peperoni; e ancora minestre, zuppe e passati di verdura, frittate ed infine marinate e salse. Estremamente interessante anche l’utilizzo nei burger e nelle polpette vegetali, lo si trova anche in molte ricette per quel che concerne la fase di cottura di alimenti quali carote, cipolle, funghi, patate e zucca. È adatto infine anche ad aromatizzare delle macedonie di frutta fresca.
Sono tante le preparazioni semplici e veloci che prevedono l’impiego del timo, e che contribuiscono ad arricchire i piatti da portare sulla nostra tavola. Ad esempio, mescolando 15 grammi di timo fresco tritato al coltello con 100 grammi di burro ammorbidito otteniamo un burro aromatizzato da poter avvolgere nella carta forno e conservare in frigo per donargli nuovamente la classica forma, o da poter strofinare su carni quali quella di maiale o di pollo prima di cuocerle al barbecue o al forno.
Sempre con lo stesso burro aromatizzato, arricchito anche con un pizzico di rosmarino tritato, è possibile spennellare l’impasto del pane prima della successiva cottura in forno. Un’altra facile e gustosa idea consiste nel preparare una crema spalmabile al timo, mescolando un cucchiaino di foglioline della versione secca con un pizzico di sale, uno di pepe bianco e circa 100 grammi di formaggio morbido, aiutandosi con un frullatore per ottenere una consistenza omogenea. La crema è ottima da spalmare su fette di pane tostato o cracker.
Un’ultima soluzione, infine, consiste nell’utilizzare il burro aromatizzato, unendo anche un pizzico di sale, una scorzetta grattugiata di limone e un po’ di pepe, per condire dei tranci di salmone prima di cuocerli alla griglia.
Guido Bissanti
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