Artemisia pallens
Artemisia pallens
La Davana (Artemisia pallens Wall. ex DC.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Asterales, Famiglia Asteraceae, Sottofamiglia Asteroideae, Tribù Anthemideae, Sottotribù Artemisiinae e quindi al Genere Artemisia ed alla Specie A. pallens.
Etimologia –
Il termine Artemisia proviene da Ἄρτεμις Artemis Artemide, nome greco della dea Diana, genere già citato in Plinio; secondo alcuni autori, Artemisia II di Caria (Αρτεμισία Artemisía ?-350 a.C.), sorella e moglie di Mausolo, avrebbe dato il suo nome a questa pianta.
L’epiteto specifico pallens viene da pálleo impallidire: pallido, smorto, scolorito.
Il nome comune Davana viene dal nome sanscrito दमनक (damanaka), (Tamil: மரிக்கொழுந்து, தவணம், Marathi: दवणा, Kannada: ದವನ).
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Davana è un’erba aromatica con origini molto probabilmente in India, anche se il suo areale di provenienza non è ben noto.
Tuttavia le sue aree di coltivazione principali sono limitate nelle zone con clima fresco e asciutto, privo di gelo durante la stagione di crescita, nei distretti di Pune e Mysore nell’India occidentale.
Descrizione –
L’ Artemisia pallens è una specie erbacea in forma di cespuglio annuale di circa 60 cm di altezza che presenta una base semi-legnosa e sulla cui sommità cresce un fogliame erbaceo fortemente aromatico composto da steli e foglie tenere; questi hanno un rivestimento di peluria sottile di colore argento vellutato.
Le foglie sono piccole, di colore blu-verde e piumate profondamente divise e lobate.
I fiori sono piccoli, di colore giallo chiaro, riuniti in grappoli vistosi e arrotondati che fioriscono circa quattro mesi dopo la semina della pianta.
Ha due distinti tipi morfologici, uno in cui le piante hanno una bassa statura e fioriture precoci, e l’altra in cui le piante sono alte e fioriscono dopo.
Coltivazione –
La Davana è una specie spontanea che cresce in climi subtropicali e tropicali, da subumidi a moderatamente umidi, a media altitudine, generalmente in aree con minime di temperatura annuale da 16 a 20 °C e massime annuali da 28 a 33 °C e con precipitazioni annuali da 700 a 1300 mm.
Per la propagazione le piante vengono di solito riprodotte da semi seminati in vivai, dove le piantine possono essere coltivate fino a quando non sono pronte per il trapianto in campo a circa due mesi.
La pianta, oltre che da seme, può essere riprodotta anche per talea e raggiunge la maturità in quattro mesi.
Al trapianto in pieno campo si predispongono in file e coltivate per altri due mesi fino a quando circa la metà delle piante ha iniziato a fiorire, il che indica il tempo per il raccolto.
I tempi di semina e trapianto sono fondamentali per la sopravvivenza delle piantine e per il contenuto di olio delle erbe, a causa della sensibilità della pianta alle malattie fungine in condizioni di umidità o pioggia elevata. La semina e il trapianto, nelle coltivazioni industriali sono quindi programmate per farle coincidere con l’inizio della stagione secca in modo che le piantine trapiantate non vadano soggette a forti piogge, che possono spazzare via il raccolto.
Per questo motivo l’impianto va effettuato su terriccio ben drenato e arricchito di letame o su terreni sabbiosi con pH leggermente acido o neutro, generalmente tra 6,0 e 7,0 e in siti con piena esposizione al sole.
Non sono noti rischi particolari da infestanti o altre problematiche associate alla coltivazione di questa pianta.
L’intera pianta viene raccolta tagliandola sopra la base, dopodiché viene essiccata all’ombra per una settimana e quindi distillata a vapore per estrarre l’olio. In media vengono raccolte circa 12.000 chilogrammi di erbe fresche per ettaro, per stagione, con un contenuto medio di olio dello 0,2%, per cui si ottengono 24 chilogrammi di olio.
Usi e Tradizioni –
La Davana è un’erba aromatica di natura xerofitica che viene coltivata per le sue foglie e i fiori profumati e per l’estrazione di olio essenziale.
Le parti erbacee, compresi gli steli, le foglie e i fiori producono, per distillazione a vapore, un olio essenziale di colore verde scuro o verde-marrone comunemente noto come “olio di Davana”. È un olio fluido con un aroma erbaceo penetrante di lunga durata e dolci sfumature balsamiche.
L’olio di Davana viene utilizzato principalmente come componente di fragranze in profumi e colonie di alta qualità, nonché per profumare lozioni e saponi. È anche usato in una certa misura come componente aromatizzante nei prodotti da forno, nelle caramelle e nei prodotti del tabacco, nonché nelle bevande alcoliche, compresi i liquori.
Questa pianta è stata utilizzata in India per scopi religiosi da tempo immemore. In questo Paese i fiori freschi di Davana sono offerti a Shiva, forse come un segno di riconoscimento delle sue proprietà medicinali. I componenti principali dell’olio essenziale di Davana sono un chetone chiamato davanone, linalolo, alcuni terpenoidi e l’etere di davana.
Troviamo comunque anche metil cinnamato, etil cinnamato, biciclogermacrene, 2-idrossiisodavanone, farnesolo, geranil acetato, lattoni di sesquiterpene e germacranolidi.
Nella ricerca, a seguito della somministrazione orale di estratti acquosi / metanolici ad alte dosi, provenienti dalle parti aeree delle piante, è stata osservata la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue dei conigli e dei ratti iperglicemici, trattati con alloxano alimentati con glucosio.
Quando l’olio di davana viene applicato sulla pelle, si dice che abbia un odore diverso su persone diverse. Questa peculiare proprietà è molto apprezzata nella profumeria di alta classe per creare fragranze con note davvero individuali.
Le foglie e gli steli di Davana vengono utilizzati per realizzare bouquet, ghirlande, composizioni floreali fresche o secche.
Inoltre l’Artemisia pallens è un alimento preferito per le larve di numerose specie di farfalle.
Modalità di Preparazione –
L’olio di Davana trova impiego principalmente nelle fragranze di profumi e colonie di alta qualità, nonché per profumare lozioni e saponi.
Viene anche utilizzato, in una certa misura, come aromatizzante nei prodotti da forno, per la preparazione di caramelle ed in prodotti del tabacco, nonché nelle bevande alcoliche, compresi i liquori.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.