Black Whitefaces
Black Whitefaces
La Black Whitefaces, conosciuta anche come Black Baldy è una razza bovina (Bos taurus Linnaeus, 1758) diffuso negli Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda ad attitudine per la produzione di carne.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Infraphylum Gnathostomata, Superclasse Tetrapoda, Classe Mammalia, Sottoclasse Theria, Infraclasse Eutheria, Superordine, Laurasiatheria, Clade Ungulata, Ordine Artiodactyla, Sottordine Ruminantia, Infraordine Pecora, Famiglia Bovidae, Sottofamiglia Bovinae e quindi al Genere Bos, alla Specie Taurus ed alla Black Whitefaces.
Distribuzione Geografica ed Areale –
Questa razza è molto diffusa negli Stati Uniti, in particolar modo nel Texas ed in altri Paesi come Australia e Nuova Zelanda.
Origini e Storia –
La Black Whitefaces è una razza meticcia ottenuta, di solito, incrociando Hereford ed Aberdeen Angus. Questo incrocio viene effettuato, in particolare, per sfruttare la notevole vigoria delle madri meticce (linea vacca-vitello), incrociandole in modo alternato con le razze progenitrici.
Si tratta di bestiame molto diffuso a discapito delle razze in purezza.
Morfologia –
I bovini Black Whitefaces sono caratterizzati da un mantello di colore nero con faccia bianca simile alla razza Hereford. Nell’incrocio il colore del corpo rosso della Hereford è sostituito dal nero dell’Angus. Questo perché entrambi gli alleli per i volti bianchi e il colore del mantello nero sono entrambi geneticamente dominanti.
Le corna sono generalmente assenti ed il musello si presenta da roseo a pigmentato.
Attitudine produttiva –
La Black Whitefaces è una razza ottenuta con l’obiettivo della produzione di carne.
Le mucche di questa razza sono famose per le loro buone capacità materne. Oltre al generale vigore dovuto all’ottenimento di questi ibridi, l’incrocio produce anche il mantello nero che nei climi soleggiati riduce la prevalenza di scottature solari sulla pelle nuda, come la mammella della mucca.
Guido Bissanti
Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Roberto Parigi Bini, 1983. Le razze bovine, Pàtron editore, Bologna.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.