Montbéliarde
Montbéliarde
La razza Montbéliarde è una razza bovina (Bos taurus Linnaeus, 1758) allevata soprattutto nelle regioni sud-orientali della Francia, a duplice attitudine per la produzione di carne e per il latte.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Infraphylum Gnathostomata, Superclasse Tetrapoda, Classe Mammalia, Sottoclasse Theria, Infraclasse Eutheria, Superordine, Laurasiatheria, Clade Ungulata, Ordine Artiodactyla, Sottordine Ruminantia, Infraordine Pecora, Famiglia Bovidae, Sottofamiglia Bovinae e quindi al Genere Bos, alla Specie Taurus ed alla Montbéliarde.
Distribuzione Geografica ed Areale –
La Montbéliarde è una razza di bovini da latte rossa proveniente dalla zona di Montbéliard , nel dipartimento di Doubs, della regione della Borgogna-Franca Contea nella Francia orientale. Oggi viene allevata maggiormente nelle regioni sud-orientali della Francia ed esportata anche in Algeria.
Origini e Storia –
La razza bovina Montbéliarde è originaria del Principato di Montbéliarde nella Francia orientale. Questa razza deriva dalla Simmental Svizzera (come altre appartiene al gruppo delle razze Pezzate Rosse derivate dalla Simmental).
All’inizio del 18° secolo alcuni allevatori dell’Oberland Bernese si stabilirono nel Principato di Montbéliarde, portando con sé soggetti della razza Simmental. La razza si è formato con il contributo dei questi soggetti importati e da razze locali, tra le quali soprattutto Tourache e Fémeline.
L’attività di selezione di questa razza è stata operata soprattutto per migliorare la resa nella produzione di latte.
Il nome Montbéliarde fu usato per la prima volta da Joseph Graber nel 1872, quando espose un gruppo di bovini al concorso agricolo di Langres. Prima di allora questa nuova razza veniva denominata come razza Franco-svizzera per via della presenza appunto delle razze autoctone multiuso come Tourache e Fémeline.
Bisogna attendere il 1889 quando la razza fu accettata ufficialmente e fu istituito il libro genealogico. Dopo il 1900, molti bovini furono venduti nella regione dell’ Occitania (ex Midi-Pirenei) ed in Algeria.
Negli anni ‘70, la furono inoltre operati incroci tra la Montbéliard e la Red Holstein. Allo stesso tempo si effettuarono incroci con i tori di Fleckvieh ma con scarsi risultati di miglioramento dei nuovi individui.
Dal 1980 si è operata una ulteriore selezione per consentire a questa razza una buona resa di conversione dei mangimi e dei pascoli.
Negli anni ‘90, inoltre, i bovini della razza Montbéliarde venivano usati per incrociare le razze bovine danesi rosse e della Vorderwalder.
Morfologia –
La Montbéliarde è caratterizzata da animali con mantello pezzato rosso tendente al fromentino (rosso più vivo rispetto alla Simmental) con testa bianca (con rare macchie sulla stessa) con orecchie rosse, parti ventrali e arti in genere bianchi, corna corte e unghioni di colore giallo ceroso. Le mucche mature pesano da 600 a 700 kg e raggiungono un’altezza di circa 145 cm al garrese; i tori maturi pesano da 900 a 1.200 kg.
Attitudine produttiva –
Questa razza viene utilizzata principalmente per la produzione di latte e in particolare per la caseificazione. Il latte è infatti particolarmente adatto alla caseificazione a causa di un’alta frequenza di caseina kappa BB, che da rese più elevate di formaggio.
Anche se i bovini Montbéliarde sono principalmente da latte hanno caratteristiche di carne migliori dei bovini Holstein. Su quasi 400 mila vacche Montbéliarde registrate in Francia si è avuta una lattazione media adulta di 7.486 litri con 3,9% di grasso di latte e 3,45% di proteine. Alcune mandrie sono alimentate con una dieta a base di fieno per produrre latte con maggiore predisposizione alla caseificazione.
Sul mercato le mucche e i vitelli valgono più della Holstein. La razza si è diffusa in molti paesi e sta diventando popolare utilizzandola per l’incrocio con le Holstein al fine di migliorare la longevità e la fertilità.
Guido Bissanti
Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Roberto Parigi Bini, 1983. Le razze bovine, Pàtron editore, Bologna.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.