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Agave sisalana

Agave sisalana

L’Agave sisalana (Perrine 1938 ex Engelm) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Agavaceae.

Sistematica –
Questa pianta, dal punto di vista sistematico, appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Classe Liliopsida, Ordine Liliales, Famiglia Agavaceae e quindi al Genere Agave ed alla Specie A. sisalana.

Etimologia –
L’epiteto Agave deriva dal greco ἀγαυός agauόs ammirabile, glorioso, illustre, nobile: per l’aspetto spettacolare dell’Agave sisalana in fiore. Nella mitologia greca, Agave (in greco Ἀγαυή Agayé), figlia di Cadmo re di Tebe e di sua moglie Armonia, fu moglie di Echione, dal quale ebbe una figlia, Epiro, e un figlio, Penteo, ucciso da lei stessa, invasata dalla furia dell’estasi dionisiaca. Il termine specifico deriva da Sisal, porto dello Yucatan dove veniva imbarcata la fibra di sisal ottenuta da questa Agave.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Agave sisalana è originaria della penisola dello Yucatán in Messico ma per il suo adattamento viene considerata una specie invasiva. L’A. sisalana può essere trovata in deserti, foreste secche, praterie, bordi stradali, foreste disturbate e secondarie, gariche, spiagge costiere, dune costiere e piantagioni.

Descrizione –
L’Agave sisalana è una pianta perenne succulenta tropicale di 1,5-2 m di altezza, con foglie spesse in una rosetta basale di foglie allungate a forma di spada dalla base. La base vegetale è un tronco corto (30-150 cm), dalla cui cima crescono le foglie disposte a spirale che sono pesanti e persistenti lunghe 0,6-1,2 m, larghe 10,2-20,3 cm e spesse 2,5-10,2 cm a maturità. L’infiorescenza è una grande pannocchia che fiorisce solo una volta a circa 2 anni. L’ apparato radicale è fibroso, superficiale fino a 60 cm di profondità; inoltre produce rizomi sotterranei da gemme nell’asse delle foglie inferiori. Lungo i rizomi ci sono germogli che possono generare nuove piante formando colonie. I frutti sono capsule lunghe fino a 6 cm con diametro di 2-2,5 cm.

Coltivazione –
L’Agave sisalana necessita di piena luce solare e di una disponibilità moderata di acqua per crescere. Cresce al meglio nelle regioni con una piovosità media annua di 800-1000 mm (o meno). La specie è resistente alla siccità; è morfologicamente adatta a gestire la scarsità d’acqua grazie al suo esteso apparato radicale e alla disposizione e forma delle foglie che, come un imbuto, concentrano l’acqua piovana su una piccola area. La temperatura massima non deve superare i 32 °C. Con temperature minime di 5 °C. la pianta si danneggia ed, inoltre, non tollera la grandine o il ristagno. In condizioni asciutte e aride o a temperature medie basse forma meno foglie all’anno e ha un ciclo di vita più lungo. Questa specie preferisce terreni sabbiosi-limosi, ma può essere coltivata su una gamma di terreni con pH compreso tra 4 e 6.

Usi e Tradizioni –
La fibra tessile ricavata dalle sue foglie (detta sisal) è utilizzata per la costruzione di corde, spaghi, ceste, tappeti e altri manufatti artigianali. I componenti del peso secco della fibra di sisal sono circa il 55-65% di cellulosa, l’11-18% di emicellulosa, il 7-15% di lignina, l’1% di pectina e l’1-8% di ceneri ( Elzebroek e Wind, 2008 ). I rifiuti di foglie di sisal sono stati utilizzati per l’alimentazione di bovini e conigli. La succulenza dei rifiuti di sisal freschi lo rende un alimento utile durante i periodi asciutti. Anche i rifiuti fogliari sono stati usati come materiale per produrre biocombustibili (metano). Questa specie è anche usata come “recinti vivi” o come pianta ornamentale nei giardini. Dall’Agave sisalana si ottengono altresì: cosmetici, tiragraffi per gatti, cinghie di supporto lombari, tappeti, pantofole e panni. In Africa, estratti di foglie di A. sisalana e rifiuti di foglie vengono utilizzati nella medicina tradizionale come fungicida. Uno studio, che valuta l’attività antimicrobica degli estratti delle foglie e dei rifiuti fogliari scartati nel processo di ottenimento delle fibre, ha mostrato una significativa inibizione della Candida albicans quando trattata con estratti di sisal. I maggiori produttori mondiali di fibra di sisal sono Brasile, Kenya, Tanzania e Madagascar. Dopo l’estrazione della fibra, rimane ancora circa il 95-96% del peso delle foglie (spreco di foglie). I rifiuti fogliari vengono utilizzati come fertilizzanti, alimenti per animali o la polpa essiccata come combustibile per la produzione di metano.

Modalità di Preparazione –
La linfa dello stelo fiorale di A. sisalana può essere utilizzata per produrre birra e una bevanda alcolica simile al brandy. Le gemme centrali sono cotte e mangiate come verdura.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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