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Origanum dictamnus

Origanum dictamnus

Il Dittamo di Creta (Origanum dictamnus L.) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Lamiales,
Famiglia Lamiaceae,
Tribù Mentheae,
Genere Origanum,
Specie O. dictamnus.

Etimologia –
Il termine Origanum proviene dal greco ὄρος óros monte e da γάνος gános bellezza vistosa, piacere: splendore del monte, riferimento all’habitat naturale.
L’epiteto specifico dictamnus viene dal greco τίκτω tíkto partorire e da θάμνος thámnos arbusto: perché si riteneva che queste piante facilitassero il parto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Origanum dictamnus è una pianta rara, originaria dell’isola greca di Creta, dove è coltivato nella regione centrale e montagnosa, e presente nel sud Europa.
Il suo habitat originario è quello delle formazioni rupestri in zone ombreggiate, in luoghi aridi e di alta montagna dell’isola di Creta, con una distribuzione altitudinale che va da 300 a 1.500 metri s.l.m..

Descrizione –
Il dittamo di Creta è una pianta perenne con portamento arbustivo che può raggiungere i 30 cm di altezza.
I gambi sono legnosi e portano piccole foglie di colore argenteo e vellutate, arrotondate e lanuginose. Le foglie portano sulla loro superficie dei peli ghiandolari nei quali è prodotto l’olio essenziale.
I fiori, di colore rosaceo, sono portati in infiorescenze a spiga e pendono verso il basso.
La fioritura è da maggio ad agosto.
I grani sono rari e la pianta è coltivata per talea.

Coltivazione –
L’Origanum dictamnus è una pianta perenne che ha usi commestibili e medicinali. La pianta è ampiamente coltivata come erba culinaria nella zona orientale dell’isola di Creta.
Allo stato naturale cresce in zone rocciose ad un’altezza da 300 a 1500 m s.l.m. con esposizione molto soleggiata e può resistere fino a -10 °C.
Per la sua coltivazione la pianta richiede un terreno piuttosto secco, caldo e ben drenato, ma non è esigente per quanto riguarda il tipo di terreno e prospera su suoli gessosi.
Dal punto di vista pedologico preferisce comunque suoli leggermente alcalini.
La propagazione può essere fatta per seme che va seminato all’inizio della primavera in vaso o in pieno campo. La germinazione di solito avviene entro 2 settimane.
Si può propagare anche per divisione, all’inizio della primavera o all’inizio dell’autunno. Le divisioni più grandi possono essere piantate direttamente nelle loro posizioni permanenti.
Infine, si possono preparare anche talee basali di giovani germogli sterili nel periodo dell’inizio dell’estate. In questo caso vanno raccolti i germogli con abbondante fusto sotterraneo quando si trovano a circa 8 – 10 cm dal suolo; questi vanno posti in vasi individuali e tenuti all’ombra in una zona ombreggiata fino a quando non radicano bene. Il trapianto va fatto poi in estate.

Usi e Tradizioni –
Il Dittamo di Creta è una pianta con una stria antica di utilizzo sia per uso medicinale che alimentare.
In Grecia è chiamato Δίκταμο (díktamo) e nel dialetto cretese Έρωντας (erontas o erodas, “amore”), Στοματόχορτο (“erba per lo stomaco”) o μαλλιαρό χόρτο (“erba lanosa”), Σταματόχορτο (“erba coagulante”).
Le prime raffigurazioni del dittamo risalgono al 1500 a.C. e si trovano in un affresco situato sul muro di un palazzo minoico.
Qesta pianta era già nota ai popoli dell’antichità di Grecia e Egitto, dove fu esportato, per le sue virtù medicinali. È stato il primo antisettico per uso esterno citato nelle tavolette in lineare B risalenti al 1300 a.C..
Nell’opera Natura delle donne di Ippocrate si raccomanda di «bere in acqua un soldo di dittamo di Creta per causare l’uscita del còrio e le regole».
La letteratura medica antica prescrive il dittamo in infusione per i dolori di stomaco, i problemi intestinali, le gravidanze a rischio e le mestruazioni dolenti. Nell’uso esterno funge da antisettico e coagulante.
Aristotele nella sua Storia degli animali al capitolo VII scrive «Si ritiene che le capre selvatiche di Creta, quando sono colpite da una freccia, si mettano a cercare il dittamo che pare abbia la proprietà di far uscire il ferro dalla ferita»[4].
Nel XII libro dell’Eneide Virgilio descrive l’estrazione di una freccia e l’utilizzazione del dittamo come antisettico.
Dioscoride descrisse l’utilizzo del dittamo in De materia medica.
William Turner, il padre della botanica inglese, lo descrisse nel XVI secolo: una pianta che non ha mai voluto crescere ma che è disponibile presso gli apotecari di Venezia e di Anversa.
Esso fa parte delle piante la cui coltura è raccomandata nei domini regi da parte di Carlo Magno nel Capitulare de villis (fine VIII secolo o inizio del IX).
Nel medioevo il dittamo faceva parte dei doni dei fidanzati delle signorine cretesi. Secondo la tradizione cretese, i giovanotti che volevano sposarsi dovevano arrampicarsi sulle erte falesie del Monte Ditte per coglierne e offrirlo alla loro futura sposa.
Questa pianta viene citata nella mitologia. La dea greca Afrodite cura le ferite del figlio Enea con il dittamo. Ella stessa si cura con il dittamo per facilitare la propria gravidanza quando è incinta di Ermafrodito sul monte Ida di Troade.
Zeus, re degli dei dell’Olimpo, fu salvato da morte certa dalla madre, Rea. Ella partorì a Creta in un antro del Monte Ditte, protetta dai Cureti, ove nascose il figlio. In ringraziamento Zeus offrì ai cretesi il dittamo.
Nell’antichità il dittamo fu chiamato “artemidion” in onore della dea Artemide (Diana per i romani), che se voleva poteva far guarire le ferite inferte dalle sue frecce.
La dea cretese del parto, Eilytheiia, (Ειλυθειία) portava una corona di dittamo, collegamento diretto tra la pianta e il parto.
Inoltre il dittamo è usato fin dall’antichità come incenso divinatorio e per vedere gli spiriti.
Al di la dei riscontri mitologici e storici, l’Origanum dictamnus è una pianta che, ancora oggi, viene impiegata sia per usi commestibili che medicinali.
Le foglie vengono utilizzate per insaporire insalate e vermouth ed hanno un gradevole sapore aromatico, soprattutto se mescolato con prezzemolo, timo, aglio, sale e pepe.
Le sommità fiorite vengono essiccate e trasformate in una tisana.
Le su proprietà medicinali vengono sfruttate dalla pianta fiorita che è stata usata come antireumatica, ossitocica, stomachica e vulneraria, anche se questi usi sembrino obsoleti nell’erboristeria moderna.
Un estratto ricavato dalle parti aeree della pianta ha mostrato un’attività significativa contro Leishmania donovani, uno degli organismi che causano la malattia parassitaria leishmaniosi. Le specie correlate contengono triterpeni, acido ursolico e acido oleanolico, composti precedentemente identificati nelle Lamiaceae greche e recentemente dimostrati avere una forte attività contro le specie di Leishmania.
Il dittamo, come l’origano, ha proprietà antisettiche.
In Grecia viene utilizzato sotto forma di infuso per curare il raffreddore, le infezioni della bocca e dei denti, i problemi di digestione, le menorree, il diabete, l’obesità, i problemi renali ed epatici.
È applicato anche come cataplasma per i dolori di testa, i reumatismi e sulle piaghe.
Da questa pianta si ricava un olio essenziale che ha i seguenti principi attivi:
– canfora: stimolante, decongestionante, antisettica, antispasmodica;
– carvacrolo: analgesico, antinfiammatorio, antisettico, battericida, espettorante, fungicida, vermifugo;
– cedrolo, linanol, p-cimolo, pinène: battericida, espettorante, fungicida;
– tannino: battericida, antivirale, antiulcera, antitumorale.
Un altro studio indica componenti diversi, quali:
– carvacrolo, timolo: antiossidanti;
– paracimene: analgesico, battericida, vermifugo;
– γ-terpinène: insettifugo.
Inoltre uno studio del 2007 mette in evidenza le proprietà anticancerogene dell’acido ursolico contenuto nelle foglie del dittamo.
Tra gli altri utilizzi di questa pianta si sottolinea che il suo olio essenziale viene utilizzato nella realizzazione del Martini dry, del Vermut e nella cosmetica.
Oggi l’ Origanum dictamnus è protetto e la sua raccolta regolamentata dalle leggi dell’Unione europea. Inoltre è talvolta confuso con il dittamo bianco, pianta erbacea xerofila della famiglia delle Rutaceae.

Modalità di Preparazione –
Il Dittamo di Creta è una pianta di remoto utilizzo sia per scopi alimentari, medicinali ed esoterici.
In campo alimentare le foglie vengono utilizzate per insaporire insalate e vermouth ed hanno un gradevole sapore aromatico, soprattutto se mescolato con prezzemolo, timo, aglio, sale e pepe.
Per fini medicinali le sommità fiorite vengono essiccate e trasformate in una tisana.
Da questa pianta si ricava anche un olio essenziale che, come detto prima, dimostrano particolari proprietà curative.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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