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Micromys minutus

Micromys minutus

Il topolino delle risaie (Micromys minutus Pallas, 1771) è un piccolo roditore appartenente alla famiglia dei Muridae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Superordine Euarchontoglires,
Ordine Rodentia,
Sottordine Myomorpha,
Superfamiglia Muroidea,
Famiglia Muridae,
Sottofamiglia Murinae,
Genere Micromys,
Specie M. minutus.
All’interno di questa specie si riconoscono, inoltre, 20 sottospecie che sono:
– M. m. minutus: presente in Russia europea, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Bielorussia, Azerbaigian, Georgia, Armenia, Kazakistan settentrionale, Siberia occidentale;
– M. m. aokii (Kuroda, 1922): Isola di Tsushima;
– M. m. batarovi (Kastschenko, 1910): Siberia centrale;
– M. m. brauneri (Martino, 1930): Serbia, Bulgaria, Turchia europea;
– M. m. danubialis (Simonescu, 1971): Romania, Moldavia, Ucraina;
– M. m. erythrotis (Blyth, 1855): Stato indiano dell’Assam, Myanmar settentrionale, provincia cinese dello Xizang sud-orientale, Vietnam settentrionale, probabilmente anche nel Laos;
– M. m. fenniae (Hilzheimer, 1911): Finlandia, Carelia;
– M. m. hertigi (Johnson & Jones, 1955): Jeju-do, Corea del Sud;
– M. m. hondonis (Kuroda, 1933): Honshū, Giappone;
– M. m. japonicus (Thomas, 1906): Shikoku, Kyūshū, Isole Oki: Dogo, Nishino-shima, Nakano-shima; Kuchinoerabujima, Fukuejima, Isole Amakusa: Awaji, Teshima, Innoshima, Osaki-kamishima, Shimoshima;
– M. m. mehelyi (Bolkay, 1925): Bosnia ed Erzegovina;
– M. m. pianmaensis (Pen & Wang, 1981): provincia cinese dello Yunnan;
– M. m. pratensis (Ockshay, 1831): Austria, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Kosovo, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Grecia settentrionale;
– M. m. pygmaeus (Milne-Edwards, 1872): province cinesi del Sichuan, Chongqing, Guizhou, Guangxi, Hunan, Guangdong e Fujian;
– M. m. shenshiensis (Li, Wu & Shao, 1965): provincia cinese dello Shaanxi meridionale;
– M. m. soricinus (Hermann, 1780): Spagna settentrionale, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svizzera, Italia Settentrionale, Germania, Danimarca, Repubblica Ceca;
– M. m. subobscurus (Fritsche, 1934): Germania nord-occidentale;
– M. m. takasagoensis (Tokuda, 1941): Taiwan;
– M. m. ussuricus (Barrett-Hamilton, 1899): Siberia orientale, Penisola coreana, province cinesi del Heilongjiang, Jilin, Liaoning, Mongolia Interna;
– M. m. zhenjiangensis (Huang, 1989): province cinesi dello Jiangsu, Zhejiang, Anhui e Hubei.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il topolino delle risaie è l’unica specie vivente del genere Micromys ed è diffusa in gran parte dell’Ecozona paleartica che si estende dal nord-ovest della Spagna fino a Corea e Giappone ad oriente. I limiti meridionali dell’areale sono costituiti dal nord del Caucaso e della Mongolia, mentre quelli settentrionali coincidono con il nord della Russia europea, ad una latitudine di circa 65°.
La specie è presente anche in alcune isole, tra cui Inghilterra e Taiwan. Popolazioni isolate sono segnalate in India, Cina meridionale e Tibet.
In Italia il Topolino delle risaie è diffuso in tutta la Pianura Padana e nelle zone limitrofe.
Il suo habitat è quello delle praterie con erba alta, nei canneti, campi di grano, risaie ed altri ambienti umidi, boschi di Bambù, siepi e ai bordi di foreste umide. Inoltre, questa specie, si è adattata anche a una varietà di habitat umani, come giardini, terreni agricoli, coltivazioni di cereali e fossati di drenaggio. Il suo areale altimetrico è prevalentemente di pianura ma può essere trovato, in Europa, fino a 1.700 metri.

Descrizione –
Il Micromys minutus è un piccolo roditore con una lunghezza testa-corpo di: 50 – 78 mm, una lunghezza della coda di: 45 – 75 mm, una lunghezza del piede di: 14 – 16 mm, una lunghezza delle orecchie fino a 10 mm, per un peso di: 4-13 grammi.
Si riconosce per avere una pelliccia soffice, più lunga durante l’inverno.
Le parti dorsali sono di colore bruno rossiccio, mentre i peli delle parti ventrali sono grigiastri con la punta bianca.
La testa ha una conformazione rotonda con un muso molto corto. Il cranio ha un rostro molto corto, è privo di creste sopra-orbitali e una scatola cranica grande e ampia. Il palato è relativamente largo, la bolla timpanica è grande.
Le orecchie sono piccole e arrotondate, con una particolare valvola di forma triangolare, che ha la capacità di chiudere completamente il meato uditivo.
La coda è lunga quasi quanto il corpo e la testa; è di colore marrone scuro dorsalmente, più chiara inferiormente, ricoperta di peli tranne la parte dorsale della punta ed è prensile.
Le zampe posteriori sono un po’ più lunghe.
Il piede ha le tre dita centrali relativamente lunghe, con l’alluce corto, munito di un artiglio e non è pienamente opponibile. Sono presenti 5 cuscinetti sul palmo delle mani, con i due cuscinetti posteriori che sono ingrossati ed uniti tra di loro, tale da formare con il pollice un tubercolo unico opposto alle altre dita.
Le femmine hanno due paia di mammelle pettorali e due paia inguinali.
È presente un leggero dimorfismo sessuale con la femmina che è normalmente più grande del maschio.
I versi sono: squittii e sibili.

Biologia –
Questa specie, giunta durante la primavera e l’estate, durante la stagione riproduttiva, inizia a costruire dei nidi di forma sferica, di circa 60–130 mm di diametro, sospesi tra gli steli d’erba a circa 100 – 130 cm dal terreno.
I nidi sono fatti di tre strati di erba e foglie, intrecciate saldamente tra loro. Le foglie dello strato più interno sono finemente sminuzzate per formare un soffice tappeto per i piccoli. I nidi hanno più di un’entrata, ma queste sono tenute chiuse dalle femmine durante la prima settimana dopo il parto.
La durata di realizzazione dei nidi varia da 2 a 10 giorni per costruirlo. Anche gli esemplari non riproduttivi di solito costruiscono nidi simili, ma questi sono più fragili e mancano dello strato morbido più interno. Talvolta viene costruito al suolo o in buche, specialmente nei mesi più freddi, quando questa specie può rifugiarsi anche nei pagliai o in strutture costruite dall’uomo.
La stagione riproduttiva va da aprile – maggio, con picchi da luglio a settembre, fino a poter arrivare al tardo autunno.
Le femmine vanno in estro più volte l’anno, anche subito dopo il parto. Queste, in condizioni favorevoli, possono dare alla luce piccoli più volte in rapida successione. A causa della vita piuttosto breve, le femmine partoriscono solo 1 o 2 volte (con 1-13 piccoli (normalmente 2 – 7) per volta) e la gestazione dura 17-18 giorni. Il numero medio per ogni parto varia notevolmente nell’areale.
Il piccolo alla nascita pesa circa 1 g, apre gli occhi e si ricopre di peli dopo 8-10 giorni.
Lo svezzamento ha una durata di 15-16 giorni e ogni individui raggiunge la maturità sessuale 2 – 3 mesi.
L’aspettativa di vita allo stato selvatico è di circa 3 anni, mentre in cattività raggiunge i 5 anni.

Ruolo Ecologico –
Il topolino delle risaie è una specie attiva tutto il giorno, anche se i picchi di massima attività sono concentrati dopo il buio e prima dell’alba. Non va in letargo ma la sua attività rallenta nel periodo autunno – inverno.
Questa specie, grazie alle sue minuscole dimensioni ed alla coda prensile, si arrampica abilmente tra gli steli dell’erba e tra i canneti.
La sua alimentazione è costituita principalmente di semi, occasionalmente di frutta e, più raramente, di piccoli insetti e di uova di piccoli uccelli. In cattività si ciba anche di carne.
È il minore dei roditori italiani e secondo la IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e facilmente adattabile, classifica M. minutus, al momento, come specie a rischio minimo (LC), anche se si è già notato un declino in molti stati europei, come l’Austria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Svizzera. Comunque la popolazione di questa specie varia in maniera drastica, e alcune riduzioni di numero sono in effetti parte di una normale fluttuazione. Per questo motivo serve un periodo più ampio di valutazione per trarre dati più certi.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.




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