Caesalpinia brevifolia
Caesalpinia brevifolia
L’ Algarrobilla (Caesalpinia brevifolia Baill.) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Caesalpinioideae, Tribù Caesalpinieae e quindi al Genere Caesalpinia ed alla Specie C. brevifolia.
Sono sinonimi i termini:
– Balsamocarpon brevifolia;
– Balsamocarpon brevifolium Clos;
– Zuccagnia microphylla Vogel 1843.
Etimologia –
Il termine Caesalpinia del genere è stato dedicato da Linneo ad Andrea Cesalpino (“Andreas Caesalpini”, 1519-1603), botanico, filosofo e medico di papa Clemente VIII; nel suo De Plantis Libri illustrò un sistema tassonomico basato sulle strutture riproduttive delle piante e fu denunciato dai teologi perché nella ‘Genesi’ non si parla di organi sessuali delle piante.
L’epiteto specifico brevifolia proviene da brévis corto, breve e da folium foglia: dalle foglie corte.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Algarrobilla è una pianta originaria del Cile dove si trova nel centro e nel sud della regione di Atacama e nel nord della regione di Coquimbo. È considerata una specie vulnerabile in entrambe le regioni. Nonostante il suo stato di conservazione, viene ancora usata per produrre carbone. In passato venivano raccolti i frutti da cui era stato ottenuto il tannino.
Il suo habitat è quello delle aree a bassa altitudine, vallate interne e montagne costiere, tra 500 e 2000 m. s.l.m..
Descrizione –
La Caesalpinia brevifolia è un arbusto alto 1-2 m con rami, rami con piccoli tuberi giallastri, che portano fino a 3 spine sottili e dirette verso il basso di 3-5 mm.
Le foglie sono di colore verde scuro, lunghe 3-8 mm con 3-4 coppie di volantini, di forma da ellittico-obovate a orbicolare, alterne.
I fiori sono grandi 8-12 mm; calice con 5 sepali pubescenti; corolla con petali gialli, quella centrale-superiore, con una macchia rossastra, 10 stami e uno stilo.
L’antesi è da agosto a novembre.
Il frutto è un lomento spesso 2,5-4 x 1,5 cm, con guscio duro e colore rossastro, ricco di tannino e con semi di forma appiattita all’interno. Questo frutto viene chiamato taco.
Coltivazione –
La Caesalpinia brevifolia è una pianta che cresce in un clima asciutto e arido, con lunghi periodi di siccità (6 – 10 mesi), le precipitazioni si aggirano tra 100 e 300 mm. e sono concentrate in inverno.
La pianta, per crescere deve essere esposta completamente al sole. La pianta non tollera il freddo.
La produzione dei semi dipende principalmente dalla quantità di pioggia che cade durante il periodo invernale prima della fruttificazione.
Trattandosi di un legume, i semi di questa specie devono trascorrere un periodo di dormienza, motivo per cui è necessario eseguire dei trattamenti di pre germinazione che consentono di rimuovere la copertura, tramite scarificazione chimica o meccanica.
La scarificazione chimica può essere effettuata immergendo in acido solforico per 60 minuti e successivamente lavando in acqua corrente. Ciò consente (in laboratorio) di ottenere percentuali di germinazione dell’80% in laboratorio.
Anche i semi scarificati per abrasione con carta vetrata e successivo ammollo in acido solforico per 15 minuti danno buoni risultati. Il trattamento con acqua calda può causare la perdita di semi.
I semi senza trattamento di scarificazione non sono in grado di germinare a causa dello spesso strato che li ricopre.
La germinazione dei semi avviene fra tre e quattro,, massimo sei giorni, dopo la semina.
Il substrato dove impiantare può essere terreno sterile e sabbia in proporzioni 1:1, che devono essere disinfettati con fungicidi.
In questa specie non sono state condotte con successo prove di propagazione vegetativa radicando talee.
Il fungo Fusarium oxysporum può attaccare le piantine dal terzo mese.
Usi e Tradizioni –
I semi di questa pianta sono una ricca fonte di tannini. Possono essere usati come astringenti urinari; L’acido gallico tannico è il principale responsabile di questa attività .
Il tenore in tannini dei semi può arrivare fino al 65%.
Possono essere utilizzati nella preparazione di medicinali, inchiostri e coloranti.
Questa pianta, nonostante la preoccupante diminuzione nelle sue aree di origine viene ancora sfruttata per produrre legna da ardere e carbone.
Viene inoltre coltivata anche per scopo ornamentale.
Modalità di Preparazione –
Si utilizzano i semi per scopi medicinali o per la produzione di inchiostri e coloranti.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.