Mappa geografica del Laos
Mappa geografica del Laos
Il Laos (ປະເທດລາວ) è una Repubblica Popolare Democratica ed è uno Stato del sud-est asiatico che non ha sbocco sul mare.
Questo Paese confina a nord con la Cina, a est con il Vietnam, a sud con la Cambogia, a ovest con la Thailandia e a nord-ovest con la Birmania.
Il Laos ha una popolazione di 7.275.556 abitanti (al 2020). La capitale del Laos è Vientiane che ha una popolazione di 948.477 abitanti (al 2020).
Geografia –
Il Laos occupa la porzione orientale dell’Indocina, allungata in senso nord-ovest/sud-est per un migliaio di chilometri e compresa essenzialmente tra lo spartiacque della catena annamita, dove confina a est con il Vietnam, e il medio corso del fiume Mekong, dove confina a ovest con la Thailandia. Il Paese confina inoltre a nord-ovest con il Myanmar, a nord con la Cina e a sud con la Cambogia.
Questo Paese non ha sbocco al mare ed è prevalentemente montuoso ed ha una struttura fisica notevolmente articolata. La sezione settentrionale, accidentata ma non impervia, è costituita da rilievi che superano i 2000 m d’altezza, propaggini meridionali delle montagne cinesi dello Yunnan. Il lembo occidentale, a ovest del Mekong, è formato da rilievi paleozoici notevolmente ammorbiditi dall’erosione (monti di Luang-Prabang). La sezione centrale, che culmina nel massiccio cristallino del monte Bia (2820 m), che sovrasta a nord la piana delle Giare, ampia zona ribassata che collega il bacino del Mekong con il golfo del Tonchino, è dominata dalle catene dell’Annam che digradano lievemente fino al corso del fiume Mekong. La parte meridionale, decisamente più articolata, comprende le propaggini occidentali dell’Annam, con una serie di rilievi calcarei intensamente carsificati (Khammouan) e l’isolato altopiano basaltico dei Bolovens. Il territorio appartiene quasi interamente al bacino idrografico del Mekong, unico vero fattore unificante del Paese, che vi scorre per 1800 km seguendo parte dei confini con il Myanmar e soprattutto con la Thailandia. L’influenza del monsone di sud-ovest determina un regime decisamente pluviale con forti piene estive. Il tratto settentrionale, incassato tra i monti, che si snoda dal confine cinese fino a Luang-Prabang, non è navigabile anche se, in prossimità della città, si allarga fino a 400 metri. Da Luang-Prabang a Vientiane il corso del Mekong è reso accidentato da frequenti e violentissime rapide e strette gole; diventa più regolare e navigabile, per più di 500 km, nel tratto a valle, fino oltre Savannakhet ove il suo alveo raggiunge la larghezza di 2 km. Di nuovo rapide e gole ne impediscono la navigazione fino alla piana di Pakxe dove si avvia verso la foce, ancora lontana, con un maestoso procedere entro un ampio e ramificato letto largo da 10 a 12 km.
Clima –
Il Laos ha un clima tropicale, in cui il ciclo annuale dei monsoni asiatici determina l’alternanza di tre stagioni distinte: la stagione delle piogge da giugno a ottobre, la stagione secca fresca da novembre a marzo e la stagione secca calda da aprile a maggio.
Nella stagione secca le temperature sono molto varie: il periodo più freddo è tra Dicembre e Gennaio, quando si raggiungono i 15° (i momenti più freddi sono la notte e la prima mattina); nel periodo caldo la temperatura può arrivare invece a 40°. Durante la stagione delle piogge le temperature diurne si aggirano in media intorno ai 29°C nelle pianure e ai 25°C nelle valli montane.
Anche le precipitazioni (che cadono soprattutto nella stagione dei monsoni) variano a seconda dell’altitudine e sono più frequenti nel Laos meridionale. Nella catena degli Annam esse raggiungono infatti i 3.000mm annui, mentre a Vientiane i 1.500-2.000mm e nelle province settentrionali solo 1.000-1.500mm.
Qualunque periodo dell’anno in teoria potrebbe andare bene per visitare il Laos. In pratica però occorre tener presente che i climi influenzati dai monsoni presentano periodi di piogge durante i quali può essere difficile spostarsi e si può incorrere in qualche imprevisto (es. piene del Mekong e conseguenti inondazioni). Il periodo migliore può essere quindi considerato quello tra novembre e dicembre, quando cioè la stagione delle piogge è appena finita, i fiumi sono ricchi d’acqua e tutto è verde e brillante.
Flora-
Il paesaggio del Laos è caratterizzato da foreste pluviali tropicali di latifoglie sempreverdi nel nord e da foreste monsoniche miste di alberi sempreverdi e decidui nel sud. Nelle aree dove si sviluppa la foresta monsonica il suolo è ricoperto da un’erba alta e coriacea chiamata tranh; gli alberi sono prevalentemente di crescita secondaria, con abbondanza di bambù, arbusti e banani selvatici. Il Laos ospita anche centinaia di specie di orchidee e di palme.
Fauna –
Le foreste e i campi del Laos danno sostentamento ad una ricca fauna, che comprende quasi 200 specie di mammiferi, circa lo stesso numero di rettili e anfibi, e circa 700 varietà di uccelli. Tra i mammiferi più comuni figurano gaur (bovini selvatici), cervi, orsi e scimmie. Elefanti, rinoceronti e tigri, così come alcuni tipi di bovini selvatici, scimmie e gibboni, sono tra i mammiferi più minacciati del paese. Gechi, serpenti, scinchi e rane sono numerosi; alcuni tipi di tartaruga sono minacciati. La volta e il suolo della foresta sono abitati da innumerevoli uccelli canori, garruli, picchi e tordi, nonché da tutta una serie di rapaci più grandi. Numerosi uccelli acquatici vivono nelle pianure. Alcune dozzine di specie di uccelli del Laos sono minacciate; tra queste, figurano la maggior parte dei buceri, degli ibis e delle cicogne.
Guido Bissanti