Mappa geografica dell’Oman
Mappa geografica dell’Oman
L’Oman è un sultanato asiatico situato nella porzione sud-orientale della Penisola arabica.
Questo Paese, con una superficie di 309.501 km², ha una popolazione di 3.840.000 abitanti (31 dicembre 2015) ed ha come capitale Mascate, con una 1.310.826 abitanti (2015).
L’Oman confina con gli Emirati Arabi Uniti a nord-ovest, con l’Arabia Saudita a ovest e con lo Yemen a sud-ovest. Si affaccia sul mar Arabico a sud e a est, sul golfo dell’Oman a nord-est. All’Oman appartengono anche le exclavi di Madha e Musandam, che confinano con gli Emirati Arabi Uniti; la seconda è bagnata dallo stretto di Hormuz e dal golfo dell’Oman.
Geografia –
L’Oman è un Paese che confina a sud-ovest con lo Yemen, a sud e a est con il mar Arabico, a nord con il golfo di Oman, a nord-est con gli Emirati Arabi Uniti, e a ovest con l’Arabia Saudita. Una piccola exclave, il Ruʾūs al-Jibāl («le Cime dei Monti»), occupa l’estremità settentrionale della penisola di Musandam in prossimità dello stretto di Hormuz; questo territorio offre all’Oman l’unico litorale sul golfo Persico. Tra i territori insulari figurano l’isola di Maṣīrah a est e l’isola di Al-Ḥallāniyyah (la maggiore delle cinque isole Khuriyyā Muriyyā) 40 km al largo della costa meridionale.
La parte settentrionale di questo Paese è dominata da tre zone fisiografiche. La lunga e angusta piana costiera nota come Al-Bāṭinah si estende lungo il golfo di Oman. Gli alti e impervi monti Ḥajar si estendono verso sud-est, paralleli alla costa del golfo, tra la penisola di Musandam e un punto in prossimità di capo al-Ḥadd all’estremità orientale della penisola arabica. Gran parte della catena raggiunge altitudini superiori ai 1.463 m; il monte Shams («Montagna del Sole»), alto 2980 m, è il punto più elevato del paese. Il grande spartiacque centrale del Wadi Samāʾil separa gli Ḥajar in una catena occidentale e in una orientale. Un altopiano interno digrada a sud-ovest dei monti Ḥajar fino al grande deserto del Rub’ al-Khali («il Quarto Vuoto»), che il sultanato condivide con Arabia Saudita e Yemen.
Queste zone possono essere ulteriormente suddivise in alcune regioni non ufficiali: l’Al-Bāṭinah; le montagne e le vallate a esse associate delle catene degli Ḥajar Orientali e Occidentali; l’area interna dell’Oman, o Al-Jaww (le colline centrali e le vallate del lato interno dei monti Ḥajar e il cuore storico dell’Oman); l’Al-Ẓāhirah (la piana semidesertica a ovest dell’area interna dell’Oman, vicino agli Emirati Arabi Uniti, comprendente l’oasi di Al-Buraymī); l’Al-Sharqiyyah (piane sabbiose poste a est dell’Oman interno alle spalle dei monti Ḥajar); e il Jaʿlān (di fronte al mar Arabico a sud del capo al-Ḥadd).
La regione meridionale del Dhofar (Ẓufār) è separata dal resto dell’Oman da alcune centinaia di chilometri di aperto deserto. La piana costiera del Dhofar è costituita da un fertile suolo alluvionale, ben irrigato dal monsone di sud-ovest. Catene montuose ammantate di boschi, che si innalzano fino a circa 1500 m, formano una mezzaluna posta alle spalle di una lunga e angusta piana costiera, ove è situata la capitale provinciale, Ṣalālah. Oltre le montagne, le distese di ghiaia si fondono gradualmente verso nord con il Rubʿ al-Khali.
Per quanto riguarda l’idrografia, l’Oman non ha superfici con acqua dolce permanenti. I torrenti hanno andamento brevemente stagionale dalle tempeste stagionali e generalmente si prosciugano rapidamente. Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli sforzi per costruire dighe nel tentativo di impedire le fuoriuscite e controllare le inondazioni.
Clima –
Il clima dell’Oman è del tipo tropicale arido, con un andamento, nel periodo estivo da maggio a settembre, caldo torrido (fin oltre 45 gradi la temperatura massima media dei deserti) nelle zone più interne, tendente all’afoso man mano che ci si avvicina alla costa per via dell’accentuata evaporazione dell’acqua marina e dell’assenza di piogge che stemperi l’estrema intensità dei raggi solari, perdurante per mesi (un esempio è il clima estivo di Mascate). Qui si contemplano temperature massime medie tra i 35 e i 40 gradi, ma la percezione può superare i 60 °C nel corso di alcuni periodi. L’inverno è molto mite poiché il paese si trova ad una latitudine quasi interamente compresa nella fascia tropicale propria. Le precipitazioni atmosferiche sono quindi irrisorie e il periodo fortemente consigliato per visitare il paese va da metà ottobre alla prima settimana di marzo proprio nel momento delle pochissime piogge e del sole meno intenso dell’anno (comunque è un sole ben presente).
Flora-
L’Oman è uno degli Stati Arabi più consapevoli della necessità di conservare la sua fauna selvatica. È firmatario di una serie di trattati su questioni globali e alcune aree sono state riservate a riserve naturali. Sono state messe in atto misure per proteggere le spiagge dove si riproducono le tartarughe marine verdi in via di estinzione, è stato istituito un fondo per la conservazione del leopardo e nel 1994 è stato istituito l’ Arabian Oryx Sanctuary, che è diventato un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il governo dell’Oman ha successivamente ridotto le dimensioni dell’area protetta di circa il 90% per consentire la prospezione petrolifera e, nel 2007, il santuario è diventato il primo sito del patrimonio mondiale a essere cancellato.
La flora dell’Oman risente, ovviamente, delle scarse precipitazioni; questa è rada, fatta eccezione per le zone dove è presente l’irrigazione, che è fornita da un antico sistema di canali idrici noti come aflāj (singolare: falaj). I canali spesso corrono nel sottosuolo e originano da pozzi posti in prossimità delle basi dei monti. L’intero sistema degli aflāj è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 2006.
In generale, per quanto riguarda la vegetazione predominante, gli alberi di acacia formano la quasi totalità della poca copertura vegetale esistente, e il suolo è estremamente roccioso; le specie vegetali sono protette all’interno di riserve naturali.
Nell’Arabia orientale sono state registrate oltre quattrocento specie di piante. Il più famoso è probabilmente la Boswellia sacra , l’ albero dell’incenso , che cresce solo nelle montagne dell’Oman meridionale, dello Yemen e del Somaliland. Sebbene molte parti della costa siano rocciose, le pianure costiere della regione di Al Batinah e della regione del Dhofar sono bordate da dune e paludi saline. Qui fioriscono piante che tollerano il sale e le specie dominanti includono Zygophyllaceae, lavanda marina e mangrovia bianca. Molte delle piante tolleranti al sale di Al Batinah differiscono da quelle della costa meridionale e piante comeSalsola drummondii, Bienertia cycloptera e Rosmarinus Salsola si trovano anche nella Regione Irano-turanica.
I sabkha (pianure salate) con condizioni ipersaline sono tipicamente caratterizzati da un’assenza di vegetazione. In alcuni casi la vita vegetale può essere ospitata su piccoli tumuli sabbiosi in questi sabkha noti come nabkha a causa dei loro livelli di salinità relativamente bassi.
Nel sud del Paese, le piogge monsoniche creano invece una ricchezza di vegetazione che non è presente nelle regioni più aride.
Fauna –
Il governo dell’Oman da alcuni anni ha iniziato a protegge anche rare specie animali, quali l’orice d’Arabia, il leopardo d’Arabia, la capra di montagna e la tartaruga liuto. Uno degli ultimi posti in cui il leopardo arabo sopravvive sono le montagne del Dhofar nel sud dell’Oman e la Riserva naturale di Jabal Samhan è stata istituita per proteggere questi grandi felini in pericolo di estinzione. Altri carnivori presenti nella riserva includono la iena striata, la volpe di Blanford e il gatto selvatico arabo. La zona centrale dell’Oman ha vaste distese di deserto ghiaioso con pochissima vegetazione. L’ Arabian Oryx Sanctuary è stato allestito qui per aiutare nella conservazione dell’orice d’Arabia, ed è anche un rifugio per la gazzella della sabbia, la gazzella di montagna, lo stambecco della Nubia, il tasso del miele, la volpe rossa, il caracal, il gatto delle sabbie e il gatto selvatico arabo.
In Oman, inoltre, sono state registrate oltre cinquecento specie di uccelli.
Alcuni di questi sono residenti, altri arrivano in primavera per riprodursi, partendo entro l’autunno. Altri ancora sono in transito, sulle rotte migratorie tra il regno paleartico , l’ Africa e il subcontinente indiano. La costa orientale con le sue distese fangose e le lagune è visitata da molte specie di trampolieri e le aree di mangrovie ospitano la pavoncella rossa e il martin pescatore dal collare. La costa e le isole al largo ospitano gabbiani, sterne e cormorani. Il nord montuoso del paese attrae molti passeriformi di passaggio, le aree desertiche ospitano la otarda di houbara, pernice di sabbia, in via di estinzione. Quattro specie di sandgrouse, deserto allodole, pispole, wheatears e zigoli. Le montagne attirano inoltre aquile reali e capovaccai. La regione del Dhofar nel sud ha una grande varietà di specie nidificanti e migratorie. Il gufo dell’Oman (Strix butleri) è una specie di gufo scoperto nel 2013, e si crede che sia l’unico uccello endemico dell’Oman.
L’Oman ha circa sessantaquattro specie di rettili; questi includono lucertole, scinchi, gechi, agami e una singola specie di camaleonte. La maggior parte delle 12 specie di serpenti nel paese sono innocue, ma la vipera cornuta, la vipera del tappeto, la vipera e il cobra sono velenosi. Ci sono solo tre specie di anfibi, una delle quali è il rospo Dhofar.
Il numero di pesci d’acqua dolce trovati nel paese è limitato perché ci sono pochi corpi idrici permanenti. L’ Oman garra è un pesce che si trova nelle montagne settentrionali e ha anche una versione cieca che vive nelle caverne.
L’Oman è anche ricco di diversità marina, in particolare di cetacei. Esiste una popolazione di megattere che potrebbe essere la più isolata, forse la più a rischio e l’unica popolazione non migratoria al mondo. Fuori Muscat ci sono altre megattere, pigmei blu balene, le balene di Bryde, capodogli, orche falsi, grampo, delfini, tursiopi, Indo-Pacifico a schiena d’asino, delfini e l’occasionale balena assassina.
Guido Bissanti