Cinchona nitida
Cinchona nitida
La China nitida (Cinchona nitida Ruiz & Pav.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Rubiaceae.
Sistematica –
dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Superdivisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Rubiales, Famiglia Rubiaceae e quindi al Genere Cinchona ed alla Specie C. nitida.
Sono sinonimi i termini:
– Cinchona discolor Klotzsch;
– Cinchona lancifolia var. nitida (Ruiz & Pav.);
– Cinchona peruviana var. nitida (Ruiz & Pav.);
– Cinchona stenosiphon K.Krause.
Etimologia –
Il nome Cinchona deriva da Ana de Osorio, contessa di Cinchon e moglie del viceré del Perù, che secondo la leggenda scoprì su se stessa le virtù della corteccia di china, guarendo da febbri malariche e decidendo l’importazione in Europa (1639). L’epiteto specifico nitida proviene da nitido, lucente, lucido, pulito, splendente, per la lucentezza delle sue foglie.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Cinchona nitida è una pianta presente in Perù, Colombia e forse Ecuador. Il suo habitat è quello simile ad altre specie del suo genere dove cresce bene con clima caldo-umido e ad altitudini montane.
Descrizione –
La Cinchona nitida è una specie arborea caratterizzata da foglie ellittiche a tessitura più spessa, rispetto alle altre specie del suo genere, lucide sopra.
Presenta fiori con calice lungo 2,5-3 mm e un po’ più grandi con il tubo della corolla lungo 14-15 mm e più sottile.
Questa specie è simile nell’aspetto generale a C. officinalis.
La Cinchona nitida è anche simile a C. lancifolia.
Coltivazione –
La Cinchona nitida è una pianta che come le altre specie simili cresce spontanea in alcune zone dell’America in un areale che comprende soprattutto Perù e Colombia.
Usi e Tradizioni –
Questa specie è stata descritta come a se stante da Andersson nel 1998.
La corteccia contiene i principi attivi: alcaloidi chininici (dai quali sono stati estratti chinina ed acido chinico), olio essenziale e resine.
Ha proprietà antimalariche, antidolorifiche e antifebbrile in dosi più elevate.
È amara, tonica e digestivo: a piccole dosi, in soluzioni alcoliche edulcorate ed aromatizzate.
In erboristeria è utilizzata per contrastare gli effetti negativi della pressione bassa.
In cosmetica si impiegano gli estratti per frizioni contro i capelli grassi.
Modalità di Preparazione –
Nella giusta dose viene anche usata per rendere le bevande di colore giallo fluorescente.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.