Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheTecniche

Come si propaga l’Ananas

Come si propaga l’Ananas

L’ananas o ananasso (Ananas comosus (L.) Merr.) è una pianta della famiglia delle Bromeliaceae, originaria dell’America del sud ed in particolar modo del Brasile, della Bolivia e del Paraguay.
Come per molte piante anche per l’Anans esistono diverse varietà che differiscono per le foglie spinose o no, per la grandezza e la forma del frutto, per il sapore più o meno dolce o acido.
Tra le varietà più rinomate ricordiamo: Abacà, Black e Red Jamaica, Cayenne con o senza spine, Green e Red Ripley, Porto Rico, Red Spanish.
Per quanto riguarda la tecnica colturale, di cui si rimanda alla seguente scheda, in alcuni paesi si coltiva al livello del mare, in altri fino a considerevoli altezze. Non necessita di terreni profondi (ma devono essere ben drenati) in quanto le radici sono superficiali. Abbisogna di clima costantemente caldo e soffre gli abbassamenti di temperatura.
In questo contributo chiariremo nel dettaglio la tecnica di propagazione e moltiplicazione dell’Ananas.
Diciamo subito che la pianta si moltiplica per mezzo dei rigetti o polloni che si producono alla base o dei germogli della corona del frutto.

Moltiplicazione per polloni –
In questa tecnica, nel periodo primaverile, si possono prelevare i polloni che si formano alla base della pianta madre con tutte le radici. Ciascun pollone va quindi sistemato in un vaso singolo in un terriccio composto da due parti di terra organica ed una di sabbia.
Una volta pianta si coltiva come per le piante adulte. Si rammenta che i polloni fioriscono dopo circa due 2 anni.

Moltiplicazione per ciuffo di foglie –
In questa tecnica si precisa che dall’Ananas si può prelevare il ciuffo di foglie e metterlo a radicare. Questa tecnica consiste nel tagliare il ciuffo di foglie da un frutto di ananas grosso; questo deve essere sano e fresco ed il taglio va effettuato con un coltello affilato. Successivamente si eliminano le foglie che si trovano più in basso e si sistema il ciuffo in un barattolo in modo che la base sfiori la superficie dell’acqua per portarlo a radicazione. Durante il periodo della radicazione occorre mantenere il livello dell’acqua sempre costante per cui questo va controllato giornalmente.
Trascorso un periodo di 1-2 settimane vedremo spuntare le prime radici. A questo punto bisogna aspettare che queste raggiungano una lunghezza di circa due centimetri dopo di che si può effettuare il trapianto in un vaso avendo cura sempre di porre alla base di questo del pietrisco drenante; in alternativa si può trapiantare in piena terra e questa deve avere un ottimo drenaggio ma anche una buona dotazione in sostanza organica.
In alternativa a questo sistema di moltiplicazione, dopo aver tagliato il ciuffo di foglie, si lascia asciugare la base per 5-6 giorni. Dopo di che si appoggia sopra la superficie di un terriccio umido e si mantiene il terreno costantemente umido sistemandolo in una zona con temperature intorno ai 22°C e in un ambiente con molta luce.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *