Schoenoplectus lacustris
Schoenoplectus lacustris
La lisca lacustre (Schoenoplectus lacustris (L.) Palla 1888) è una specie erbacea semi-acquatica appartenente alla famiglia delle Cyperaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Ordine Cyperales, Famiglia Cyperaceae e quindi al Genere Schoenoplectus ed alla Specie S. lacustris.
È basionimo il termine:
– Scirpus lacustris L.
Sono sinonimi i termini:
– Schoenoplectus philippii (Tineo) Pignatti;
– Scirpus philippii Tineo.
Etimologia –
Il termine Schoenoplectus proviene dal greco σχοινός schoinós giunco (latinizzato in schoenus) e da πλεκτός plectόs attorto, ritorto, intrecciato: giunco ritorto.
L’epiteto specifico lacustris viene da lacus lago: lacustre, del lago o degli stagni.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La lisca lacustre è una pianta con diffusione cosmopolita e presente in Europa, Asia, Africa, America del Nord, America centrale e Polinesia.
In Italia è comune, presente in tutta la penisola e nelle isole.
Il suo habitat è quello delle rive di fiumi, laghi e stagni, nelle paludi, sugli argini di canali e fossi, con una distribuzione altimetrica da 0 a 900 m. s.l.m..
Descrizione –
Lo Schoenoplectus lacustris è una specie elofita con base e gemme perennanti sommerse, ma con fusto e foglie aeree.
Possiede un grosso rizoma perenne, con radici striscianti, ramificate in una fitta rete che contribuisce al consolidamento del suolo.
I fusti sono eretti, con colorazione verde scuro, ed alti fino a 3 m. la loro sezione è cilindrica e sono ripieni di un midollo spugnoso.
Le foglie sono brevi, lineari, a guaina.
I fiori sono ermafroditi e si presentano riuniti in una infiorescenza a capolino terminale, costituita da piccole spighe rosso-brunastre.
Le spighe sono da fusiformi a ovate lunghe 5-10 mm, con glume lisce, 3 stimmi.
Fiorisce da giugno ad agosto e l’impollinazione è anemocora.
I frutti sono degli acheni fusiformi di 1,8-3 x 1,5-2,2 mm, a sezione trigona, giallastri da giovani poi grigio-nerastri, sete perigoniali minori o uguali all’achenio
Coltivazione –
La lisca lacustre è una pianta indifferente al substrato, si trova comunemente dal piano basale a quello montano in acque ferme o lente, sia oligotrofe che eutrofiche.
Predilige comunque il pieno sole e resiste a temperature molto rigide.
Usi e Tradizioni –
Lo Schoenoplectus lacustris è simile a Schoenoplectus tabernaemontani, quest’ultimo si distingue per avere glume rugose, ovario con 2 stimmi e achenio biconvesso. Entrambi si distinguono da altri Schoenoplectus per il fusto cilindrico anziché trigono nella parte superiore.
In passato i fusti di questa pianta venivano utilizzati per farne corde (da cui, come detto, il significato della parola greca schoenus) e stuoie.
Inoltre ha un’elevata efficacia depurativa dell’acqua, ottimale sia per laghetti e biopiscine, che per gli impianti di fitodepurazione.
Si consideri, inoltre, che la crescita di questa pianta è più lenta rispetto alle altre più comuni piante per fitodepurazione.
Modalità di Preparazione –
La lisca lacustre è una pianta che non ha interesse alimentari ma che, al giorno d’oggi, può ricoprire un ruolo importante per la fitodepurazione e per le acque di riutilizzo in agricoltura.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.