Aphanizomenon flos-aquae
Aphanizomenon flos-aquae
L’Aphanizomenon flos-aquae (Aphanizomenon flos-aquae (Linnaeus) Ralfs ex Bornet & Flahault, 1888) è una specie di cianobatteri della famiglia delle Aphanizomenonaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Bacteria, Phylum Cyanobacteria, Classe Cyanophyceae, Ordine Nostocales, Famiglia Aphanizomenonaceae e quindi al Genere Aphanizomenon ed alla Specie A. flos-aquae.
Etimologia –
Il termine Aphanizomenon viene dall’unione di aphanizo, che significa letteralmente “fallo sparire” e quindi “rendilo invisibile o irriconoscibile” e dal greco Μένων (Ménon), portare.
L’epiteto specifico flos-aquae deriva da flōs, a sua volta dal proto-indo-europeo, fiore e da aquae, acuqa, quindi fiore d’acqua.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Aphanizomenon flos-aquae è una specie di micro alghe verdi azzurre che vivono nelle acque salmastre e dolci di tutto il mondo, compresi i Grandi Laghi ed il Mar Baltico ed è stata segnalata, tra l’altro, in Canada, Germania e Cina.
Questi crescono in habitat con presenza, oltre che di acque, di un alto carico di nutrienti, storiche o di recente formazione dove possono formare densi aggregati.
Descrizione –
L’Aphanizomenon flos-aquae è una specie di cianobatteri che di solito formano fioriture nei corpi stagnanti di acqua dolce in tutto il mondo, ma a volte anche salmastre, causando fioriture, che possono essere pericolose anche per l’uomo per la presenza di neuroendotossine.
Coltivazione –
Questi ciano batteri, conosciute anche col nome di Alghe Klamath, proliferano soprattutto in presenza di acque con eutrofizzazione a causa di sostanze di scarico ricche di sostanze azotate o altri nutrienti.
Usi e Tradizioni –
L’Aphanizomenon flos-aquae procude BMAA, un aminoacido neurotossico implicato nella sindrome SLA / Parkinsonismo.
L’Aphanizomenon flos-aquae è noto per la produzione di endotossine, le sostanze chimiche tossiche rilasciate quando le cellule muoiono. Una volta rilasciate e ingerite, queste tossine possono danneggiare, nei mammiferi, i tessuti del fegato e dei nervi. Nelle aree in cui la qualità dell’acqua non è strettamente monitorata, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato le alghe tossiche come un rischio per la salute, citando la produzione di anatossina-a, sassitossine e cilindrospermopsina.
È stato segnalato che alcuni cani si sono ammalati o hanno avuto reazioni fatali dopo aver nuotato in fiumi e laghi contenenti A. flos-aquae tossici.
Sotto il termine generico “Alghe Klamath” vengono commercializzati integratori alimentari contenenti microalghe verdi-azzurre, principalmente appartenenti alla specie Aphanizomenon flos-aquae; il termine Klamath è un chiaro riferimento all’origine di queste alghe, cresciute nelle acque dell’omonimo lago – Upper Klamath Lake – nell’Oregon (Stati Uniti), quindi polverizzate ed essiccate prima dell’immissione in commercio.
In caso di necessità, l’integrazione alimentare con Alghe Klamath può essere utile per apportare quantità significative di minerali, antiossidanti e vitamine, utili per colmare specifiche carenze o soddisfare un aumentato fabbisogno. Buona anche la concentrazione di macronutrienti importanti, come amminoacidi essenziali ed acido alfa linolenico (omega tre).
In ogni caso, vista la possibile tossicità dell’ Aphanizomenon flos-aquae e la mancanza di dati scientifici sufficienti, alcuni ricercatori hanno messo in guardia contro il consumo di prodotti, a base di questi ciano batteri, come medicinali contro malattie come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Uno studio canadese che studia l’effetto di A. flos-aquae sui sistemi immunitario ed endocrino, nonché sulla fisiologia generale del sangue, ha scoperto che assumere preparati a abse di questi ciano batteri, ha avuto un profondo effetto sulle cellule killer naturali (NKC). A. flos-aquae innesca il movimento del 40% delle NKC circolanti dal sangue ai tessuti.
Modalità di Preparazione –
I preparati a base di questi ciano batteri, al di la della sicurezza sul loro utilizzo, sono di provenienza farmaceutica o di case specializzate.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.