La Sinefrina
La Sinefrina
La sinefrina è una sostanza presente in natura e contenuta sia nei frutti dell’arancio amaro (Citrus × aurantium L.) che in quelli del chinotto (Citrus × myrtifolia Raf.). Dal punto di vista chimico la sinefrina è un’ammina che svolge una attività simpaticomimetica in quanto produce delle reazioni simili a quelle regolate dal sistema nervoso simpatico: stimolanti, eccitanti e contraenti. Il meccanismo di azione della sinefrina pare che sia quello di interagire con i recettori B3 adrenergici, localizzati nel tessuto adiposo bruno. L’attivazione dei recettori porta al consumo dell’adipe, che viene convertito in calore, da cui l’attività termogenica della sinefrina. È però da evidenziare che solo nei neonati l’adipe bruna costituisce una porzione rilevante del tessuto adiposo corporeo, mentre nell’adulto le quote sono del tutto trascurabili, e comunque non sufficienti a determinare un rilevante calo ponderale.
Pur tuttavia la sinefrina è una molecola che viene utilizzata per la perdita di peso, anche se la sua reale efficacia è tutta da dimostrare.
Il meccanismo di azione della sinefrina provoca la riduzione dell’appetito ed eccitazione del metabolismo basale, facendo aumentare il consumo energetico a riposo. L’eccitazione metabolica è correlata non solo all’aumento della frequenza cardiaca ma anche (in misura minore) all’aumento della termogenesi (produzione di calore) per stimolazione del tessuto adiposo bruno.
L’uso della sinefrina, in Italia, è autorizzato dal Ministero della Salute, attraverso la produzione di integratori a base di Citrus aurantium purché con avvertenze relative alla quantità di sinefrina che non può superare i 30 mg totali se al 10%. Comunque lo stesso Ministero della Salute, nell’elenco delle piante ammesse alla produzione, indica il Citrus aurantium come utile per la motilità intestinale più che per il controllo del peso corporeo.
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.