Alpinia conchigera
Alpinia conchigera
L’alpinia minore (Alpinia conchigera Griff., 1851) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Zingiberidae,
Ordine Zingiberales,
Famiglia Zingiberaceae,
Genere Alpinia,
Specie A. conchigera.
Sono sinonimi i termini:
– Alpinia humilis Teijsm. & Binn.;
– Alpinia laosensis Gagnep.;
– Alpinia sumatrana (Miq.) K.Schum.;
– Languas conchigera (Griff.) Burkill;
– Languas sumatrana (Miq.) Merr.;
– Strobidia conchigera (Griff.) Kuntze;
– Strobidia oligosperma Kuntze;
– Strobidia sumatrana Miq..
Etimologia –
Il termine Alpinia è stato attribuito in onore del botanico pre-linneiano Prospero Alpinio (1553-1617), direttore dell’Orto Botanico di Padova.
L’epiteto specifico conchigera deriva dalle parole latine “concha”, che significa “conchiglia” e del verbo “gero” che significa portare, in riferimento alla forma del labello che assomiglia in qualche modo a conchiglie.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Alpinia conchigera è una pianta originaria di un areale che comprende Bangladesh, Cambogia, Cina (Yunnan), India, Laos, Malaysia Peninsulare, Myanmar, Singapore, Sumatra, Thailandia e Vietnam.
Il suo habitat è quello delle foreste umide, come in Cina, dove cresce ad altitudini di 600 – 1.100 metri.
Viene coltivata nelle piantagioni di caucciù o di palma da olio, oltre che presente nelle zone paludose, aperta campagna vicino ai villaggi, aree semi selvatiche o coltivate.
Descrizione –
L’ Alpinia conchigera è una pianta erbacea perenne con un rizoma sottile e strisciante.
Presenta dei pseudofusti sottili lunghi 0,5-1,5 m.
Le foglie sono lanceolate, lunghe 20-30 cm e larghe 5-10 cm, con apice appuntito.
Le infiorescenze sono terminali a pannocchia, lunghe 20-30 cm; portano dei fiori con calice verde chiaro lungo 0,3 cm, corolla bianca o verde chiaro con lobi lunghi 0,7 cm, labello carnoso obovato, concavo, di colore giallo pallido o bianco-rosato striato di rosso e filamento ricurvo giallo lungo 0,5 cm.
I frutti sono delle capsule di colore rosso inizialmente globose di 0,8-1 cm di diametro, tendenti a diventare oblunghe, contenenti 3-5 semi molto aromatici.
Coltivazione –
L’Alpinia conchigera è una pianta che viene raccolta allo stato selvatico dalla popolazione locale per i suoi usi medicinali e commestibili.
È una pianta che cresce bene in una posizione soleggiata o parzialmente soleggiata in un terreno umido e fertile.
La pianta è a rapida crescita e si può coltivare nelle zone a clima tropicale e subtropicale; dal punto di vista pedologico preferisce suoli acidi o neutri; è coltivabile anche in vasi capienti, per poter essere riparata nei mesi più freddi dove il clima non consente la permanenza con continuità all’aperto.
Questa specie si riproduce per divisione e per seme, preventivamente tenuto in acqua per 24 ore, in terriccio organico con aggiunta di sabbia o perlite mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C, con tempi di germinazione piuttosto variabili, a partire da un mese.
Usi e Tradizioni –
L’Alpinia conchigera è una pianta conosciuta con diversi nomi in funzione di dove cresce o dove è conosciuta; i nomi più comuni sono: lesser alpinia (inglese); jie bian shan jiang (cinese); romdeng (cambogiano); langkwas ranting (malay); khaa ling (thailandese); riềng rừng (vietnamita).
La pianta riveste un certo interesse alimentare in quanto il rizoma è usato per aromatizzare l’alcool di riso e il cibo. I rizomi sono ampiamente utilizzati nei luoghi di origine per aromatizzare pietanze e per ottenere una bevanda alcolica e i frutti localmente sono consumati come ortaggi.
I frutti, oltre che utilizzati in campo alimentare, vengono impiegati in campo medicinale.
Le foglie e i rizomi sono utilizzati nella medicina tradizionale, in particolare quella thailandese, per varie patologie per le proprietà analgesiche e antinfiammatorie; l’olio essenziale estratto dai rizomi ha inoltre proprietà insetticide.
Non sono conosciuti altri usi.
Dalla pianta si estrae la cardamomina, un calcone isolato proprio dalla A. conchigera.
Modalità di Preparazione –
L’Alpinia conchigera viene utilizzata per i suoi rizomi per aromatizzare l’alcool di riso e il cibo.
In campo medicinale si prepara un cataplasma di foglie bollite, o di foglie e rizoma insieme, che viene applicato topicamente nella cura dei reumatismi.
Le foglie pestate sono usate come impiastro dopo il parto e per il trattamento della tigna.
Il rizoma è considerato diaforetico e stimolante. È usato nel trattamento di bronchite, ittero, mal di testa, tigna, indigestione, ascessi e vertigini; viene anche mescolato con altre erbe per un tonico post partum.
Anche i frutti vengono impiegati in vari modi in campo medicinale.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/265705681/original.jpeg
– http://jbrj-public-img.s3-sa-east-1.amazonaws.com/JPG/rb/1/20/29/27/01202927.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.