Nypa fruticans
Nypa fruticans
La palma di mangrovia o palma nipa (Nypa fruticans Wurmb, 1779) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecacee.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Nypoideae,
Genere Nypa,
Specie N. fruticans.
Sono sinonimi i termini:
– Cocos nypa Lour.;
– Nipa arborescens Wurmb;
– Nipa arborescens Wurmb ex H.Wendl.;
– Nipa fruticans (Wurmb) Thunb.;
– Nipa fruticans var. neameana F.M.Bailey;
– Nipa litoralis Blanco;
– Nipa littorals Blanco;
– Nypa arborescens Wurmb;
– Nypa arborescens Wurmb ex H.Wendl.;
– Nypa fruticans var. neameana F.M.Bailey..
Etimologia –
Il termine Nypa proviene dal nome vernacolare malese “nipah”.
L’epiteto specifico fruticans viene dal dal participio presente del verbo latino “frutico”, cioè emettere germogli, in riferimento all’aspetto cespitoso della pianta.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Nypa fruticans è una palma, unica all’interno della sua specie, che entra come costituente nella formazione delle mangrovie.
Questa palma viene considerata originaria di un areale che comprende: Cina (Hainan), Isole Ryukyu, Bangladesh, India, Sri Lanka, Isole Andamane e Nicobare, Myanmar, Cambogia, Tailandia, Vietnam, Borneo, Giava, Molucche, Malesia, Singapore, Filippine, Sulawesi, Sumatra, l’Arcipelago di Bismarck, la Nuova Guinea, le Isole Salomone, le Isole Caroline e l’Australia (Queensland e Territorio del Nord).
Agli inizi del XX secolo è stata introdotta in Nigeria dove si è velocemente diffusa fino al Camerun diventando in qualche caso infestante.
Secondo quanto riferito, è naturalizzata in Nigeria, nelle Isole della Società della Polinesia francese, nelle Isole Marianne, a Panama e a Trinidad.
L’isola giapponese di Iriomote e la vicina isola di Uchibanari rappresentano il limite più settentrionale della distribuzione.
Il suo habitat è quello degli areali costituiti da fango soffice ed acque lente delle maree e dei fiumi che apportano sostanze nutritive. Piante possono essere trovate nell’entroterra dove la marea può depositare le noci galleggianti. Sono comuni sulle coste e sui fiumi che sfociano nell’Oceano Indiano e nel Pacifico, dall’India alle isole del Pacifico. La palma sopravvive a siccità occasionali e a breve termine del suo ambiente. Nonostante il nome “palma di mangrovia” e la sua prevalenza nelle zone costiere, tollera solo moderatamente il sale e soffre se esposta all’acqua di mare pura; preferisce le acque salmastre degli estuari.
Descrizione –
La Nypa fruticans è una palma sempreverde, monoica, con fusto prostrato del diametro di circa 30 cm, in genere quasi interamente sommerso dall’acqua o dal limo.
Presenta larghe foglie, pennate, erette o arcuate, lunghe da 4 a 9 m e composte da 50-70 paia di foglioline lanceolate, acuminate, lunghe 50–130 cm, di colore verde brillante sulla faccia superiore, inserite su un rachide di colore dal giallo al bruno.
L’infiorescenza si sviluppa all’ascella delle foglie ed è di colore giallo arancio, lunga 30–150 cm, peduncolata, composta da fiori maschili giallastri, lunghi 4–5 mm concentrati nella parte apicale dell’infiorescenza e fiori femminili di color verde crema, lunghi 10–15 mm, raccolti nella parte basale.
I frutti, aggregati in infruttescenze a grappolo di forma globosa, sono di forma da obovoidi a cuneiforme, lunghi 8–15 cm e larghi 2–9 cm, ricoperti da uno spesso tegumento di colore marrone scuro.
I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 4–5 cm.
Coltivazione –
La Nypa fruticans è una grande palma sempreverde che rappresenta un alimento molto apprezzato e una fonte di materiali per le popolazioni locali; fornisce semi e linfa commestibili oltre a un materiale eccellente per la copertura in paglia.
Questa palma è probabilmente la specie di palma più antica, con prove che dimostrano che aveva una distribuzione pantropicale 13-63 milioni di anni fa.
Infatti questa specie, la sola rappresentante del genere Nypa Steck 1757, presenta caratteristiche uniche, sia dal punto di vista vegetativo, per il suo adattamento all’habitat delle mangrovie, che riproduttivo, per la struttura della infiorescenza e dei fiori, e in un certo senso primitive, nell’ambito delle Arecaceae, reperti fossili rinvenuti in varie parti del globo e risalenti al Cretaceo superiore (circa 70 milioni di anni) ne fanno infatti una delle palme, e monocotiledoni, più antiche oggi viventi.
Di grande effetto ornamentale, ma poco utilizzata in tal senso per le dimensioni che può raggiungere e le particolari esigenze, è presente prevalentemente in giardini botanici e collezioni specializzate. Può essere coltivata nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido con elevata piovosità ben distribuita nel corso dell’anno, in pieno sole, e può crescere in diversi tipi di terreno, anche non sommerso, da leggermente acido a leggermente alcalino, purché mantenuto costantemente bagnato, e non è necessario l’uso di acqua salmastra, crescendo ugualmente bene con acqua dolce.
Viene spesso coltivata in piccole piantagioni per fornire cibo e materiali, ed è anche ampiamente piantata lungo le coste paludose, spesso con mangrovie, per proteggere la costa dall’erosione.
Riveste infatti un ruolo importante per l’ecosistema costiero formando fitte colonie che prevengono l’erosione, proteggono le aree a ridosso smorzando l’impatto di tempeste e inondazioni e forniscono cibo, riparo e l’ambiente adatto per la riproduzione a molte specie animali, che a loro volta sono una rilevante risorsa alimentare per le popolazioni rivierasche.
Esistono alcune minacce localizzate per questa specie dovute alla perdita di habitat e all’estrazione, ma viene piantata in molte aree e viene utilizzata per molti beni e servizi. Di conseguenza, la popolazione è molto dinamica, con diminuzioni in alcune regioni e aumenti in altre. Anche se in molte aree si registrano diminuzioni generali della portata, queste non sono sufficienti a raggiungere nessuna delle soglie delle categorie minacciate.
Questa palma, come detto, è tipica delle basse altitudini nei tropici umidi.
Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 23 e 27 °C, ma può tollerare 20-35 °C.
Preferisce una piovosità media annua compresa tra 2.000 e 2.800 mm, ma tollera 1.500 – 3.500 mm e cresce meglio in posizione soleggiata.
Le piante si trovano solo nelle distese fangose delle maree dei tropici umidi in natura, sebbene siano state coltivate con successo anche in terreni paludosi a una certa distanza dal mare.
Dal punto di vista pedologico preferisce un pH compreso tra 6,5 e 7,5, tollerando 5,5 – 8,5.
La prima fioritura avviene 3 – 4 anni dopo la germinazione.
La pianta può essere sfruttata per la sua linfa al momento della seconda fioritura.
È una specie a crescita molto rapida, che colonizza gli estuari fluviali e le lagune, formando fitte reti di rizomi sommerse nel fango.
I frutti sono galleggianti e la loro disseminazione può essere favorita dalle correnti oceaniche.
La propagazione avviene per seme. Secondo le poche informazioni trovate sembra probabile che il seme tragga vantaggio da un periodo di immersione in mare poiché i semi in germinazione vengono spesso portati a riva nelle aree in cui cresce.
Il seme deve essere fresco e deve anche essere conservato in condizioni calde e permanentemente umide se vuole germinare.
Usi e Tradizioni –
La Nypa fruticans è conosciuta con vari nomi comuni; tra questi riportiamo: atap palm, mangrove palm, nipa palm, nypa palm, water coconut, water palm (inglese); ki-bano, tucannapoon (Australia); gol pata (Bangladesh); cha:k (Cambogia); shui ye, zhú zi (Cina); anipa, batbat, lasa, nipa, pinog, saga, sasa, tata (Filippine); dhani ped, gim-pol, gol pata, gulga, nipa kaayi, nipamu, phudo, railoi (India); bekas, bobo, buah atap, buyuk, nipah (Indonesia); nippa-yashi (Giappone); rabia (Isole Salomone); atap, nipah (Malaysia); dane (Myanmar); beri, biri-biri (Papua Nuova Guinea); attap (Singapore); gin-pol (Sri Lanka); atta, chak (Thailandia); dùa lá, dùa nuóc (Vietnam).
Questa palma, come detto, è una delle specie di angiosperme viventi più antiche e probabilmente la specie di palma più antica esistente. Resti fossili della specie sono stati rinvenuti anche al di fuori del suo attuale areale australasiano e i più antichi risalgono al Cretacico superiore (65–70 milioni di anni fa).
Mentre oggi esiste una sola specie di Nypa, N. fruticans, con una distribuzione naturale che si estende dall’Australia settentrionale attraverso l’arcipelago indonesiano e le isole Filippine fino alla Cina, il genere Nypa aveva un tempo una distribuzione quasi globale nell’Eocene (56-33,4 milioni di abitanti). anni fa).
Il polline fossile di palma di mangrovie proveniente dall’India è stato datato a 70 milioni di anni fa.
Frutti fossili e semi di Nypa sono stati descritti nei sedimenti di Maastrichtiano e Daniano della Formazione Dakhla di Bir Abu Minqar, Deserto sudoccidentale, Egitto.
Noci fossilizzate di Nypa risalenti all’Eocene si trovano nei letti di sabbia di Branksome, Dorset, e nell’argilla di Londra sull’isola di Sheppey, Kent, Inghilterra.
Una specie fossile, N. australis, è stata descritta nei sedimenti dell’Eocene inferiore nel porto di Macquarie, sulla costa occidentale della Tasmania.
Fossili di Nypa sono stati recuperati anche da tutto il Nuovo Mondo, nel Nord e nel Sud America, risalenti almeno al periodo Maastrichtiano del Cretaceo fino all’Eocene, facendo la sua ultima apparizione nella documentazione fossile del Nord e del Sud America nel tardo Eocene.
Supponendo che l’habitat del Nypa estinto sia simile a quello della specie esistente N. fruticans, la presenza di fossili di Nypa può indicare regimi di pioggia monsonici o almeno stagionali e probabili climi tropicali. La distribuzione mondiale di Nypa nell’Eocene, specialmente nei depositi dalle latitudini polari, supporta la prova che l’Eocene fu un periodo di calore globale, prima della formazione delle moderne calotte polari alla fine dell’Eocene.
Dal punto di vista ecologico è noto che i macachi dalla coda lunga (Macaca fascicularis) mangiano i frutti della palma nipa. Sono state osservate scimmie proboscide nella riserva forestale di Padas Damit mangiare le infiorescenze. Gli oranghi del Borneo mangiano cuori e germogli di palma nipa.
La specie fungina Tirisporella beccariana è stata trovata sulla palma di mangrovia, così come Phomatospora nypae sulle palme in Malesia.
Dalle infiorescenze immature si raccoglie una linfa zuccherina che viene utilizzata per preparare uno sciroppo dolciastro, chiamato gur in India, o gula melaka in Malaysia, che a sua volta può essere la base per la preparazione di distillati alcolici. Nelle isole indonesiane di Roti e Savu, la linfa estratta dalla palma è invece utilizzata per l’alimentazione dei maiali, ed è in grado di conferire alle carni un sapore dolciastro; opportunamente fermentata è inoltre utilizzata per la produzione di una sorta di aceto in papua Nuova Guinea e nelle Filippine dove assume il nome di suka.
I petali dei fiori vengono utilizzati per la preparazione di tisane.
In vari paesi del sud-est asiatico i frutti immaturi, traslucidi e di consistenza gelatinosa, chiamati attap-chee, sono comunemente utilizzati per la preparazione di dessert.
Nelle Filippine le fronde opportunamente seccate di Nypa fruticans sono ampiamente utilizzate per la copertura delle tipiche nipa house o bahai kubo o nipa hut, costruzioni spesso a palafitta usate sia per scopi abitativi che di riparo dal sole e ovunque presenti nell’arcipelago. Tale utilizzo è diffuso anche in Bangladesh e India, dove la palma è conosciuta come golpata. Le fronde sono inoltre utilizzate in artigianato per intrecciare stuoie, ceste ed altri utensili domestici.
Nella medicina popolare i giovani germogli di N. fruticans sono usati come vermicidi e la cenere è utilizzata come analgesico contro il mal di testa ed il mal di denti, nonché per il trattamento dell’herpes.
Tra gli altri usi si riporta che le foglie secche, i piccioli, i residui dei frutti possono essere utilizzati per la produzione di biocarburante.
I rizomi sono utilizzati come galleggianti per le reti da pesca e i pescatori ritengono che abbiano la proprietà di attrarre i pesci verso le reti.
In campo agroforestale queste palme vengono piantate per il controllo dell’erosione lungo le distese fangose costiere.
La pianta è classificata come “Least Concern” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate (2013).
Modalità di Preparazione –
La Nypa fruticans è una palma i cui frutti sono eduli, in particolare l’endosperma gelatinoso di quelli immaturi, dolce, di gradevole sapore e ricco di antiossidanti. Dalla linfa, ottenuta in quantità tagliando il peduncolo delle infiorescenze, si ricava zucchero, melassa, aceto e bevande alcoliche. Inoltre tutte le parti della pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale.
Si mangia anche il seme, raccolto quando i frutti sono immaturi; ha un delizioso sapore cremoso. L’endosperma bianco dei semi immaturi è dolce e gelatinoso e viene consumato come spuntino.
I semi maturi vengono talvolta mangiati, ma sono molto duri.
Dall’infiorescenza si ottiene una linfa zuccherina che viene utilizzata principalmente per preparare una bevanda alcolica, ma anche per produrre sciroppi, zucchero e aceto.
Nello sciroppo ottenuto dall’infiorescenza si cuoce la stessa infiorescenza per ottenere un dolcetto energetico.
In campo medicinale, come detto, varie parti della palma nipa sono fonte di medicine tradizionali (ad esempio, il succo dei giovani germogli viene utilizzato contro l’herpes, la cenere del materiale nipa bruciato contro il mal di denti e il mal di testa).
Alcune parti della pianta vengono utilizzate come rimedio contro i morsi dei millepiedi e come curative contro le ulcere.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/368168621/original.jpg
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