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Scaphium macropodum

Scaphium macropodum

La noce di malva (Scaphium macropodum (Miq.) Beumée ex K.Heyne 1927) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Malvaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Dilleniidae,
Ordine Malvales,
Famiglia Malvaceae,
Genere Scaphium,
Specie S. macropodum.
È basionimo il termine:
– Carpophyllum macropodum Miq..
Sono sinonimi i termini:
– Carpophyllium macropodum Miq.;
– Carpophyllum macropodum Miq.;
– Firmiana borneensis Merr.;
– Scaphium borneense (Merr.) Kosterm.;
– Scaphium macropodium (Miq.) Beumée;
– Scaphium macropodium (Miq.) Beumée ex K.Heyne;
– Scaphium macropodum (Miq.) Beumée;
– Sterculia macropoda (Miq.) Hook.;
– Sterculia macropoda (Miq.) Hook. ex Kloppenb..

Etimologia –
Il termine Scaphium proviene dal greco “σκάφος” (scaphos), cioè scafo, in riferimento alla forma dei frutti.
L’epiteto specifico macropodum proviene dai due termini greci “μακρός” (macrόs), cioè largo, grande e “πούς, ποδός” (pus, podόs), cioè piede.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lo Scaphium macropodum è una pianta originaria di un areale che comprende: Brunei, Cambogia, Indonesia (Kalimantan e Sumatra), Laos, Malaysia Peninsulare, Singapore, Thailandia e Vietnam.
Il suo habitat naturale è quello delle foreste miste di dipterocarpo, paludi (torba) e submontane, solitamente presente su pendii e crinali rocciosi ad altitudini fino a 1.200 metri.

Descrizione –
Lo Scaphium macropodum è un albero che in alcune aree, come nel Sud-Est asiatico, può raggiungere i 45 m d’altezza; si tratta di un albero di dimensioni imponenti, sempreverde o deciduo per breve periodo, eretto.
Il tronco, di 1-1,5 m di diametro, ha una corteccia fessurata di colore grigio bruno, ed è provvisto alla base di radici tabulari (radici appiattite simili a contrafforti che contribuiscono al sostegno dei grandi alberi) fino a 2 m di altezza.
Le foglie sono disposte a spirale, portate da un picciolo lungo 5-40 cm; sono di forma variabile, palmate, con 3-5 lobi, nelle piante giovani, semplici nelle piante adulte, di forma ovato-oblunga con apice appuntito e margine intero, di 15-26 cm di lunghezza e 7-12 cm di larghezza, coriacee, con nervature prominenti inferiormente.
Le infiorescenze sono unisessuali a pannocchia sulla stessa pianta, terminali o ascellari, lunghe 3-20 cm, compatte, pubescenti, portanti minuscoli fiori, circa 5 mm di diametro, con calice campanulato a 5 lobi ricurvi di colore bianco verdastro. La fioritura avviene irregolarmente ogni 3-4 anni.
Il frutto è un follicolo, lungo fino a circa 20 cm e largo 5 cm, inizialmente di colore giallo verdastro, poi bruno a maturità, fogliaceo, deiscente a forma di scafo che ne facilita la dispersione tramite il vento.
All’interno è presente un solo seme ellissoide posto all’estremità, di 3 cm di lunghezza e 1,5-2 cm di diametro, rugoso, di colore bruno.

Coltivazione –
Lo Scaphium macropodum è un albero sempreverde che cresce allo stato spontaneo nel sud-est asiatico e da cui si prepara una bevanda popolare nel sud-est asiatico.
La pianta cresce per lo più allo stato naturale ma può essere coltivata, soprattutto nel suo areale a condizione che si rispettino le sue necessità pedoclimatiche e di insolazione, anche se in coltivazione non raggiunge mei le dimensioni dei vecchi alberi delle foreste.
Questo albero si riproduce facilmente per seme, in terriccio organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con la prima fioritura a partire dal settimo anno di età, e per margotta.
Nella fase iniziale di crescita le piante necessitano di una ombreggiatura intorno al 50%, essendo particolarmente sensibili all’eccessiva insolazione.

Usi e Tradizioni –
Lo Scaphium macropodum è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi si riportano: malva nut (inglese); samrung, thilaung (birmano); ta hai tzeh (cinese); kembang semangkok, kepayang (indonesiano); makjong (thailandese); an nam tu, dai hai tu (vietnamita).
Nel suo areale naturale cresce spontaneamente nelle foreste pluviali fino a circa 1200 m di altitudine, prevalentemente su suoli rocciosi.
Questa pianta ha usi sia alimentari, medicinali che per alcuni materiali che si ricavano.
È molto conosciuta in Indocina per la mucillagine gelatinosa edule che i semi, essiccati al sole, formano dopo essere stati immersi in acqua per alcune ore e che viene utilizzata come ingrediente di varie pietanze o per preparare bevande rinfrescanti con eventuale aggiunta di zucchero.
Altro impiego, insieme alle foglie, di questa mucillagine è nella medicina tradizionale, per varie patologie.
In Malesia viene usato per il trattamento di febbre, catarro, tosse e mal di gola, condizioni respiratorie e per migliorare la salute generale.
Vi è una notevole richiesta anche da parte della Cina, verso cui viene convogliata una parte dei semi raccolti nelle foreste e che costituisce una piccola fonte di reddito per le popolazioni locali.
Tra gli altri usi si ricorda che il legno è di buona qualità e relativa facile lavorazione, viene utilizzato per mobili, parti interne delle abitazioni, casse e nella fabbricazione del compensato.
Il durame va dal giallo chiaro al marrone chiaro, con una grande figura argentata; non è delimitato dall’alburno. La tessitura è media; la fibratura è diritta o poco intrecciata. Il legno è moderatamente pesante; moderatamente duro; alquanto resistente ai funghi ma suscettibile ai tarli del legno secco. Stagiona abbastanza rapidamente, con pochissimi rischi di screpolature e distorsioni; una volta asciutto è da moderatamente stabile a stabile in servizio. Ha un elevato effetto smussante, quindi sono consigliati utensili con punta in stellite e in carburo di tungsteno; inchiodare e avvitare è buono; l’incollaggio è corretto. Il legno viene utilizzato in edilizia, per falegnameria e pannellatura, componenti di mobili, scatole e gabbie, pavimenti, fiammiferi, compensato, impiallacciatura ecc.
Il legno è una fonte di legname “kembang semangkok” e viene raccolto in natura per uso locale e per il commercio.
Dal punto di vista ecologico l’albero è classificato come “Least Concern” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate (2010).

Modalità di Preparazione –
Lo Scaphium macropodum è una pianta utilizzata sia a scopi alimentari che medicinali o per il suo legno.
Il seme, immerso nell’acqua per una notte, trasuda una gomma, contenente bassorin, a tal punto da riempire una tazzina. Molto gradevole e salutare, viene utilizzato come bevanda rinfrescante, solitamente mescolato con zucchero e semi di basilico macerati.
In campo medicinale la gomma ottenuta dal seme, che contiene bassorin, viene usata come rimedio gastrico.
I semi vengono utilizzati per trattare la diarrea, la dissenteria e i disturbi asmatici.
I frutti possono essere usati come cura contro le febbri.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist.ca/taxa/181381-Scaphium-macropodum
https://swbiodiversity.org/imglib/seinet/swnode/ASU_Plants/CSP17/CSP17178_lg.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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