Acheta domesticus
Acheta domesticus
Il grillo domestico o grillo del focolare (Acheta domesticus Linnaeus, 1758) è un insetto appartenente alla famiglia dei Gryllidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Superphylum Protostomia,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Tracheata,
Superclasse Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Exopterygota,
Subcoorte Neoptera,
Superordine Polyneoptera,
Sezione Orthopteroidea,
Ordine Orthoptera,
Sottordine Ensifera,
Famiglia Gryllidae,
Sottofamiglia Gryllinae,
Tribù Gryllini,
Genere Gryllus,
Sottogenere Gryllus,
Specie A. domesticus.
È basionimo il termine:
– Gryllus domesticus Linnaeus, 1758.
Sono sinonimi i termini:
– Acheta melanocephalus Zacher, 1917;
– Gryllulus domesticus (Linnaeus, 1758);
– Gryllus aegyptiacus Haan, 1843;
– Gryllus transversalis Walker, 1871.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Acheta domesticus è un insetto originario, presumibilmente, dell’Asia sud-occidentale e importato in America nel XVIII secolo.
Si tratta di una specie a distribuzione olartica, essendo presente in Eurasia, Nordamerica e Nordafrica.
I suoi habitat preferenziali sono diversi, trovandosi in boschi, grotte, campi, sotto tronchi e rocce o sui lati delle strade; è possibile trovarlo anche all’interno di cumuli di legno, mattoni e pietre.
Si trova comunque soprattutto nelle zone umide o piene di erbacce. Inoltre, essendo molto attratto dal calore, è indotto a vivere spesso nelle immediate vicinanze degli esseri umani, nelle aree circostanti abitazioni, discariche ed edifici commerciali, dove può ricevere nutrimento e umidità sufficiente.
Questo insetto è, inoltre, allevato e venduto soprattutto negli Stati Uniti, in Canada, in Cina, Giappone e Thailandia.
Morfologia –
L’ Acheta domesticus è un insetto, che manifesta dimorfismo sessuale, che si riconosce per avere il corpo e il capo di colore bruno-giallastro con macchie e bande nere, con una dimensione intorno ai 16-21 millimetri.
Le ali posteriori sono lunghe e sporgono da quelle anteriori (tegmine), più rigide.
I maschi e le femmine sembrano simili, ma le femmine hanno un ovopositore che misura circa 10–15 mm.
L’ovopositore è di colore marrone-nero, ed è circondato da due appendici.
Sia i maschi che le femmine hanno appendici ma sui maschi tendono ad essere più prominenti.
Le ali anteriori dei grilli maschi sono più corte di quelli delle femmine e i raschietti sono ampliati per poter riprodurre meglio il suono del canto che viene generato attraverso la frizione del primo paio di ali; i maschi generano un suono acuto.
Attitudine e Ciclo biologico –
Il ciclo di vita dell’Acheta domesticus si completa in due o tre mesi, se allevato a 25-30 °C, e si compie attraverso 6 stadi (con cinque mute) in cui il grillo passerà da circa 1 mm di lunghezza a 2 cm.
A partire dalla terza muta (quarto stadio) si iniziano a distinguere con facilità i sessi grazie all’abbozzo di ovopositore esibito dalle femmine, le quali hanno bisogno di sabbia o terriccio per deporre le uova.
Ruolo Ecologico –
L’ Acheta domesticus è un insetto notturno, anche se, secondo l’Università del Missouri Extension, durante le ore di buio, molti grilli sono attratti dagli edifici illuminati.
Questi insetti mostrano una predilezione per le alte temperature, per le zone buie in cui rifugiarsi e sono attratti dalla luce degli edifici. È così che si trovano solitamente nelle cucine, negli scantinati, nei capannoni e in qualsiasi parte della casa.
In generale è solo il maschio che canta e si esibisce in due tipi di canto: uno potente ed uno debole, con cui avvicina la femmina poco prima della deposizione della spermatofora. Produce il suo frinire sfregando una serie di creste presenti su un’ala, come fossero un plettro, contro un raschietto sulla fascia opposta. Ipoteticamente ciò significa che un grillo potrebbe produrre due canzoni distinte utilizzando entrambi i lati. La frequenza del suono è un indicatore affidabile della dimensione maschile: un grillo femmina può capire quanto è grande un maschio semplicemente ascoltando il tono della canzone.
Questo insetto, in presenza di grandi popolazioni può arrecare danni diretti con la bocca oppure può essere indirettamente nocivo come vettore di agenti patogeni. In questi casi si effettua un controllo tramite esche avvelenate.
A sua volta viene tenuto a bada da vari predatori. Tra questi i gatti, gli aironi e i gechi. Sostanzialmente, quando il grillo nota la presenza di possibili predatori, interrompe il suo canto.
È una specie socievole e meno territoriale del grillo campestre; può divorare i membri più deboli della sua specie quando il cibo scarseggia. Sono onnivori, si nutrono di tutto ciò che trovano intorno a loro.
La sua dieta è costituita, prevalentemente, da una varietà di verdura, frutta, cereali e piccoli insetti notturni, ma possono essere attaccate anche stoffe. In caso di allevamento viene utilizzato del cibo che contiene calcio in più che è necessario per gli anfibi. È anche cannibale e spesso si ciba dei conspecifici.
Il grillo domestico è una buona fonte di proteine per altri artropodi, uccelli, anfibi, rettili e pesci e, per questo, è facilmente disponibile in gran numero presso i negozi di animali.
Per questo motivo è considerato il cibo base per qualsiasi rettile insettivoro, in quanto non è grasso, contiene molte proteine ed è facile da allevare in casa in piccolo numero. La temperatura d’allevamento costituisce il miglior sistema di controllo della velocità di riproduzione. È possibile ottenere risultati diversi se si utilizzano i valori limite:
– 18-20 °C: i grilli crescono a stento e le uova impiegano quasi 4 settimane per schiudersi. L’intero ciclo vitale può impiegare 5 mesi;
– 32-34 °C: le uova si schiudono in una sola settimana e il ciclo di vita si completa in circa 7-8 settimane;
La mancanza d’acqua è la prima causa di cannibalismo e la fornitura d’acqua è essenziale. È possibile utilizzare un beverino per uccelli, con il beccuccio pieno di cotone idrofilo o un coperchio di plastica poco profondo riempito con una spugna bagnata, in quanto i grilli più piccoli annegano facilmente.
Si ricorda che, tradizionalmente, questo insetto è stato allevato in Cina e in Giappone, e tenuto in casa, per deliziare gli abitanti per quasi mille anni. Apprezzato per il suo canto, veniva tenuto in piccole gabbie di bambù o di altro materiale. Durante la dinastia Sung (960-1279 d.C.) entrò in voga l’abitudine di farlo combattere. Sono stati scritti numerosi libri che dettagliano la raccolta, la cura e l’alimentazione dei grilli, così come le tecniche per lo svolgimento di una corretta lotta. Per i grilli lottatori venivano adottate anche delle diete speciali di riso mescolato con cetrioli o semi di loto.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/305285562/original.jpg