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Ceroplastes rusci

Ceroplastes rusci

La cocciniglia del fico o ceroplaste del fico (Ceroplastes rusci Linnaeus, 1758) è un insetto appartenente alla famiglia dei Coccidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Ramo Bilateria,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Exopterygota,
Subcoorte Neoptera,
Superordine Paraneoptera,
Sezione Rhynchotoidea,
Ordine Rhynchota,
Sottordine Homoptera,
Sezione Sternorrhyncha,
Superfamiglia Coccoidea,
Famiglia Coccidae,
Genere Ceroplastes,
Specie C. rusci.
È basionimo il termine:
– Coccus rusci Linnaeus, 1758
Sono sinonimi i termini:
– Calypticus hydatis Signoret, 1869;
– Calypticus radiatus Costa, 1829;
– Calypticus testudineus Costa, 1829;
– Ceroplastes denudatus Cockerell, 1893;
– Ceroplastes nerii Newstead, 1897;
– Ceroplastes rusci Borg, 1919;
– Ceroplastes rusci Signoret, 1872;
– Ceroplastes tenuitectus Green, 1907;
– Chermes caricae Boisduval, 1867;
– Coccus artemisiae Rossi, 1794;
– Coccus caricae Fabricius, 1794;
– Coccus caricae Fernald, 1903;
– Coccus hydatis Costa, 1829;
– Columnea caricae Targioni Tozzetti, 1867;
– Columnea testudinata Targioni Tozzetti, 1868;
– Columnea testudiniformis Targioni Tozzetti, 1866
– Lecanium artemisiae Signoret, 1872;
– Lecanium radiatum Walker, 1852;
– Lecanium rusci Walker, 1852;
– Lecanium testudineum Walker, 1852.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il è una cocciniglia, alquanto polifaga, diffusa nel bacino mediterraneo, con rilevamenti nell’area costiere che vanno dal Portogallo (Oceano Atlantico), Spagna, Aree costiere del mar Tirreno, Grecia ed isole, e con presenze anche in Giappone, nelle coste meridionali dell’Australia e altre piccole aree.
Questa cocciniglia è presente su varie piante ed in particolar modo sul fico ma anche su agrumi, olivo, alloro, agrifoglio, oleandro, pittosporo, palme, pioppo, platano, corbezzolo, gelso, vite, ecc. e numerose colture ornamentali.

Morfologia –
Il Ceroplastes rusci è una cocciniglia fitomiza in cui la femmina adulta ha il corpo ricoperto di nove piastre cerose, delle quali una dorsale poligonale circondata da altre otto ombelicate.
Nelle femmine giovani il colore lo scudo ceroso è di colore grigiastro, in quelle ovigene è invece rosso mattone.
Il follicolo maschile è di colore bianco e di forma ellittica-allungata ed è circondato da 15 grossi raggi cerosi e di altri due raggi dorsali.
Le neanidi sono invece di colore giallo-ruggine e diffondono sulle piante colonizzando le foglie.

Attitudine e Ciclo biologico –
Il Ceroplastes rusci, come detto, è un insetto polifago che compie una sola generazione all’anno anche se in particolari microclimi meridionali e insulari si è accertata una seconda generazione.
Questa cocciniglia sverna come neanide di terza età o di adulto. Le femmine iniziano l’ovodeposizione (mediamente 1000-1500 uova per femmina) nel periodo di aprile e le neanidi colonizzano le foglie occupando nei primi stadi la pagina superiore per poi migrare, già a partire dal mese di agosto, sui rami per svernare; la seconda generazione, quando è presente, inizia in luglio-agosto.

Ruolo Ecologico –
Il Ceroplastes rusci è una cocciniglia infeudata principalmente al fico ma che può interessare altre piante e coltivazioni.
A seguito di presenze massicce di questo insetto la vegetazione delle piante viene imbrattata dalla melata e in seguito, come sempre, dalla fumaggine. In caso di elevata presenza la vegetazione può anche deperire e poi disseccare.
Prima di entrare nel merito degli interventi a tutela di questo insetto e di lotta si sottolinea come questa cocciniglia abbia già in natura degli antagonisti.
Tra questi ricordiamo i predatori: Chilocorus bipustulatus ed Exocomus quadripustulatus (Coleoptera: Coccinellidae); Eublemma scitula (Lepidoptera: Noctuidae) e i parassitoidi: Coccophagus flavoscutellatum (Imenotteri Calcidoidei Afelinidi); Scutellista cyanea (Hymenoptera: Encyrtidae) predatore zoofago ma anche parassitoide ectofago di giovani femmine.
Per questo motivo prima di intraprendere qualunque intervento di lotta bisognerebbe rivolgersi ad un dottore agronomo o forestale, esperto in entomologia, per capire la presenza di questi predatori e parassitoidi e le azioni da intraprendere.
Inoltre è sempre utile attuare interventi agronomici, quali la spazzolatura invernale dei rami infestati, operazione da effettuare dopo la potatura.
Per quanto riguarda gli interventi fitosanitari, invece, esistono vari formulati differenti, contenenti sostanze attive diverse. La maggior parte dei formulati contiene olio minerale, mentre alcuni sono a base di olio essenziale di arancio dolce o, ancora, dei principi attivi come la Cialotrina.
Si consiglia, tuttavia, prima di arrivare all’uso di molecole di sintesi, ove possibile e necessario, di effettuare interventi con oli bianchi in corrispondenza della fuoriuscita delle neanidi, in particolare in estate.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/214105773/original.jpeg



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