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Forbolo

Forbolo

Il forbolo, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 1,1a,1b,4,4a,7a,7b,8,9,9a-decaidro-4a,7b,9,9a-tetraidrossi-3-(idrossimetil)-1,1,6,8-tetrametil-5H- ciclopropa[3,4]benz[1,2-e]azulen-5-one, è composto organico naturale di derivazione vegetale con formula bruta o molecolare: C20H28O6.
Il forbolo appartiene alla famiglia dei diterpeni tigliane.
Questa sostanza fu isolata per la prima volta nel 1934 come prodotto di idrolisi dell’olio di croton, che deriva dai semi del Croton tiglium.
La struttura del forbolo è stata determinata solo nel 1967.
Il forbolo forma vari esteri che ricoprono importanti proprietà biologiche, la più notevole delle quali è la capacità di agire come promotori del tumore attraverso l’attivazione della proteina chinasi C. Imitano i diacilgliceroli, derivati del glicerolo in cui due gruppi idrossilici hanno reagito con acidi grassi per formare esteri. L’estere del forbolo più comune e potente è il 12-O-tetradecanoilforbol-13-acetato (TPA), chiamato anche forbol-12-miristato-13-acetato (PMA), che viene utilizzato come strumento di ricerca biomedica in contesti come modelli di cancerogenesi.
In natura il forbolo è una sostanza presente in molte piante, in particolare in quelle delle famiglie delle Euphorbiaceae e delle Thymelaeaceae.
Il forbolo è, inoltre, il costituente attivo della mancinella tropicale (Hippomane mancinella L.), pianta altamente tossica.
Questa sostanza è molto solubile nella maggior parte dei solventi organici polari, nonché in acqua.
Tuttavia il Croton tiglium, è la fonte dell’olio di da cui è stato inizialmente isolato il forbolo. I suoi semi e il suo olio sono stati utilizzati per centinaia di anni nella medicina tradizionale, generalmente come purgante, e i semi venivano menzionati nei testi erboristici cinesi 2000 anni fa.
Gli effetti purgativi dell’olio sono in gran parte attribuiti all’elevata percentuale di esteri del forbolo contenuti nell’olio.
Il forbolo si può ottenere anche per sintesi, anche se questa sintesi non sostituirà i prodotti di isolamento naturale, consentirà ai ricercatori di creare analoghi del forbolo da utilizzare nella ricerca, in particolare creando derivati del forbolo che possono essere valutati per l’attività antitumorale.
In precedenza, la difficoltà nella sintesi del forbolo era stata la creazione di legami C–C, specialmente nell’anello a sei membri nella parte superiore della molecola. Questa sintesi inizia da (+) -3-carene e utilizza una serie di 19 passaggi per creare infine (+)-forbolo.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.



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