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Rhyacionia buoliana

Rhyacionia buoliana

Il Tortricide del pino (Rhyacionia buoliana Denis & Schiffermüller, 1775) è un lepidottero appartenente alla famiglia dei Tortricidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Superphylum Protostomia,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Tracheata,
Superclasse Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Endopterygota,
Superordine Oligoneoptera,
Sezione Panorpoidea,
Ordine Lepidoptera,
Sottordine Glossata,
Infraordine Heteroneura,
Divisione Ditrysia,
Superfamiglia Tortricoidea,
Famiglia Tortricidae,
Sottofamiglia Tortricinae,
Tribù Tortricini,
Genere Rhyacionia,
Specie R. buoliana.
È basionimo il termine:
– Tortrix buoliana (Denis & Schiffermüller) 1775.
Sono sinonimi i termini:
– Evetria buoliana (Denis & Schiffermüller, 1775);
– Phalaena gemmatella Panzer, 1804;
– Phalaena herbstella Goeze, 1783;
– Retinia buoliana (Denis & Schiffermüller, 1775);
– Rhyacionia milleri Agenjo, 1963
– Rhyacionia relictana Le Cerf, 1932;
– Rhyacionia riesgoi Agenjo, 1963;
– Rhyacionia robredoi Agenjo, 1963;
– Tortrix gemmana Hübner;
– Tortrix pallasana Sodoffsky, 1830.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti sottospecie:
– Rhyacionia buoliana subsp. buoliana;
– Rhyacionia buoliana subsp. thurificana (Lederer, 1855).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Rhyacionia buoliana è un lepidottero originario del Nord Africa, dell’Asia settentrionale e dell’Europa mentre e invasivo in Nord America e Sud America.
Le larve di questa piccola falena si nutrono di pino. Le piante ospiti originali sono Pinus sylvestris e Pinus nigra. Tuttavia quando l’insetto è arrivato in Nord e Sud America lo spettro delle piante ospiti si è ampliato a più membri del genere Pinus; inoltre questa è segnalata anche su Abies alba.

Morfologia –
La Rhyacionia buoliana è una piccola falena che, allo stadio adulto, ha una apertura alare di 16-24 mm. Le ali anteriori sono di colore ferruginoso-arancio, spesso in parte soffuse di rosso scuro e con numerose strie e bande irregolari trasversali, di colore bianco-argenteo.
Le ali posteriori sono di colore grigio chiaro.
Le larve hanno una lunghezza di circa 20-22 mm a maturità, sono di color ocraceo, più o meno intenso, con sfumature rossastre; la testa e le prime parti dorsali del torace sono nerastre.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Rhyacionia buoliana sverna allo stadio di larva di terza età, all’interno dei germogli colpiti durante l’estate.
Giunta alla fine dell’inverno-inizio primavera, questa larva ritorna attiva, nutrendosi del germoglio in cui ha svernato e/o danneggiando anche alcuni germogli vicini che disseccano tipicamente.
Quando le larve raggiungono la maturità si incrisalidano all’interno dei germogli; gli adulti sfarfallano nel periodo di fine primavera, normalmente tra fine maggio e tutto il mese di giugno, con possibilità, in determinate condizioni di clima di arrivare fino al mese di luglio e possono essere notati in volo fino al mese di agosto nell’Europa occidentale.
L’accoppiamento degli adulti avviene subito dopo e le femmine depongono uova lenticolari, giallo-ocracee, isolate o in gruppi, sulle foglie dei Pini.
Le giovani larve nate durante i mesi estivi, iniziano a nutrirsi, in un primo momento, degli aghi, dopodiché si portano sulle gemme ed i germogli, potendo provocare anche notevoli danni.
Le larve che giungono alla terza età sono quelle che svernano.
In questo grado questo insetto compie una generazione all’anno.

Ruolo Ecologico –
In caso di presenza massiccia di questo lepidottero si possono avere notevoli danni alle piante di Pino (in particolare Pinus sylvestris e Pinus nigra).
Il danno viene provocato dalle larve che minano le gemme ed i germogli, nei quali scavano delle gallerie nella parte centrale.
Le conseguenze dell’attacco possono essere gravi, soprattutto sulle giovani piante, ancora in formazione; in questo caso l’attacco provoca un accecamento delle gemme che non si aprono, oppure originano un germoglio debole che necrotizza e dissecca quasi subito. Con l’accecamento delle gemme la pianta reagisce risvegliando i germogli laterali con crescita “piatta” della chioma o con sdoppiamento del fusto; in ogni caso si ha un anormale sviluppo della pianta che assume forme diverse dal normale portamento a cono.
Inoltre i germogli minati possono non disseccare ma reagire con deformazioni, curvature a gomito o laterali. In questi casi i rami possono riprendere un accrescimento apicale normale, tuttavia con la lignificazione, la curvatura o la deformazione rimarranno, quale evidente segno dell’attacco subito.
L’intervento contro la Rhyacionia buoliana va sempre operato dietro un attento monitoraggio e valutazione dei danni collaterali.
La tecnica prevede l’uso delle trappole sessuali a feromoni per il monitoraggio delle popolazioni. Se, necessario, il trattamento va eseguito al momento della massima ovideposizione, che corrisponde all’incirca alla seconda-terza decade di giugno; tuttavia i trattamenti vengono eseguiti prevalentemente in vivaio.
Fino ad oggi la lotta contro questo lepidottero è stata di tipo chimico, seguendo i criteri della lotta guidata ed integrata. Le trappole sessuali vanno installate nella seconda metà del mese di maggio.
Tuttavia il successo della lotta è determinato, in gran parte, dalla tempestività dell’intervento; infatti quando le larve entrano nei germogli non è quasi più possibile raggiungerle con gli insetticidi.
In prodotti utilizzati sono stati a base di phosalone o azinphos-metil.
Si ricorda tuttavia che questa piccola falena ha anche dei parassiti naturali, che andrebbero pertanto monitorati preventivamente. Tra questi citiamo la mosca tachinide Actia nudibasis.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.

Fonte foto:
https://observation.org/photos/62216869.jpg



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