Adenanthera pavonina
Adenanthera pavonina
Il Legno di sandalo rosso o Corallo di Giava (Adenanthera pavonina L.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Fabales,
Famiglia Fabaceae,
Sottofamiglia Caesalpinioideae
Genere Adenanthera,
Specie A. pavonina.
Sono sinonimi i termini:
– Adenanthera gersenii Scheff.;
– Adenanthera polita Miq.;
– Corallaria parvifolia Rumph..
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti varietà:
– Adenanthera pavonina var. luteosemiralis (G.A.Fu & Y.K.Yang) X.Y.Zhu;
– Adenanthera pavonina var. pavonina.
Etimologia –
Il termine Adenanthera deriva dal greco “aden” che significa “glandola” e “anthera” che significa “anteridi” o “parti maschili dei fiori”. Questo riferimento è legato alle caratteristiche botaniche della pianta.
L’epiteto specifico pavonina proviene dal latino “pavoninus” che significa “di pavone” o “che riguarda il pavone”. Questo termine è associato al colore dei semi della pianta, che assomigliano alle piume di un pavone. I semi sono di un rosso intenso e lucente, simili alle piume del pavone.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Adenanthera pavonina è una leguminosa originaria del Sudest asiatico e Australia (Territorio del Nord e Queensland), Bangladesh, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Isole Salomone, Laos, Malaysia, Myanmar, Papua Nuova Guinea, Sri Lanka e Vietnam, dove cresce nelle foreste in zone caratterizzate da clima tropicale umido o monsonico.
Inoltre la pianta è comune nei tropici del vecchio mondo. È stata introdotta anche nei seguenti paesi delle Americhe: Brasile, soprattutto nella vegetazione Caatinga; Costa Rica, Maldive, Honduras, Cuba, Giamaica, Porto Rico, Trinidad, Tobago, Venezuela e Stati Uniti, in particolare nel sud della Florida.
Il suo habitat di origine è quello delle foreste decidue a bassa quota sia in formazioni primarie che secondarie, talvolta in suoli calcarei.
Descrizione –
L’ Adenanthera pavonina L. è una leguminosa arborea alta fino a circa 15 – 20 m.
Ha una chioma espansa e tronco fino a circa 45 cm di diametro.
La corteccia è di colore da grigiastro a bruno scuro, liscia, che si fessura leggermente con l’età.
Ha foglie alterne, bipennate, lunghe 30-50 cm, con 2-6 coppie di pinne opposte, lunghe 7-12 cm, portanti 5-15 coppie di foglioline sessili, alterne, oblungo-ovate, lunghe 1,5-4,5 cm e larghe 0,5-2,5 cm, di colore verde chiaro.
Le infiorescenze sono ascellari e terminali racemose, lunghe 8-20 cm, che portano minuscoli fiori.
I fiori sono leggermente profumati di colore bianco crema o giallo pallido, tendente all’arancio, con calice campanulato a 5 denti e 5 petali oblunghi di circa 0,3 cm di lunghezza, uniti alla base, e 10 stami con antere provviste di una minuscola ghiandola decidua all’apice.
I frutti sono dei legumi ricurvi deiscenti di colore bruno scuro, lunghi 10-22 cm e larghi 1-2 cm, che si aprono a maturità in due valve ritorte che permangono a lungo sulla pianta, contenenti 8-12 semi lenticolari di 0,7-0,9 cm di diametro, duri, di colore da rosso scarlatto a rosso mattone, lucidi, dispersi dagli uccelli.
I semi sono abbastanza uniformi e venivano tradizionalmente usati come pesi da farmacisti e orafi – ogni seme pesava quasi 4 grani (0,25 g).
Coltivazione –
L’Adenanthera pavonina è un albero deciduo a crescita molto rapida.
L’albero è ampiamente coltivato ai tropici per una vasta gamma di usi; è una pianta molto ornamentale dai fiori profumati e cremosi, viene spesso coltivata come esemplare e come albero da strada.
Viene anche coltivato come coltura da legname, per i suoi usi commestibili e medicinali, come coltura nutrice per specie a crescita più lenta e come albero da ombra per caffè e noce moscata.
Questa pianta cresce normalmente nelle aree tropicali umide, di pianura, dove si trova ad altitudini fino a 400 metri.
Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 22 e 28 °C, ma può tollerare 12-36 °C e può sopportare sporadici e per brevissimo periodo abbassamenti di temperatura intorno a 0 °C.
Predilige una piovosità media annua compresa tra 3.000 e 5.000 mm, ma tollera tra 2.000 e 6.000 mm.
Predilige posizioni soleggiate, tollerando l’ombra leggera.
Dal punto di vista pedologico cresce in qualsiasi terreno moderatamente fertile e che trattiene l’umidità ed in natura si trova su una varietà di suoli, da profondi, ben drenati a poco profondi e rocciosi. Preferisce un pH nell’intervallo 5 – 7, tollerando 4,5 – 7,5.
Le piante adulte tollerano la siccità ma richiedono una posizione riparata dai forti venti.
Le piante possono diventare invasive nelle regioni di pianura.
La crescita è inizialmente lenta ma aumenta rapidamente dopo il primo anno, durante il quale si possono raggiungere tassi di crescita annui medi di 23 – 26 mm di diametro e 200 – 230 cm di altezza.
Gli alberi piantati a 1 x 2 metri di distanza per frangivento e a 2 x 2 metri nelle piantagioni possono essere diradati in 3 – 5 anni per fornire legna da ardere e materiali da costruzione.
Per gli alberi da ombra, la spaziatura varia da 5 a 10 metri, a seconda della coltura complementare e del sito.
Le piante possono fiorire e produrre frutti tutto l’anno.
Gli alberi rigermogliano facilmente, consentendo una gestione del bosco ceduo con buona sopravvivenza.
Questa specie ha una relazione simbiotica con alcuni batteri del suolo, questi batteri formano noduli sulle radici e fissano l’azoto atmosferico.
La riproduzione avviene per seme che deve essere preventivamente tenuto in acqua per 24 ore o scarificato, con tempi di germinazione di 1-2 settimane alla temperatura di 24-28 °C, e per talea.
Usi e Tradizioni –
L’Adenanthera pavonina è conosciuta con vari nomi a seconda di dove cresce o conosciuta: acacia coral, beadtree, circassian-tree, coral-wood, false jequirity, false red-sandalwood, red beadtree, red beantree, red sandalwood tree, red sandalwood, saga tree, sandal beadtree, sandalwood tree, zumbic tree (inglese); hai hong dou (cinese); bois de condori, corail végétal (francese); carolina, contas-de-rosario, pau tento (portoghese); árbol del coral, coralillo, coralito, peronia, peronias chata (spagnolo); Condoribaum, indischer Korallenbaum (tedesco).
I semi sono stati a lungo un simbolo di amore in Cina, e il suo nome in cinese è xiang si dou (cinese:相思豆), o “fagiolo dell’amore reciproco”. La bellezza dei semi li ha portati ad essere usati come perline per gioielli. Il botanico Edred Corner ha affermato che in India i semi sono stati usati come unità di peso per misure fini, ad esempio dell’oro, nel corso della storia documentata perché i semi sono noti per avere pesi quasi identici l’uno all’altro.
Questa pianta viene utilizzata per vari usi.
In campo alimentare si utilizzano i semi cotti.
Si possono arrostire, sgusciare e poi mangiare con il riso.
I semi sono facilmente digeribili e sono apprezzati sia dai bambini che dagli adulti.
I semi che sono di colore rosso vivo hanno il sapore dei semi di soia e contengono il 25% di olio più il 39% di proteine.
Contengono notevoli quantità di acido lignocerico, un acido grasso saturo a catena lineare a 24 atomi di carbonio.
Il seme può richiedere l’ebollizione per neutralizzare una certa tossicità.
Le foglie giovani vengono cotte e usate come verdura.
In campo medicinale la pianta è antibatterica ed emoagglutinante.
Un decotto delle foglie è utilizzato nella cura dei reumatismi e della gotta.
La corteccia è usata per curare la lebbra.
Un decotto di corteccia e foglie viene utilizzato per curare dissenteria, diarrea e tonsillite.
Il legno è usato come tonico. Inoltre il legno polverizzato, mescolato con acqua, viene assunto per via orale per curare l’emicrania e il mal di testa.
Studi scientifici preliminari sembrano supportare questi usi tradizionali. Studi in vitro dimostrano che l’estratto di foglie di Adenanthera pavonina ha attività antibatterica contro il patogeno intestinale Campylobacter jejuni. Inoltre, dosi elevate di estratto di semi hanno un effetto antinfiammatorio in studi su ratti e topi.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali.
L’albero è un pioniere naturale. Con il suo rapido tasso di crescita e la capacità di fissare l’azoto atmosferico, può essere utilizzato per la bonifica dei terreni e per il ripristino dei boschi.
La chioma sparsa di fogliame leggero e piumato offre un’ombra attraente e l’albero è spesso piantato per l’ombra nelle piantagioni di caffè, chiodi di garofano e gomma.
Viene anche piantato lungo i bordi dei campi come parte di un frangivento.
Le piccole foglie si rompono facilmente, rendendo la specie un buon sovescio. È compatibile con la maggior parte dei campi tropicali e delle colture arboree, rendendolo adatto all’uso in consociazione con sistemi di produzione. È piantato tra campi e colture arboree come spezie, caffè e noci di cocco.
Inoltre la corteccia è ricca di saponine e può essere usata come sapone per lavare i panni, ecc. È anche usata come shampoo per capelli.
L’uso locale di parti di piante come sostituto del sapone si basa sulla presenza di notevoli quantità di acido lignocerico.
La pianta è una fonte di coloranti; dalla corteccia sminuzzata si ottiene un colorante rosso. Questa tintura è stata usata per tingere i vestiti ed è usata dagli indù dell’India per il segno sacro posto sulla fronte.
I semi rossi e lucidi sono ampiamente usati come giocattoli e per perline in collane e altri ornamenti.
Anticamente servivano per pesare oro, argento e diamanti, perché hanno una bassissima variazione di peso.
Gli orafi usano i semi nella saldatura.
Il durame è di colore giallo brillante quando è fresco, vira al rosso all’esposizione all’aria; è nettamente delimitato dall’alburno grigio chiaro, che può essere largo fino a 5 cm. Il legno è pesante, duro, forte, a grana fine e durevole. Può essere lavorato, facile da piallare e richiede una finitura elevata[.
Il durame è resistente alle termiti del legno secco. È un legname pregiato in molti paesi, utilizzato per l’ebanisteria, la costruzione, la pavimentazione, i blocchi per pavimentazione, le carrozzerie dei veicoli e le belle arti.
Stimato nelle isole del Pacifico per la legna da ardere, il legno brucia facilmente, producendo un calore significativo, ed è utilizzato sia in forni sopra che sotto terra.
Il legno produce un carbone molto buono.
Il legno viene spesso utilizzato come sostituto di quello del sandalo rosso (Pterocarpus santalinus).
Questa pianta è apprezzata anche per il suo valore ornamentale, grazie ai suoi fiori bianchi profumati che si sviluppano in grappoli terminali. Questi fiori attirano insetti impollinatori come api e farfalle.
L’Adenanthera pavonina è una fonte di prodotti naturali alifatici (O-acetiletanolamina e 1-ottacosanolo), carboidrati (galattitolo), prodotti naturali aromatici semplici (acido 2,4-diidrossibenzoico), flavonoidi (ampelopsina, buteina, diidrorobinetina e robinetina), terpenoidi (acido echinocistico e acido oleanolico), steroidi (daucosterolo, β-sitosterolo e stigmasterolo), amminoacidi e peptidi (acido 2-amino-4-etilidenpentandioico e γ-metilenglutammina) e alcaloidi (O-acetiletanolammina e 1H-imidazolo).
Modalità di Preparazione –
L’Adenanthera pavonina è una pianta che trova utilizzo per molti usi, da quelli alimentari a quelli medicinali e come legname o colorante.
I semi vengono utilizzati per collane, bracciali, rosari ed altri ornamenti; in alcune zone, per l’alto contenuto di proteine, vengono consumati tostati (crudi sono tossici) col riso e le foglie giovani come verdura. I semi per la loro uniformità di peso, circa 0,25 g ciascuno, in passato venivano utilizzati come riferimento nella compravendita di pietre preziose, oro e argento.
L’olio estratto dai semi contiene apprezzabili quantità, circa il 20%, di acido lignocerico, raramente presente in quelli di altre specie.
Varie parti della pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale per diverse patologie; studi su animali hanno dimostrato proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, antipertensive degli estratti dei semi, che presentano anche proprietà insetticide.
Nella medicina tradizionale, un decotto delle foglie giovani e della corteccia di Adenanthera pavonina è usato per trattare la diarrea. Inoltre, i semi macinati sono usati per trattare l’infiammazione.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://indiabiodiversity.org/biodiv/observations//a6be0523-3c8d-409d-a77e-c28845b3d0ea/939.JPG
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.