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Arbutina

Arbutina

L’arbutina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 4-idrossifenil β-D-glucopiranoside è un glicoside con formula chimica C12H16O7.
L’arbutina, dl punto di vista chimico è un idrochinone glicosilato presente in alcune piante e dalle quali può essere estratto.
Questo glicoside è presente soprattutto nella famiglia delle Ericaceae e lo ritroviamo, tra le altre nelle seguenti piante: Erica carnea, Arctostaphylos uva-ursi, Erica arborea, Calluna vulgaris, Pyrola rotundifolia, Turnera diffusa, Vaccinium vitis-idaea, Viburnum opulus, Bergenia crassifolia, ecc.
Quantità molto piccole di arbutina si trovano nel grano, nella buccia delle pere e in alcuni altri alimenti.
L’arbutina, inoltre, può essere preparata sinteticamente dalla reazione di acetobromoglucosio e idrochinone in ambiente alcalino, inoltre questa sostanza è stata prodotta anche da una coltura in vitro di Schisandra chinensis.
Nella medicina popolare le proprietà dell’arbutina venivano sfruttate tramite l’uso di uva ursina, che la contiene, ed è un trattamento tradizionale per le infezioni del tratto urinario.

L’arbutina, applicata localmente, inibisce la tirosinasi e quindi previene la formazione di melanina. L’arbutina è quindi utilizzata come agente schiarente per la pelle. L’estratto di uva ursina, infatti, viene utilizzato nei trattamenti schiarenti della pelle progettati per un uso regolare e a lungo termine. È un agente attivo utilizzato in prodotti e preparati schiarenti per la pelle; è più costoso dei tradizionali ingredienti schiarenti per la pelle come l’idrochinone, che ora è vietato in molti paesi. Studi in vitro su melanociti umani esposti ad arbutina a concentrazioni inferiori a 300 μg/mL hanno riportato una diminuzione dell’attività della tirosinasi e del contenuto di melanina con scarse prove di citotossicità.
Tra i possibili rischi si segnala che l’Istituto tedesco di ricerca alimentare di Potsdam ha scoperto che i batteri intestinali possono trasformare l’arbutina in idrochinone, che crea un ambiente favorevole al cancro intestinale.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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