Compostabile
Compostabile
Con il termine compostabile si intende il principio per cui un prodotto, dopo l’uso, può essere conferito con i rifiuti organici e recuperato negli impianti di compostaggio. Infatti, attraverso il processo di compostaggio, i rifiuti e gli scarti derivati dalla cucina, dal giardino e altri prodotti compostabili possono essere trasformati in un nuovo materiale che prende il nome di compost.
Il concetto di compostabile non va confuso, comunque, con quello di biodegradabile; capita di frequente che questi due termini vengono utilizzati come sinonimi. In realtà si tratta di due caratteristiche distintive dei materiali.
Un materiale si definisce biodegradabile quando la sostanza di cui è composto è in grado di decomporsi in sostanze più piccole mediante l’attività di microorganismi e quindi ritornare in circolo in natura.
Se tale processo biologico è completo si ha una totale conversione delle sostanze organiche di partenza in molecole inorganiche semplici quali acqua e anidride carbonica.
Il termine compostabile si applica, a livello dell’UE soprattutto alle caratteristiche che devono avere alcuni materiali per packaging al fine di poter essere accumulati in discarica e poi convertibili, attraverso una serie di processi biochimici, in compost.
Il compost è una sostanza organica, biologicamente stabile, inerte, inodore costituita prevalentemente da humus, microorganismi attivi e microelementi. Il compost viene spesso riutilizzato in ambito agronomico, ad esempio come fertilizzante.
Per questo motivo un packaging si definisce compostabile quando soddisfa tutti i requisiti definiti nella norma tecnica italiana, armonizzata a livello europeo, dalla UNI EN 13432 del 2002.
La EN 13432 è una norma armonizzata del Comitato europeo di normazione pubblicata nel 2000. Questa norma regolamenta le caratteristiche che un imballaggio deve possedere per potersi definire biodegradabile e compostabile. Il termine “compostabile” fa riferimento alla capacità dell’imballaggio di poter essere recuperato mediante riciclo organico.
Tale norma è intitolata “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l’accettazione finale degli imballaggi”.
Requisiti di compostabilità –
Al fine di avere quindi i requisiti di compostabilità un materiale deve rispondere a quanto previsto dalla norma europea.
La norma è stata preparata su mandato della Commissione Europea per fornire presunzione di conformità ai requisiti essenziali della Direttiva Imballaggi e rifiuti di imballaggi, 94/62/EC.
Pertanto, secondo la norma EN 13432, un materiale per definirsi “compostabile”, deve possedere i seguenti requisirti:
– biodegradarsi per almeno del 90% in 6 mesi; tali valori vanno testati con il metodo standard EN 14046 (analogo allo standard internazionale ISO 14855);
– a contatto con materiali organici per un periodo di 3 mesi, la massa del materiale deve essere costituita almeno per il 90% da frammenti di dimensioni inferiori a 2 mm; tali valori vanno testati con il metodo standard EN 14045;
– il materiale non deve avere effetti negativi sul processo di compostaggio;
– bassa concentrazione dei metalli pesanti additivati al materiale;
– valori di pH entro dei limiti stabiliti;
– contenuto salino entro dei limiti stabiliti;
– concentrazione di solidi volatili entro dei limiti stabiliti;
– concentrazione di azoto, fosforo, magnesio e potassio entro i limiti stabiliti.
Se il materiale risponde a tutti questi requisiti può essere definito compostabile, e riportato elle specifiche, ed utilizzabile nei materiali per produrre compost.