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Parco nazionale del Teide

Parco nazionale del Teide

Il parco nazionale del Teide, il cui codice WDPA è: 389013, è un parco della Spagna che occupa la parte più alta dell’isola di Tenerife, nella regione delle Isole Canarie.
Questo parco è stato istituito nel 1954 ed è il più grande e il più antico parco nazionale delle Canarie.
La sua superficie totale, dopo vari ampliamenti è di 18.990 ettari.
Il parco nazionale del Teide, per le sue caratteristiche geografiche ed ecologiche, risulta quello più visitato in Europa e uno dei più visitati nel mondo.
Inoltre il Parco Nazionale del Teide ha un ampio valore storico in quanto questa zona aveva un importante significato spirituale per i Guanches, le antiche popolazioni indigene dell’arcipelago. Nel Parco esistono significativi giacimenti archeologici.
Nel 1989 fu concesso al Parco Nazionale da parte del Consiglio d’Europa il Diploma Europeo nella massima categoria. Per celebrare il cinquantesimo anniversario della sua trasformazione in Parco Nazionale, il parco è stato candidato per la nomina a Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, avvenuta il 28 giugno 2007.

Geografia –
Il parco nazionale del Teide si estende in un’area che oscilla, in altitudine, tra i 2.000 m s.l.m. e i 3.718 m che corrispondono alla cima del Teide, un vulcano che con la sua altezza sul livello del mare (e circa 7.500 m sopra la piattaforma oceanica) è la vetta più alta della Spagna e anche la montagna più alta delle isole dell’Oceano Atlantico; inoltre è il terzo vulcano del mondo per altitudine dalla sua base, dopo il Mauna Loa e il Mauna Kea nelle isole Hawaii.
Nel 1798, si produsse l’ultima eruzione che formò le cosiddette “Narici del Teide”; l’eruzione portò all’espulsione di 12 milioni di metri cubi di lava, fino al Pico Viejo.
Geologicamente il territorio è formato da due grandi depressioni, las Cañadas del Teide, divise da un suggestivo allineamento roccioso: Los Roques de García; le due depressioni formano una caldera di circa 17 km di diametro sulla quale poggiano il Pico del Teide e il Pico Viejo.
Nell’area del vulcano sono presenti numerose colate laviche che, insieme alla montagna e i vulcani sparsi in tutto il parco, formano un paesaggio caratteristico. L’Alto de Gujara, lo Llano Ucanca, i Roques de Garcia e Pico Viejo sono esempi importanti che caratterizzano il paesaggio naturale.
Dal punto di vista ecologico il parco nazionale del Teide possiede 11 habitat di interesse comunitario.

Clima –
L’area del parco nazionale del Teide è caratterizzata da un clima subtropicale oceanico sulle coste, vale a dire molto mite e soleggiato per gran parte dell’anno, con poche piogge concentrate nel periodo ottobre-marzo. Nelle zone interne, il clima varia a seconda dell’altitudine e dell’esposizione: i versanti esposti a di nord-est ricevono un discreto quantitativo di piogge e sono verdeggianti, mentre nel resto dell’isola le precipitazioni sono scarse, in genere al di sotto dei 250 millimetri l’anno sulle coste, ma spesso anche al di sotto dei 150 mm, e ciò spiega l’aridità dei paesaggi lungo le coste e i versanti meridionali.
I venti prevalenti, gli alisei di nord-est, rendono infatti più umido il versante settentrionale, mentre temperano il caldo lungo le coste durante l’estate; gli alisei soffiano con maggiore intensità nelle ore centrali della giornata e nel pomeriggio, risultando spesso moderati, o anche abbastanza forti.
Al livello del mare, la zona più esposta al vento è la costa nord, ma anche le zone più esposte delle costa orientale e meridionale (v. Punta de Abona, El Médano). La zona meno ventosa è la costa esposta a sud-ovest (v. Playa San Juan, Costa Adeje, Playa de Los Cristianos, Playa de las Américas), grazie alle montagne che la proteggono dai venti da nord-est, come si può vedere nell’immagine seguente.
Le temperature in genere tendono a rimanere intorno alle medie, tuttavia, da dicembre a marzo ci possono essere giornate un po’ fresche, con massime inferiori ai 20 °C. Nei giorni più freddi dell’anno, che in genere si verificano a febbraio, la temperatura scende in genere fino a 10/11 °C di notte, mentre la massima rimane sui 17/18 °C.
D’altro canto, le giornate di calima, caratterizzate da caldo anomalo e vento debole, in cui predomina l’aria calda di origine africana, sono relativamente rare (anche se negli ultimi anni sono diventate più frequenti), e sono più frequenti in primavera e in estate: in pratica sono queste le uniche giornate in cui si superano i 30 gradi, e in cui il caldo è sgradevole. La calima si fa sentire anche sui pendii, anzi spesso ancora di più che in pianura, perché l’aria calda è leggera e tende a salire verso l’alto, mentre le coste possono rimanere mitigate dalla frescura proveniente dal mare. I record del caldo sulle coste sono di 34/35 °C a marzo, aprile e novembre; di 36/37 °C a maggio, giugno e ottobre, e di 42/44 °C a luglio, agosto e settembre.
L’andamento delle piogge è di tipo mediterraneo, il che significa che il grosso delle piogge cade da ottobre a marzo, perché è il periodo in cui le Canarie possono essere raggiunte da qualche perturbazione atlantica; in estate invece in pratica non piove mai. La quantità totale delle piogge che cade a Santa Cruz è comunque modesta: appena 220 millimetri all’anno, dunque siamo ad un livello semidesertico. Ecco le precipitazioni medie.
Il soleggiamento è molto buono tutto l’anno, comunque, oltre alle perturbazioni che possono passare nel periodo ottobre-marzo, in estate possono passare dei banchi di nubi che si formano sull’Atlantico, mentre sulla costa settentrionale, e soprattutto sui versanti montuosi esposti a nord, si possono formare nubi e nebbie locali. La costa meridionale è dunque la più soleggiata.

Flora –
La flora del parco nazionale del Teide è caratterizzata da un totale di 168 specie di piante vascolari. Di queste 58 sono endemiche delle Canarie e 12 sono endemismi puntiformi del Parco.
La specie più caratteristica del paesaggio del Parco è la retama del Teide (Spartocytisus supranubius), una ginestra dai fiori bianchi, che talora forma dense associazioni con Adenocarpus viscosus. Altra specie molto caratteristica è l’endemica viperina rossa, localmente nota come tajinaste rojo (Echium wildpretii), che con le sue infiorescenze rosse alte fino a 1,5 m, domina il paesaggio nei mesi di maggio e giugno. Più piccolo e meno appariscente è il tajinaste picante (Echium auberianum) con infiorescenze azzurre. Altri endemismi abbastanza comuni sono la hierba pajonera (Descurainia bourgaeana), una brassicacea dai vivaci fiori gialli, e la margherita del Teide (Argyranthemum tenerifae), che è una delle specie che arriva a maggiori altitudini, sino ai 3.500 m s.l.m.
Tra gli altri endemismi, degni di citazione, si ricordano: l’alhelí del Teide (Erysimum scoparium), la tonática (Nepeta teydea), la violetta del Teide (Viola cheiranthifolia), il raro edelweiss del Teide (Laphangium teydeum), il ginepro delle Canarie (Juniperus cedrus), il moralito (Rhamnus integrifolia), il cardo de plata (Stemmacantha cynaroides), il rosal del guanche (Bencomia exstipulata).

Fauna –
Il parco nazionale del Teide è caratterizzato dalla presenza di una fauna abbondante anche se gli unici mammiferi autoctoni del parco sono i pipistrelli tra cui si annoverano il molosso di Cestoni (Tadarida teniotis), la nottola minore (Nyctalus leisleri), il pipistrello di Savi (Hypsugo savii) e gli endemici pipistrello di Madeira (Pipistrellus maderensis) e orecchione di Tenerife (Plecotus teneriffae).
Tra i rettili osservabili all’interno del parco il più comune è l’endemica lucertola di Tenerife (Gallotia galloti galloti), facilmente osservabile in primavera ed estate; più rari ed elusivi sono lo scinco delle Canarie occidentali (Chalcides viridanus) e la tarantola di Tenerife (Tarentola delalandii), con abitudini crepuscolari-notturne.
L’avifauna del parco comprende una ventina di entità tra cui una sottospecie endemica del gheppio comune (Falco tinnunculus canariensis), il cui areale è ristretto alle Canarie occidentali e a Madeira, il falco di Barberia (Falco pelegrinoides), l’averla meridionale (Lanius meridionalis koenigi), nonché numerose specie di passeriformi, tra cui il luì piccolo delle Canarie (Phylloscopus canariensis), la cinciarella delle Canarie (Cyanistes teneriffae), il fringuello azzurro di Tenerife (Fringilla teydea) e il canarino (Serinus canaria). Vanno inoltre citati il rondone di pianura (Apus unicolor) e il calandro di Berthelot (Anthus berthelotii), entrambi endemismi condivisi con il vicino arcipelago di Madeira.
È da ricordare l’importanza, la numerosità e l’esclusività della fauna invertebrata. Secondo recenti stime, il parco ospita oltre un migliaio di specie, delle quali il 45% sono endemiche delle Canarie, e tra queste il 9,2 % sono esclusive di Tenerife e un 6,8 % sono endemismi ristretti del parco. Tra gli endemismi meritano una citazione la farfalla Cyclyrius webbianus (Lycaenidae), facilmente osservabile in gran parte del parco, e il coleottero Pimelia ascendens (Tenebrionidae), che si alimenta di materia organica in decomposizione. Numerosi anche gli invertebrati troglobi, il cui areale è circoscritto a singole caverne: solo nella Cava delle Roques de García sono stati descritti una ventina di questi organismi, tra cui il ragno Dysdera gollumi (Dysderidae).

Guido Bissanti




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