Riproduzione del Platano ibrido
Riproduzione del Platano ibrido
Il Platano ibrido o Platano comune (Platanus hispanica Mill. ex Münchh.) o (Platanus acerifolia (Aiton) Willd.) è una pianta della famiglia delle Platanaceae ibrido tra il Platanus orientalis ed il Platanus occidentalis.
Habitat idoneo di riproduzione –
Il Platano ibrido è una specie che si è originata da una ibridazione del XVII secolo tra il P. orientalis ed il P. occidentalis, piantati uno in prossimità dell’altro. Si dice che questa ibridazione ebbe origine in Spagna, mentre secondo altre fonti essa sarebbe avvenuta nei Vauxhall Gardens di Londra dove John Tradescant il Giovane scoprì la pianta a metà del XVII secolo.
Tuttavia non è ancora chiara la sua origine, che alcuni localizzano a Londra e altri in Spagna, e anche in forme ibride o meno, naturali o coltivate, dalla Turchia; la questione non è stata studiata con le moderne tecniche molecolari.
Essendo ibrido tra Platanus orientalis e Platanus occidentalis ed avendo ancora molti caratteri non stabilizzati è difficile definirne comunque l’origine precisa; si ritiene che fosse presente in Gran Bretagna già dal 1663 e prima del 1670 era coltivato all’orto botanico di Oxford.
Propagazione –
Il Platanus hispanica è una pianta sconosciuta in natura, sebbene appaia naturalizzata sulle rive di fiumi e torrenti.
È una pianta particolarmente resistente sia all’inquinamento che alla compressione delle radici, motivo per cui esso divenne particolarmente popolare nelle grandi città di epoca vittoriana. Tollera infatti molto meglio il freddo rispetto al P. orientalis ed è molto meno suscettibile all’antracnosi rispetto al P. occidentalis.
La pianta è anche resistente al vento, pur presentando delle problematiche nella sua piantumazione in città: i peli di cui sono ricoperti i frutti possono risultare irritanti se inalati e possono provocare difficoltà respiratorie per le persone con asma. Le foglie inoltre sono particolarmente resistenti e possono impiegare anche un anno intero a marcire al suolo.
La propagazione avviene per seme. la stratificazione a freddo di due mesi migliora la germinazione.
La semina va effettuata in primavera in un semenzaio non riscaldato.
I semi coltivati in casa sono spesso di scarsa qualità e scarsa vitalità. È meglio raccogliere il seme a fine inverno o primavera e poi seminarlo immediatamente in semenzaio.
Le giovani piantine, dopo qualche tempo della germinazione ed appena maneggiabili vanno poste in singoli vasi dove verranno fatte crescere in serra per il loro primo inverno. Il trapianto in pieno campo va effettuato in tarda primavera o all’inizio dell’estate, comunque dopo le ultime gelate previste.
Si può propagare anche per talea di legno maturo della crescita dell’ anno di 20 – 30 cm da far radicare nel periodo autunnale in un semenzaio non riscaldato.
Ecologia –
Il Platano ibrido, prima della comparsa dell’automobile, era largamente utilizzato dagli operai stradali per piantarlo sui fossi lungo le strade, in modo da fare ombra alle lente vetture che trasportavano merci, carrozze e diligenze (tutte trainate da cavalli) durante le lunghe estati mediterranee. Svolgevano quindi un ruolo importante di rinfrescamento delle impolverate ed assolate strade dell’epoca.
Dopo queste piantagioni, alcuni esemplari sono emersi naturalmente sui terreni in prossimità delle vecchie strade, soprattutto nelle zone dei torrenti, dove sono ancora visibili e continuano a riprodursi.
Oggi lo scopo originario è notevolmente se non del tutto diminuito per cui si assite a presenze e crescite di piante naturalizzate in aree limitrofe alle grandi città metropolitane.