Xeranthemum annuum
Xeranthemum annuum
I Perpetuini maggiori o Xerantemo annuale (Xeranthemum annuum L., 1753) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Sottofamiglia Cichorioideae,
Tribù Cardueae,
Genere Xeranthemum,
Specie X. Annuum.
Sono sinonimi i termini:
– Centaurea dubia S.G.Gmel. ex Steud.;
– Xeranthemum annuum subsp. annuum;
– Xeranthemum annuum var. annuum;
– Xeranthemum inodorum Moench;
– Xeranthemum oleifolium Cav.;
– Xeranthemum ornatum Cass.;
– Xeranthemum radiatum Lam..
Etimologia –
Il termine Xeranthemum proviene dal greco ξηρóς xerόs secco e da ἄνθεμον ánthemon fiore: le squame interne membranacee e colorate ricordano l’aspetto di fiori secchi, i cosiddetti perpetuino.
L’epiteto specifico annuum, viene da annus, anno: annuale, in riferimento alla durata del ciclo vegetativo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lo Xeranthemum annuum è una pianta originaria dell’Europa orientale e dell’Asia occidentale che si è naturalizzata in altre parti d’Europa.
In Europa è una specie distribuita nel sud-est del continente (dall’Austria all’Ucraina e dalla Bielorussia alla Turchia).
In Italia è presente nel Veneto, nei Friuli-Venezia Giulia (ma è considerata in entrambe le regioni avventizia) e nell’Umbria mentre nelle Alpi si trova solamente nella provincia di Bolzano; oltre il confine (sempre nell’arco alpino) è presente in Austria (Länder della Carinzia). Sugli altri rilievi europei si trova nei Monti Balcani e nei monti Carpazi.
L’habitat tipico per questa pianta è quello delle aree coltivate e ambienti antropizzati ma anche degli ambienti ruderali, aree abbandonate e scarpate, oltre alle praterie rase, pascoli e prati aridi del piano collinare. In queste aree il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere arido. La distribuzione altitudinale è fino a 800 m s.l.m..
Descrizione –
I Perpetuini maggiori sono piante annuali che crescono ad altezze tra 10 e 50 cm con radici secondarie.
La parte aerea del fusto è eretta, semplice o eventualmente ramosa-corimbosa in alto.
Le foglie sono di colore biancastre e voluminose con lamina intera e acuta; le foglie sono di due tipi: basali e cauline. Quelle basali sono lineari-spatolate, quelle cauline sono lanceolate-lineari. Hanno una dimensione in larghezza di 4 – 7 mm ed in lunghezza di 20 – 65 mm, inoltre possono essere convolute.
L’infiorescenza è formata da diversi capolini che sono portati da lunghi pedicelli solitari e nudi che normalmente sovrastano l’apparato fogliare. Nei capolini un peduncolo (o pedicello) sorregge un involucro composto da diverse brattee (o squame) disposte su più serie e di dimensioni diverse, persistenti e di colori diversi (purpureo, violetto o bianco) che fanno da protezione al ricettacolo più o meno piano sul quale s’inseriscono i fiori tubulosi. I capolini sono più larghi che lunghi. L’involucro ha delle forme ovate-globose (più larghi che lunghi). Le squame dell’involucro sono glabre e membranose e si dividono in tre tipi:
– squame esterne, con forma ovata o subrotonda; dimensioni: 3 – 4 mm;
– squame medie, con forma oblanceolata e provviste di un breve mucrone apicale, con dimensione in larghezza di 5 mm ed in lunghezza di 12 mm;
– squame interne vessillari che sono quelle della serie più interna; sono lucide e colorate e disposte in modo patente da simulare dei fiori ligulati; in genere sono lunghe il doppio del diametro del disco centrale del capolino; hanno dimensioni in larghezza di 2 mm ed in lunghezza di 16 mm.
i capolini hanno un diametro di 1 – 1,5 cm.
I fiori sono tutti del tipo tubuloso (il tipo ligulato, i fiori del raggio sono inoltre sterili (solo maschili) quelli esterni da 4 a 8 e ermafroditi quelli più interni da 100 a 120; sono inoltre tetra-ciclici (con quattro verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).
Nel calice i sepali sono ridotti ad una coroncina di squame. La corolla, che è profondamente lobata, ha una forma cilindrica terminante con 5 denti (le corolle dei fiori periferici sono bilabiate). L’androceo è composto da 5 stami con filamenti liberi; le antere caudate (con coda) sono saldate fra di loro e formano un manicotto circondante lo stilo. Il gineceo è caratterizzato da un ovario infero e uniloculare formato da 2 carpelli; lo stilo è unico con uno stimma terminale bifido e glabro (è presente solamente un ciuffo di peli all’apice dello stilo).
L’antesi è tra giugno e settembre.
I frutti sono degli acheni di 4 – 6 mm con pappo formato da 5-10 reste lesiniformi.
Coltivazione –
Lo Xeranthemum annuum è una pianta che cresce allo stato spontaneo e spesso coltivata nei giardini per i suoi fiori.
Allo stato spontaneo cresce nei prati asciutti e soleggiati, pendii, viti, e zone ruderali dove fioriscono durante i mesi estivi caratterizzando, con il loro colore rosa-lilla intere aree.
Questa pianta cresce in ambienti aridi, non sopporta i ristagni d’acqua ed è un’ottima pianta per ottenere fiori recisi e fiori da conservare secchi.
Per la loro coltivazione prediligono zone soleggiate ed un basso fabbisogno idrico.
La propagazione può essere fatta tramite semina in pieno campo, quando la temperatura supera i 10 °C e la temperatura ottimale di germinazione è di 15 – 18 °C.
La distanza di semina ottimale è di 20 – 25 cm.
Usi e Tradizioni –
Lo Xeranthemum annuum è una pianta che viene coltivata soprattutto per i giardini aridi o per la produzione di fiori recisi da conservare secchi.
Tuttavia questa pianta possiede anche proprietà medicinali antiossidanti e antimicrobiche.
Gli estratti di questa pianta, in laboratorio, hanno mostrato una significativa attività antibatterica contro i batteri G+ e un’attività da debole a moderata contro altri microrganismi.
Sulla base dei risultati ottenuti, lo X. annuum può essere considerata una pianta che può fornire una ricca fonte naturale di composti polifenolici con un’ottima attività antiossidante e antimicrobica.
Modalità di Preparazione –
Lo Xeranthemum annuum è una pianta che, per lo più, viene coltivata in giardini aridi o rocciosi e per i fiori recisi da conservare secchi.
La raccolta dei fiori va fatta in piena fioritura e possono essere conservati per tutto l’inverno.
Per procedere all’essiccazione è necessario tagliare i gambi con i fiori ancora aperti o aperti da poco (a seconda del gusto personale) e appenderli capovolti in un luogo protetto, ombreggiato e arieggiato.
Per uso medicinale si utilizzano i fiori.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/143802282/original.jpeg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.