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Keteleeria davidiana

Keteleeria davidiana

La Keteleeria di David (Keteleeria davidiana (Bertrand) Beissner) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Pinophyta,
Classe Pinopsida,
Ordine Pinales,
Famiglia Pinaceae,
Genere Keteleeria,
Specie K. davidiana.
Sono sinonimi i termini:
– Abies davidiana (C.E.Bertrand) Franch.;
– Abies sacra Franch.;
– Keteleeria calcarea W.C.Cheng & L.K.Fu;
– Keteleeria chien-peii Flous;
– Keteleeria esquirolii H.Lév.;
– Keteleeria evelyniana xerophila (Hsueh & S.H.Hao) Silba;
– Keteleeria formosana Hayata;
– Keteleeria fortunei xerophila (Hsueh & S.H.Hao) Silba;
– Keteleeria pubescens W.C.Cheng & L.K.Fu;
– Keteleeria sacra (Franch.) Beissn.;
– Keteleeria xerophila Hsueh & S.H.Hao;
– Picea davidiana (C.E.Bertrand) C.E.Bertrand;
– Pinus davidiana (C.E.Bertrand) W.R.McNab;
– Pinus sacra (Franch.) Voss;
– Podocarpus mairei Lemée & H.Lév.;
– Podocarpus sutchuenensis Franch.;
– Pseudotsuga davidiana C.E.Bertrand.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti varietà:
– Keteleeria davidiana var. calcarea. Guangxi e Guizhou su montagne calcaree. Rami del primo anno gialli. Apici di semi scaglie smussate e arrotondate. Gemme invernali globose;
– Keteleeria davidiana var. davidiana. Rami del primo anno di colore giallo-grigio o grigio chiaro. Gli apici delle scaglie di semi si sono ridotti. Gemme invernali ovoidali;
– Keteleeria davidiana var. formosa. Endemico a Taiwan, a 300–900 m. Cicatrici scure delle foglie che sporgono notevolmente sui rami. Foglie lunghe 2-4 cm.

Etimologia –
Il termine Keteleeria Il nome del genere Keteleeria onora JB Keteleer (1813–1903), un vivaista francese. Il gruppo è imparentato con i generi Nothotsuga e Pseudolarix. Si distingue da Nothotsuga per i coni molto più grandi, e da Pseudolarix per le foglie sempreverdi ei coni che non si disintegrano facilmente a maturità.
L’epiteto specifico davidiana è legato e quindi dedicato a padre David, al secolo Jean Pierre Armand David (1826-1900) missionario, zoologo e botanico francese che raccolse campioni di piante in Cina, nella regione del Sichuan.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Keteleeria davidiana è una conifera originaria di Taiwan e della Cina sudorientale, nelle province di Gansu, Guangxi, Guizhou, Hubei, Hunan, Shaanxi, Sichuan e Yunnan e che troviamo anche nella parte più settentrionale del Vietnam.
Questa specie è per lo più limitata alla foresta mesofitica mista, tranne che a Guizhou e Taiwan, dove si trova nella foresta di latifoglie sempreverdi. A Taiwan, la “foresta di latifoglie sclerofille sempreverdi si trova tra i 500-2000 m, immediatamente al di sopra della foresta pluviale di pianura. Le specie di Castanopsis, Quercus e Lithocarpus sono le Fagaceae più importanti, gli alberi lauracei sono rappresentati da Cinnamomum spp., Machilus spp., Actinodaphne spp. e molti altri generi. Keteleeria davidiana, Podocarpus nakaii e Amentotaxus argotaenia sono le gimnosperme costituenti. Pinus morrisonicola è virtualmente limitato alle creste rocciose; a Nord di Taiwan la K. davidiana sembra trovarsi principalmente nello stesso habitat , ovvero luoghi in cui le latifoglie non sono presenti per mancanza d’acqua.
Il suo habitat è quello delle coline in zone con climi caldi e asciutti, sui pendii montuosi, spesso solitari o a piccoli cespi, formando occasionalmente dei popolamenti, ad altitudini da 300 – 1.500 metri.

Descrizione –
La Keteleeria davidiana è una conifera sempreverde alta fino a 40 – 50 metri e somigliante a un abete bianco da giovane ma che alla fine assume un portamento irregolare con rami massicci e grandi radici che si estendono dalla base del tronco.
La corteccia è di colore da marrone opaco a nero grigiastro, alquanto squamosa, con squame di circa 4 mm; lenticelle poco appariscenti; corteccia esterna di circa 1,3 cm. spesso, a strati, con strati alternati di strato sughero bianco grigiastro o rosso giallastro pallido e strato fibroso bruno grigiastro o bruno rossastro; periderma di nuova formazione poco appariscente; corteccia interna 0,8-1,0 cm di colore marrone chiaro, fibrosa, con gruppi di cellule marrone scuro densamente sparse, più o meno mucose; cambio e floema di nuova formazione poco appariscenti.
L’appena risulta di colore da rosso giallastro chiaro a giallo albicocca chiaro, raggi legnosi filiformi.
Gemme arrotondate all’apice con numerose squame carenate, che diventano rossastre e vistose in primavera.
I rami sono sottili, densamente ricoperti da peli corti, rigidi, marroni, molti dei quali rimangono fino alla fine del secondo anno.
Le foglie sulle piante giovani sono lineari, piatte, rigide, di colore verde scuro brillante, lunghe fino a 6,4 cm, larghe 3,6-4,2 mm, terminanti con una lunga punta acuminata. Quelle sugli alberi adulti sono lunghe 15-40 mm, e larghe 3-4 mm, lineare, piatte, che appaiono a 2 ranghi, con carena prominente su entrambe le superfici, intero e arrotondato all’apice, verde sopra, con 2 bande stomatiche verde chiaro sotto, l’apice da acuto a ottuso o emarginato.
I coni sono portati in maniera eretta; a maturazione il primo anno, bruno chiaro a maturità, cilindrici, lunghi 7,5-20 cm, larghi 4-5 cm, su steli robusti lunghi 2,5-3,2 cm. Squame coniche lunghe circa 2,5 cm e larghe 2-2,5 cm, più larghe immediatamente sopra il peduncolo ad artiglio, restringenti all’apice arrotondato e leggermente riflesso; brattee lunghe la metà delle squame, larghe circa 3 mm, con apice a tre punte.
I semi sono lunghi fino a 13 mm con un’ala lunga 12-19 mm, o della stessa lunghezza delle squame, che appaiono più lunghi quando le squame si espandono, marrone brillante.

Coltivazione –
La Keteleeria davidiana è una pianta che cresce, per lo più, in aree a clima più continentale rispetto alle altre due specie. La temperatura media annuale è di 16,40 °C, la temperatura media del mese più freddo (gennaio) 4,5 °C, di luglio 27,6°C, inoltre ci sono 9 mesi con una temperatura media superiore a 10°C e la stagione vegetativa (giorni senza gelo) è di 275 giorni. La precipitazione media annua è di 1407 mm, c’è un periodo di siccità moderata durante i mesi invernali ed ha una resistenza al freddo tra -17,7 °C e -12,2°C.
In generale questa pianta cresce meglio in un clima mediterraneo, con estati calde e secche e un inverno fresco e umido e la vegetazione tenera primaverile può andare soggetta alle gelate tardive.
Per essere coltivata richiede una posizione riparata in un terreno argilloso leggero umido ma ben drenato. Nel suo habitat si trova su suoli ricchi di foreste, ma in Cina si trova anche su terre rosse e gialle, che sono suoli acidi e podzolici poveri di nutrienti.
Per la loro propagazione si ricorda che questa conifera non tollera bene il trapianto per cui le giovani piantine vanno messe in pieno campo prima possibile, riparandole con pacciamature e protezioni per il primo inverno.
La propagazione avviene per seme; la semina va effettuata, preferibilmente, su suoli sabbiosi ed in serra calda in primavera.
Si può tentare anche la propagazione per talee di tralci principali di piante cedue, in estate ed in ombraio.

Usi e Tradizioni –
La Keteleeria davidiana, in cinese: 铁坚油杉 o tie jian shan, è una conifera che cresce a Taiwan e nella Cina sudorientale e nella parte più settentrionale del Vietnam.
Questa pianta viene utilizzata per lo più per il suo legname che è tenero, leggero, resinoso, a grana fine, facilmente lavorabile.
Viene apprezzato per l’edilizia, la falegnameria, l’arredamento e la fibra di legno.
Non si conoscono altri utilizzi e viene qualche volta coltivata per scopo ornamentale.
Al momento attuale la specie viene considerata nella IUCN Red List come least concern.

Modalità di Preparazione –
La Keteleeria davidiana è una conifera dell’Asia sud orientale che cresce soprattutto in popolamenti o esemplari allo stato naturale e che viene utilizzata, per lo più, per il suo legname.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/132552515/original.jpg
https://mediaphoto.mnhn.fr/media/1620224367159DmX30EgmBM3lEET9

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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