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Abies pindrow

Abies pindrow

L’Abete di Pindrow (Abies pindrow (Royle ex D.Don) Royle) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Pinophyta,
Classe Pinopsida,
Ordine Pinales,
Famiglia Pinaceae,
Genere Abies,
Specie A. pindrow.
È basionimo il termine:
– Pinus pindrow Royle ex D.Don.
Sono sinonimi i termini:
– Abies pindrow var. intermedia A.Henry;
– Picea pindrow (Royle ex D.Don) Loudon;
– Pinus pindrow Royle ex D.Don.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti varietà:
– Abies pindrow var. brevifolia Dallim. & A.B.Jacks.;
– Abies pindrow var. pindrow.

Etimologia –
Il termine Abies viene da Abies che è il nome classico latino (Virgilio, Egloghe, dalla radice sanscrita abh sgorgare della resina); secondo un’altra interpretazione deriverebbe dalla parola greca ἄβιος = longevo.
L’epiteto specifico pindrow fu coniato da John Forbes Royle in assonanza al nome vernacolare di questo abete nella regione del Simla.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Abies pindrow è una conifera endemica dell’Himalaya occidentale e delle montagne adiacenti, dal nord-est dell’Afghanistan a est attraverso il nord del Pakistan e l’India fino al Nepal centrale.
Il suo habitat è quello delle quote di alta montagna comprese tra i 2000 e i 3700 m, su suoli rocciosi. Il clima di riferimento è freddo, a regime monsonico, con abbondanti precipitazioni in buona parte nevose. In queste aree forma, a quote più elevate, foreste pure, o in associazione con Picea smithiana , Pinus wallichiana, Tsuga dumosa e Cedrus deodara; a quote più basse si ritrova in associazione con specie caducifoglie come Quercus semecarpifolia, Quercus dilatata , Juglans regia, Aesculus indica e varie specie dei generi Acer, Prunus e Ulmus.

Descrizione –
L’Abies pindrow è un abete che può raggiungere i 60 m di altezza, con tronco fino a quasi 2,5 m di diametro e rami corti.
Ha un portamento conico con chioma stretta. I germogli sono sferici, di colore giallo-grigio e pubescenti.
La corteccia è di colore grigia e liscia da giovane che, con il passare degli anni, si inspessisce, divenendo color grigio-marrone e profondamente solcata.
Le foglie aghiformi sono lunghe 3-6 cm, bifide, di colore verde scuro con due fasce grigie di stomi nella faccia inferiore. Le gemme sono grandi, sferiche e resinose.
I coni sono coni cilindrici, purpurei e poi marroni a maturazione, lunghi 10-18 cm e larghi 6-7 cm, con scaglie larghe 3 cm. I semi sono lunghi 10-12 mm.

Coltivazione –
L’Abies pindrow è un albero sempreverde e rappresenta un importante albero da legname nell’Himalaya occidentale, dove viene comunemente raccolto in natura e commerciato.
Cresce nell’est dell’Asia, nell’Himalaya occidentale, dall’Afghanistan al Nepal occidentale in foreste montane, talvolta in popolamenti puri, che crescono su litosuoli alpini e in genere prediligono esposizioni settentrionali e località ombrose; ad altitudini comprese tra 2.000 e 3.700 metri.
Il clima è monsonico fresco e umido con abbondanti precipitazioni, la maggior parte delle quali cade sotto forma di neve.
Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 16 e 24 °C, ma può tollerare tra 2 e 32 °C.
Questa conifera, in stato di dormienza, può sopravvivere a temperature fino a circa -10 °C, ma la giovane vegetazione primaverile può essere danneggiata già a 0 °C.
Preferisce una piovosità media annua nell’intervallo 1.300 – 2.000 mm, ma tollera 1.100 – 2.500 mm.
Dal punto di vista pedologico preferisce un buon terreno umido ma non impregnato d’acqua; cresce bene in terreni argillosi pesanti e predilige condizioni leggermente acide con un pH di circa 5,5 – 6,5, ma può tollerare 5 – 7,5.
Le piante sono molto tolleranti all’ombra, specialmente quando sono giovani, ma la crescita è più lenta in ombra densa.
È una conifera intollerante all’inquinamento atmosferico e preferisce crescere su un pendio esposto a nord.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata a fine inverno in serra o all’aperto all’inizio della primavera.
La germinazione è spesso scarsa, di solito richiede circa 6 – 8 settimane. Si dice che la stratificazione produca una germinazione più uniforme, quindi si consiglia di seminare il seme in un semenzaio non riscaldato non appena è maturo nel periodo autunnale.
Il seme rimane vitale fino a 5 anni se ben conservato.
I giovani alberelli dovrebbero essere piantati in pieno campo quando sono piuttosto piccoli, tra i 30 ei 90 cm di altezza, in quanto piante più grandi radicano male e stentano a crescere.

Usi e Tradizioni –
L’ Abies pindrow è una conifera utilizzata per il legname nel suo areale nativo. Occasionalmente viene coltivato come albero ornamentale nei grandi giardini dell’Europa occidentale, ma richiede un’elevata umidità e precipitazioni per crescere bene.
Il legno è leggero, morbido, non molto resistente. Viene utilizzato nell’edilizia, in particolare per lavori interni come assi del pavimento, soffitti e scale; viene spesso utilizzato anche per astucci, scatole da tè, mobili e abbeveratoi. Il legno viene utilizzato anche per la fabbricazione di fiammiferi e polpa di carta.
La legna viene utilizzata, inoltre, come combustibile.
Dalle foglie si ottiene un olio aromatico di colore giallo paglierino.
Dal punto di vista ecologico è una pianta che, attualmente (2013) viene classificata come specie a rischio minimo di estinzione nella Lista rossa IUCN, per il suo areale molto vasto e l’assenza di evidenze di declino della sua popolazione.

Modalità di Preparazione –
L’ Abies pindrow è una conifera che trova impiego per il suo legname e per il suo olio essenziale mentre non si conoscono utilizzi di ordine alimentare.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/51298329/original.jpeg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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