Abies delavayi
Abies delavayi
L’abete di Delavay (Abies delavayi Franch.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Pinophyta,
Classe Pinopsida,
Ordine Pinales,
Famiglia Pinaceae,
Genere Abies,
Specie A. delavayi.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti sottospecie:
– Abies delavayi subsp. fansipanensis (Q.P.Xiang, L.K.Fu & Nan Li) Rushforth – sottospecie rarissima endemica del Fan Si Pan in Vietnam;
– Abies delavayi var. motuoensis W.C.Cheng & L.K.Fu – varietà endemica di una zona della Regione Autonoma del Tibet e dell’Arunachal Pradesh;
– Abies delavayi var. nukiangensis (W.C.Cheng & L.K.Fu) Farjon & Silba – varietà endemica del nord-ovest dello Yunnan, in Cina, e del massiccio del Hkakabo Razi in Birmania.
Etimologia –
Il termine Abies viene da Abies che è il nome classico latino (Virgilio, Egloghe, dalla radice sanscrita abh sgorgare della resina); secondo un’altra interpretazione deriverebbe dalla parola greca ἄβιος = longevo.
Il nome specifico delavayi è stato attribuito in onore di Pierre Jean Marie Delavay, missionario gesuita, botanico e esploratore francese del XIX secolo, che raccolse la pianta a 3.500–4.000 m sul monte Cang vicino a Dali.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Abies delavayi è una pianta originaria dell’Asia sud-orientale ed endemica della Cina (Yunnan, Xizang), India (Arunachal Pradesh), nord Myanmar e Vietnam (Fan Si Pan), dove è presente con la sottospecie fansipanensis.
Il suo habitat è quello dei pendii rivolti a nord delle alte quote montane comprese tra i 2.400 e i 4.300 m, con piovosità annua compresa tra 1.000 e 3.000 mm, ed estati fresche con inverni nevosi.
Forma anche boschi puri ma si ritrova spesso in associazione con Picea likiangensis, Picea brachytyla, Tsuga chinensis, Tsuga dumosa, Juniperus formosana, Betula albosinensis, Betula platyphylla e Quercus semecarpifolia.
Descrizione –
L’ Abies delavayi è un albero alto fino a 25 m.
Ha un tronco che può raggiungere 1 m di diametro, a portamento conico.
La corteccia è di colore grigio-marrone e rugosa; presenta spaccature longitudinali.
I rami secondari sono di colore rosso-marrone, più scuri con l’età, glabri o raramente pubescenti da giovani. Le gemme sono di forma rotondeggiante, resinose.
Ha foglie aghiformi lunghe fino a 3 cm, disposte a spirale o arrangiate in due file laterali. La superficie superiore delle foglie è verde scuro lucido senza stomi, la pagina inferiore di un bianco neve vivido con gli stomi densamente ricoperti di cera bianca; si pensa che questo sia un adattamento per escludere piogge molto abbondanti nel suo clima monsonico.
Gli strobili femminili sono, di color viola scuro inizialmente, porpora scuro con scaglie blu a maturazione, sono cilindrici o ovoidali, con apice troncato, lunghi 6-11 cm e larghi fino a 4,5 cm, con corto peduncolo; le scaglie sono di forma triangolare-flabellata, lunghe 2 cm, larghe 2,5 cm, lisce.
Gli strobili maschili sono lunghi 3 cm, gialli con microsporofilli viola. I semi sono di colore marrone, lunghi circa 5-8 mm, di forma obovata, con ali marroni con sfumature nere o porpora, di 1 cm, cuneate-dolabriformi.
Coltivazione –
L’ Abies delavayi è una pianta che viene occasionalmente coltivato come albero ornamentale, ma la sua coltivazione di successo è limitata alle regioni con estati fresche e piogge abbondanti.
Una forma semi-nana originaria di altitudini molto elevate è stata selezionata come cultivar “Major Neishe”, che cresce fino a 3–4 m di altezza.
La propagazione avviene per seme.
Usi e Tradizioni –
L’ Abies delavayi è un abete di utilizzo non comune rispetto ad altre conifere.
Questa pianta è stata introdotta in nord America ed in Europa, soprattutto in Francia e Gran Bretagna, come specie ornamentale in orti e giardini botanici.
Dal punto di vista ecologico questa pianta, con un areale molto vasto, e una presenza molto comune, non è classificata tra le specie a rischio di estinzione nella Lista rossa IUCN. Recentemente (1998), per evitare uno sfruttamento eccessivo, le autorità cinesi hanno posto severe restrizioni al disboscamento delle foreste.
Modalità di Preparazione –
Dell’ Abies delavayi non si conoscono impieghi alimentari o medicinali.
È limita tata anche la coltivazione rispetto ad altre conifere ed utilizzata comunque come specie ornamentale in orti e giardini botanici.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://repo.rbge.org.uk/image_server.php?kind=1500&path_base64=L2hlcmJhcml1bV9zcGVjaW1lbl9zY2Fucy9FMDAvMjQzLzYyNS80NTA2MzQuanBn
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.