Parco nazionale di Monfragüe
Parco nazionale di Monfragüe
Il parco nazionale di Monfragüe, il cui Codice WDPA è: 4820, è un parco nazionale situato in Estremadura, in Spagna.
Questo parco ha una superficie a terra di 181.18 km².
Il Parco Nazionale Monfragüe è un’area naturale situata nella provincia di Cáceres, comunità autonoma dell’Estremadura. Due fiumi, il Tago e il Tiétar, attraversano il parco. Quest’area è stata dichiarata parco naturale il 4 aprile 1979 e parco nazionale il 2 marzo 2007. Con 288.644 visitatori nel 2015, Monfragüe è stato il dodicesimo parco nazionale in Spagna per numero di visitatori.
Monfragüe deriva dal nome dato dai romani come mons fragorum (montagna densa). Nel piccolo eremo, accanto al castello, è conservata la scultura della Vergine di Montfragüe, del XVII-XVIII secolo, immagine portata dalla Palestina dai cavalieri dell’Ordine di Santiago. È la patrona di Torrejón el Rubio, sebbene sia venerata anche a Serradilla, Malpartida de Plasencia e Riolobos. Ciascuno di questi paesi, ogni anno, celebra il suo particolare pellegrinaggio a ‘Monte-Fragoso’.
Geografia –
Monfragüe si trova a ovest della penisola iberica e appartiene interamente alla provincia di Cáceres nella regione dell’Estremadura che è una comunità autonoma nella parte sud-occidentale della Spagna, dove vengono parlati l’estremegno (o estremadurano) lo spagnolo e il portoghese, oltre ad alcuni dialetti, tra cui il leonese e il fala. Il nome della regione deriva probabilmente dalla stessa radice, data dal fatto che era una regione di frontiera della cristianità durante la Reconquista, all’estremità segnata dal fiume Duero (“Extrema Duris”). Comprende le province di Cáceres e Badajoz che sono alcune delle città più importanti della regione, e per dimensione, della Spagna.
Le città più importanti sono: Cáceres, Badajoz, e Mérida, il capoluogo della comunità autonoma. L’Estremadura confina con la Castiglia e León a nord, la Castiglia-La Mancia a est, l’Andalusia a sud ed il Portogallo (regioni Alentejo e Centro) ad ovest. È una zona importante per la vita selvatica, in particolare per la grande riserva naturale di Monfragüe[2].
L’area del parco nazionale di Monfragüe si estende attraverso i comuni di Serradilla, Jaraicejo, Malpartida de Plasencia, Serrejón, Toril e Torrejón el Rubio nella provincia di Cáceres. La Riserva della Biosfera ha altri sette comuni: Casas de Millán, Casatejada, Deleitosa, Higuera de Albalat, Mirabel, Romangordo e Saucedilla.
Clima –
Il clima dell’area del parco nazionale di Monfragüe è mediterraneo, eccezion fatta per la parte a nord dell’area dove il clima è di tipo continentale, cioè con inverni più freddi ed estati molto calde, e per quella ad ovest, dove il clima è influenzato e reso più mite dall’Oceano Atlantico. Generalmente, le estati sono molto calde e secche, con grossi problemi di siccità, e gli inverni sono lunghi e mitigati dalla prossimità della costa atlantica portoghese.
La temperatura media annuale oscilla tra i 16 e 17 °C, con temperatura più basse nell’area a nord, che aumentano gradualmente scendendo verso sud. La temperatura minima si registra in Sierra Morena a causa dell’altitudine.
In estate, la temperatura media di luglio è maggiore di 26 °C, con picchi anche di 40 °C. La temperatura media invernale è di 7,5 °C, più bassa nelle regioni montuose. Le nevicate, solitamente a gennaio e febbraio, raggiungono i 40 cm.
Flora –
Nel parco nazionale di Monfragüe predominano tre habitat principali: la foresta e la macchia mediterranea, i prati, gli affioramenti rocciosi e gli specchi d’acqua (fiumi e bacini).
In questa ecoregione possiamo trovare i seguenti tipi di habitat:
– Foreste alluvionali residue (Alnion glutinoso-incanae);
– Foreste di frassino con Fraxinus angustifolia;
– Foreste di Quercus ilex;
– Foreste di Quercurs suber;
– Foresta galleria di Salix alba e Populus alba;
– Lande dorate mediterranee endemiche con ginestre;
– Brughiera secca;
– Formazioni di ginepro.
– Gallerie ripariali termomediterranee (Nerio-Tamaricetea) e sud-ovest della penisola iberica (Securinegion tictorae);
– Pascoli con molinie su substrati calcarei e argillosi (Eu.Milinion);
– Pascoli iberici di Festuca indigesta;
– Querceti di Quercus faginea.
– Aree sub-steppate di graminacee e annuali.
La flora è composta da lecci (Quercus rotundifolia), querce da sughero (Quercus suber) e querce (Quercus faginea subspsproutroi); i cespugli sono di cisto (Cistus ladanifer, Cistus salviifolius…), erica (Erica sp.) e corbezzolo (Arbutus unedo); trovaimo poi aree rocciose con ginepri (Juniperus oxycedrus) e cornicabra (Pistacia terebinthus), aree ripariali con ontani (Alnus glutinosa) e bagolaro (Celtis australis), zone più calde con ulivi selvatici (Olea europaea var. silvestris).
Fauna –
All’interno del parco nazionale di Monfragüe vivono più di 200 specie di vertebrati che in esso si riproducono; molte altre vanno in letargo o possono essere viste di passaggio durante la migrazione ad altre latitudini. Gli uccelli sono il gruppo di vertebrati con la maggiore abbondanza di specie e individui. L’area è stata dichiarata ZEPA nel 1991.
Tra gli uccelli troviamo: Avvoltoio nero (Aegypius monachus) –con 286 coppie5–, aquila imperiale (Aquila adalberti) –con 12 coppie–, cicogna nera (Ciconia nigra) –con 30 coppie–, grifone (Gyps fulvus) –con 500-600 coppie– gufo reale (Bubo bubo), Aquila imperiale iberica (Aquila adalberti), Aquila reale (Aquila chrysaetos) –con 6 coppie–, Aquila di Bonelli (Hieraaetus fasciatus) –con 7 coppie–, Capovaccaio (Neophron percnopterus) –con 35 coppie– .
Tra i carnivori vi sono la lontra, la mangusta, la faina, il gatto selvatico, il tasso, la genetta e il più abbondante di tutti, la volpe. Abbondano cervi, cinghiali e conigli. Altri mammiferi molto più discreti sono i pipistrelli ghiri o ferro di cavallo (Rhinolophus euryale, R. ferrumequinum e R. mehelyi).
Tra i pesci vivono nel parco il Barbo comizo, il cavedano e la carpa.
Tra i rettili: il serpente bastardo, il serpente a ferro di cavallo, la tartaruga palustre lebbrosa e la lucertola ocellata.
Nel parco vivono anche alcuni anfibi quali: Gallipato, rana meridionale, salamandra pezzata, rospo natterjack, rospo levatrice iberica, tritone iberico.
Guido Bissanti