Pseudopodospermum hispanicum
Pseudopodospermum hispanicum
La scorzonera di Spagna o Viperaria (Pseudopodospermum hispanicum (L.) Zaika, Sukhor. & N.Kilian, 2020) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Sottofamiglia Cichorioideae,
Tribù Cichorieae,
Genere Pseudopodospermum.
Specie P. hispanicum.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Scorzonera asphodeloides Wallr.;
– Scorzonera glastifolia Willd.;
– Scorzonera tenuifolia P. Fourn.;
– Scorzonera hispanica subsp. glastifolia (Willd.) Arcang.;
– Scorzonera denticulata Lam.;
– Scorzonera hispanica L..
In Italia sono presenti le seguenti sottospecie:
– Pseudopodospermum hispanicum subsp. asphodeloides (Wallr.) Bartolucci, Galasso & F. Conti;
– Pseudopodospermum hispanicum (L.) Zaika, Sukhor. & N. Kilian subsp. hispanicum;
– Pseudopodospermum hispanicum subsp. neapolitanum (Grande) Bartolucci, Galasso & F. Conti.
Etimologia –
Il termine Pseudopodospermum viene dal prefisso greco ψευδο- pseudo- pseudo, fallace, menzognero e dal genere Podospermum (a sua volta proveniente dal greco πούς, ποδός poús, podós piede, gambo e da σπέρμα spérma seme: per gli acheni stipitati).
L’epiteto specifico hispanicum viene da Hispania, antico nome latino della Spagna: di Spagna, spagnolo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La scorzonera di Spagna è una specie originaria e diffusa in un areale che va dall’Europa meridionale alla Siberia meridionale.
In Italia è presente con tre sottospecie.
Il suo habitat è quello dei pendii rupestri e in prati a carattere steppico, con optimum negli orli di boschi maturi, dalla fascia submediterranea a quella montana.
Descrizione –
La Pseudopodospermum hispanicum è una pianta erbacea perenne glabrescente.
La parte sotterranea consiste in una lunga, grossa radice fittonante, scura esternamente e bianca all’interno. Le radici sono secondarie.
Il fusto varia da 4 a 10 dm (massimo 13 dm) di altezza. La parte aerea del fusto è eretta e ramosa nella parte distale
Le foglie, lungo il caule, sono disposte in modo alterno. Il contorno della lamina fogliare è lineare-spatolato; ed è acuto nella parte apicale. La lamina delle foglie basali è allargata, mentre quella delle foglie cauline superiori è più lineare e ridotta. I bordi laterali sono percorsi da pochi denti ottusi e a volte sono ondulati. Alla base delle foglie possono essere presenti alcuni peli fioccosi. Le foglie hanno dimensioni in larghezza di 2 – 5 cm ed in lunghezza di 20 – 35 cm (massimo 40 cm).
Le infiorescenze sono composte da numerosi capolini. I capolini, che si aprono solamente alla sera, sono formati da un involucro a forma cilindrica composto da brattee (o squame) disposte su parecchie serie all’interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. Le squame si dividono in due tipi: inferiori e superiori. Quelle inferiori hanno una forma ovato-acuminata (sono più o meno aristate), sono prive di orlo biancastro, sono glabre, e ricoprono quelle superiori di un quarto. Il ricettacolo, a protezione della base dei fiori, è nudo, ossia privo di pagliette. Dimensioni delle squame inferiori: larghezza 5 mm; lunghezza 7 mm. Dimensioni delle squame superiori: larghezza 6 mm; lunghezza 25 mm. la dimensione dell’involucro è in larghezza di 8 – 12 mm ed in lunghezza di 20 – 30 mm. il diametro dei capolini è di 30 – 45 mm.
I fiori sono tutti del tipo ligulato (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi.
Nel calice i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Le corolle sono formate da una ligula terminante con 5 denti; il colore è giallo; la superficie può essere sia pubescente che glabra; le ligule in genere sono incurvate all’esterno (disposizione radiale). Lunghezza della corolla: 26 – 30 mm.
Nell’androceo gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[18] Le antere alla base sono acute. Il polline è tricolporato (con 20 lacune), è echinato (con punte) e anche “lophato” (la parte più esterna dell’esina è sollevata a forma di creste e depressioni).
Nel gineceo lo stilo è filiforme con peli sul lato inferiore; gli stigmi dello stilo sono due divergenti, filiformi, ricurvi con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). L’ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
L’antesi è tra (maggio) giugno e luglio (agosto).
I frutti sono degli acheni con pappo. L’achenio, ristretto all’apice, è lungo 10 – 15 mm. Il pappo, piumoso per morbide proiezioni laterali (pappo fimbriato), è bianco-sporco ed è lungo più o meno come il frutto.
Coltivazione –
La Pseudopodospermum hispanicum viene talvolta coltivata per la radice commestibile.
Questa pianta preferisce terreni sciolti e profondi, ben lavorati per toglierne i residui, affinché le radici crescano liberamente e non corrano il rischio di biforcarsi. La posizione deve essere soleggiata. Si semina a spaglio o a file distanti 35 cm; si diradano le piantine fino a lasciare 20 cm tra una e l’altra. In estate occorre innaffiare se il terreno è molto asciutto, altrimenti le radici si sviluppano poco. La semina si effettua in aprile-maggio. Se il clima è secco, si consiglia di annaffiare bene il seme o la germinazione sarà ritardata.
Si può propagare anche per divisione in autunno o alla ripresa vegetativa in primavera. Le divisioni più grandi possono essere piantate direttamente nelle loro posizioni permanenti.
Il raccolto comincia ad ottobre.
Usi e Tradizioni –
La scorzonera di Spagna è una pianta conosciuta fin dall’antica Grecia e attualmente molto diffusa nell’Europa occidentale; ha un sapore particolarissimo, che a qualcuno ricorda le ostriche e ad altri gli asparagi. Tra le varietà, una delle più apprezzate e pregiate, dal sapore particolarmente gradevole, è la “Gigante di Russia”
La pianta si compone di larghe foglie verdi e fiori gialli, che somigliano alle margherite. La parte commestibile della pianta sono però le sue radici, simili a una carota, ma di colore scuro: sono ricoperte infatti da un pelle nerastra che viene eliminata prima di consumarle. Si tratta di un alimento poco calorico ma che apporta molti nutrienti al nostro organismo, oltre ad essere ricco di proprietà terapeutiche: svolge un’azione diuretica, ha proprietà antinfiammatorie, favorisce la corretta circolazione sanguigna, combattendo anche cellulite e gonfiori, e ha un basso indice glicemico.
Indicata per i diabetici, è utile alle persone convalescenti grazie alla ricchezza di vitamina C, calcio, fosforo e potassio, che favorisce l’attività dei reni e la rende depurativa e leggermente lassativa.
Questa pianta possiede una radice ricca di vitamine, in particolare vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C ed E, oltre a contenere minerali importanti come ferro, fosforo, calcio, magnesio e zinco. Grazie alla presenza dell’inulina è un alimento adatto alle persone che soffrono di diabete e a chi è soggetto all’aumento di peso, inoltre ha un basso indice glicemico: evita quindi i picchi di zucchero nel sangue.
La Pseudopodospermum hispanicum svolge anche un’azione diuretica naturale, grazie all’alta presenza di potassio e alla bassa presenza di sodio, aiutando a prevenire problemi alle vie urinarie e problemi legati a gonfiori alle gambe. Grazie al contenuto di ferro e rame, favorisce il miglioramento della circolazione, aiutando anche in caso di cellulite e migliorando l’apporto di ossigeno ai tessuti, anche ai follicoli: apporta quindi benefici anche in caso di perdita dei capelli. Il potassio contribuisce anche a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, riducendo il carico sull’apparato cardiovascolare. Inoltre favorisce il transito intestinale, grazie al buon contenuto di fibra alimentare: previene quindi la stitichezza, migliorando anche la digestione. Il contenuto di vitamina C ed E dona a questa radice proprietà antiossidanti, contrastando l’azione dei radicali liberi e quindi l’invecchiamento precoce. Grazie a minerali come calcio e magnesio e alla vitamina C, apporta benefici anche per il corretto sviluppo delle ossa e per la prevenzione di osteoporosi e artrite. Questa preziosa radice, grazie all’apporto di vitamine e oligoelementi, è considerata anche un alimento energetico, ideale per gli sportivi, per gli anziani e per le persone in convalescenza.
La Pseudopodospermum hispanicum non ha particolari controindicazioni, potrebbe solo avere un leggero effetto lassativo. Inoltre potrebbe esserci la possibilità di intolleranze individuali verso questa radice. Per questo è il caso di consultare il medico prima di consumarla.
Modalità di Preparazione –
La scorzonera di Spagna è una pianta che, oltre per le radici, sempre per scopi alimentari, vengono usate le foglie e i fiori. Le radici in genere si raccolgono alla fine del primo anno di crescita (prima che induriscano troppo si può attendere al massimo un altro anno). Mentre le foglie e i giovani germogli si consumano in primavera in insalata.
Si consuma bollita, in minestre e stufati, gratinata al forno, impanata e fritta, grattugiata e condita con olio e limone.
Prima di consumare la radice di questa pianta si consiglia di eliminate la parte esterna scura con un coltello o una pelapatate, e mettete la polpa bianca in acqua acidulata con il limone, così da non farla annerire. Si consiglia di utilizzare dei guanti durante la pulizia, per evitare di macchiarsi le mani. Se acquistate radici tenere, potete consumarla anche cruda: grattugiata e condita con sale, olio e limone, o all’interno di un’insalata. Solitamente viene però cotta in padella oppure lessata, facendo bollire le radici in acqua e limone per circa 30 minuti. Una volta cotta, può essere abbinata a pasta e risotti, piatti a base di pesce o di carne rossa, inoltre è idonea per la preparazione di purè, da servire come contorno caldo o da utilizzare come ripieno per altre verdure. Si tratta quindi di un alimento versatile, così da utilizzarlo nelle nostre ricette per usufruire di tutti i suoi benefici.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.