Riproduzione dell’Acero campestre
Riproduzione dell’Acero campestre
L’acero campestre (Acer campestre L.) è un albero della famiglia delle Sapindaceae diffuso in Europa e Asia.
Habitat idoneo di riproduzione –
L’ Acer campestre è una pianta originaria dell’Europa dove è presente in gran parte del suo territori: dalla Danimarca, Polonia e Bielorussia, Inghilterra da nord a sud della Scozia (dove è l’unico acero nativo), Asia sud-occidentale, dalla Turchia al Caucaso e il nord Africa nelle montagne dell’Atlante.
È stato introdotto in altre zone come Nord America o Australia.
In Italia è presente in tutte le regioni.
Il suo habitat è quello delle pianure e dei boschi di latifoglie mesofile, insieme alle querce caducifoglie, sino a 1000 m.
Propagazione –
L’acero campestre è una pianta il cui habitat ideale è il bosco mesofilo.
È una specie rustica a lento sviluppo, predilige suoli fertili sia sciolti che compatti, freschi e non asfittici. Sopporta anche suoli superficiali calcarei e argillosi. Utilizzata a scopo ornamentale come essenza da siepe e come coadiuvante nei modelli di lotta biologica. In passato era utilizzato come tutore vivo nei vigneti della piantata padana e nelle siepi miste.
Sopporta bene forti escursioni termiche, predilige ambienti soleggiati e tollera anche esposizioni a mezz’ombra.
La propagazione avviene per seme con semina quando questo è appena maturato in un ambiente freddo; di solito germina nella primavera successiva.
Si consiglia di immergere il seme conservato per 24 ore e poi stratificare per 2 – 4 mesi a 1 – 8 °C. Può essere lento a germogliare. Il seme può essere raccolto ‘verde’ (quando è completamente sviluppato ma prima che si sia asciugato e abbia prodotto eventuali inibitori della germinazione) e seminato immediatamente. In queste condizioni dovrebbe germogliare a fine inverno. Se il seme viene raccolto troppo presto, produrrà piante molto deboli o addirittura non germinare.
Il trapianto va effettuato nella primavera successiva al primo anno.
Si possono preparare anche delle talee di giovani germogli all’inizio dell’estate. Le talee dovrebbero avere 2 – 3 paia di foglie, più un paio di gemme alla base. Si consiglia di rimuovere una fetta molto sottile di corteccia alla base del taglio, la radicazione migliora se si utilizza un ormone radicante.
Ecologia –
L’acero campestre è una specie intermedia nella successione ecologica delle aree disturbate; in genere non è tra i primi alberi a colonizzare un’area appena disturbata, ma si risemina invece sotto la vegetazione esistente. È molto tollerante all’ombra durante le fasi iniziali della sua vita, ma ha un fabbisogno di luce maggiore durante gli anni successivi.
Inizialmente mostra una rapida crescita, ma alla fine viene superato e sostituito da altri alberi man mano che la foresta matura. Si trova più comunemente su terreni da neutri a alcalini, ma più raramente su terreni acidi.
Anche se il legname è di buona qualità per ebanisteria, tornitura e intaglio, l’albero raggiunge solo raramente una dimensione fattibile per tale uso. Viene utilizzato principalmente per legna da ardere e legno da cellulosa, grazie alle sue capacità di cedulare molto rapidamente. È anche comunemente piantato come ornamentale in giardini e parchi grazie ai suoi bellissimi colori in autunno. La linfa può essere utilizzata per lo sciroppo d’acero ei fiori sono utili per la produzione di miele. Inoltre, il suo apparato radicale lo rende utile anche per mitigare l’erosione del suolo.