Come coltivare il Rovere
Come coltivare il Rovere
Il Rovere (Quercus petraea (Matt.) Liebl.) è una quercia semi-caducifoglia della famiglia delle Fagacee, originaria dell’Europa occidentale e centromeridionale. Forma boschi che difficilmente sono comunque puri di rovere.
Questa specie si differenzia dalla roverella per le maggiori dimensioni del fusto e per il lato inferiore della foglia che si presenta glabro.
È una pianta monoica a fiori unisessuali; il frutto è una ghianda classica la cui cupola ricopre è costituita da squamette lanceolate molto appressate. Il pericarpio maturo è oblungo, giallo bruno, lucente.
Coltivazione –
Il Rovere è una pianta che per poter crescere bene va piantata in luoghi pietrosi e ben drenati, con una lieve preferenza per i substrati acidi. La pianta tollera la siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della farnia, che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi. Teme invece le gelate tardive.
Come tutte le querce, ama le esposizioni soleggiate, che servono per la maturazione delle ghiande. La pianta giovane, invece, per svilupparsi, necessita di un’esposizione a mezz’ombra.
Per quanto riguarda il clima, quello ideale per la coltivazione dell’arbusto è temperato e umido. L’ideale sarebbe quello di una stagione con piogge distribuite regolarmente durante tutto l’anno, specialmente durante la stagione vegetativa. L’albero resiste anche alle basse temperature ed ha una resistenza alla siccità davvero esemplare. Infatti, grazie al suo lunghissimo e robusto apparato radicale, riesce a penetrare in profondità nel terreno e ad assorbire l’acqua della falda freatica sotterranea.
La moltiplicazione del Quercus petraea avviene con la semina delle ghiande. Queste, entro due mesi dalla raccolta, devono essere interrate su vasi da porre all’aperto, con semina in autunno o in primavera. Le piantine si trapiantano poi nel terreno e dopo due o tre anni possono essere definitivamente messe a dimora. Se piantate in una zona riparata, le nuove piantine si mantengono verdi anche in inverno. La messa a dimora della pianta può avvenire sempre a primavera o in autunno, ma su terreni scavati a ottanta o cento centimetri di profondità e con un buon drenaggio.
Per la crescita della pianta con fusti diritti e senza difetti si opera la cosiddetta potatura di allevamento che consiste nella defogliazione delle piante che presentano dei difetti. Nel frattempo, si deve effettuare la sarchiatura del terreno, operazione che consiste nel tagliare e rimescolare lo strato superficiale del suolo per favorire l’aerazione delle radici. L’albero adulto, invece, va potato per limitare l’espansione della chioma. Questa, estendendosi troppo, tende a togliere luce alle piante e agli alberi vicini.
Usi –
Quercus petraea è una pianta che ha uno dei legni più pregiati in assoluto; il legno viene impiegato per le pavimentazioni, per mobili, botti d’invecchiamento di vini e liquori, ecc.
Il legno di rovere è del tutto simile a quello della farnia, dal quale non risulta distinguibile.
Oltre che per la fabbricazione di mobili, nell’edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali, viene impiegato nella costruzione di doghe per botti per l’invecchiamento dei vini e altre bevande alcoliche, ed anche per la costruzione di bare. Ottimo combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone.