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Come si coltiva il Mirto crespo

Come si coltiva il Mirto crespo

Il Mirto crespo (Lagerstroemia indica L., 1759) è una pianta della famiglia delle Lytraceae, originaria del sud-est asiatico, in particolare della Cina sudorientale, ma risulta presente allo stato spontaneo anche a Giava, nel Laos, in Thailandia, nel Vietnam, in Cambogia e nelle isole Andamane.
Questa pianta è stato introdotta in molte altre parti del mondo, come in Europa, quando venne introdotta alla metà del 1700, proveniente dalla Cina.
La Lagerstroemia indica, bene presto, si diffuse molto velocemente grazie alle sue qualità estetiche. In Asia è comunemente utilizzata per la produzione di legname: infatti quello di questa pianta ha il pregio di non venir attaccato dagli insetti, di essere molto compatto e di avere un colore rossiccio molto apprezzabile.
Le strutture riproduttive sono delle vistose pannocchie terminali che fioriscono in estate.
I fiori sono larghi qualche cm e presentano un calice di sei sepali e una corolla di sei petali dotati di un’unghia sottile e allungata e di un lembo elegantemente ondulato. Il colore varia dal rosso porpora al bianco. Il frutto è una capsula settifraga che si apre superiormente lungo i margini dei carpelli mantenendo intatto l’asse centrale. I semi sono piccoli.

Coltivazione –
Il Mirto crespo è una pianta che predilige un luogo soleggiato, o a mezz’ombra ma in pieno sole fornisce un’abbondante e colorita fioritura; questo albero sopporta bene sia il freddo che il caldo estivo e l’inquinamento ambientale.
Se cresciuta col suo portamento naturale diventa una pianta dalla chioma espansa molto ampia, anche se spesso viene fatta crescere ad alberello o a cespuglio.
È una pianta che preferisce terreni ben drenati e ricchi di humus, possibilmente argillosi o calcarei anche se riesce a crescere senza problemi in qualsiasi terreno, anche se non ama i ristagni idrici.
Per quanto riguarda le annaffiature gli esemplari giovani possono necessitare di annaffiature durante i mesi più caldi dell’anno o in caso di siccità prolungate. Se gli esemplari si trovano in piena terra raramente necessitano di essere seguiti dal punto di vista idrico. Le piante adulte formano un apparato radicale che gli consente di superare il periodo estivo senza necessità di irrigazioni.
La messa a dimora va effettuata in autunno o in primavera e soprattutto in questo secondo caso bisognerà provvedere all’irrigazione soprattutto nel primo anno di vita, evitando ristagni.
All’impianto si consiglia di porre nella buca che ospiterà la giovane piantina del letame maturo o altro compost organico. La concimazione verrà poi effettuata ogni anno ad inizio primavera con identica sostanza organica posta al colletto della pianta e ricoperta con lo stesso terreno dell’area in cui cresce la pianta.
La pianta può essere moltiplicata e riprodotta anche per seme o per talea.

Usi –
Il Mirto crespo è un albero da fiore e da fogliame molto impiegato nei parchi e nelle alberature stradali. Nel tempo sono state selezionate molte varietà che si differenziano per il colore e il portamento.




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