Come si coltiva il Pino nero
Come si coltiva il Pino nero
Il pino nero (Pinus nigra J.F.Arnold, 1785) è un albero della famiglia delle Pinaceae presente esclusivamente nelle regioni montuose mediterranee con un areale estremamente frammentato in quanto si tratta di una specie relitta pioniera.
Questa pianta è diffusa nell’Europa Meridionale e Asia Minore e al suo interno si riconoscono alcune sottospecie.
Le sue strutture riproduttive sono: coni maschili gialli, a volte punteggiati di rosso, numerosi alla base dei giovani getti; quelli femminili, sessili, prima ovoidali poi ovato-conici e lunghi non più di 8 cm, sono opachi, verdi da acerbi, quindi assumono una tonalità bruno ocra.
Coltivazione –
Il Pinus nigra è una pianta presente in natura in gran parte della penisola italiana con l’esclusione di Piemonte e Val d’Aosta, Sardegna, Puglia, e Basilicata e con una distribuzione altimetrica tra 0 e 1200 metri sul livello del mare.
Per la sua coltivazione si consideri che è una pianta eliofila e che può crescere in molti tipi di suoli ma con differenziazioni per quanto riguarda il pH. Di norma il cosiddetto Pino austriaco cresce su suoli calcarei, mentre il Pino laricio cresce su quelli acidi. Il terreno ideale deve essere, inoltre, molto ben drenato ed è una pianta che sopporta molto bene i venti salmastri, i venti forti, l’aridità ed il freddo.
Il Pino nero si propaga per seme con una alta percentuale di germinazione a temperature ideali che vanno da 15 a 20°C a seconda dell’area di provenienza della semente. In questo senso si consiglia di seminare le varietà locali di Pinus nigra in modo da poter controllare le condizioni ambientali ideali per lo sviluppo dei semenzali.
Dopo la semina che va effettuata dopo la raccolta dei semi e direttamente in contenitori singoli, protetti da marciumi e nematodi, per evitare di danneggiare le plantule con il ripicchettamento, si può effettuare la messa a dimora appena possibile, avendo cura di proteggere il giovane pino nero dal gelo invernale per i primi due anni. Vanno invece evitati i trapianti soprattutto per piante che hanno raggiunto un’altezza oltre i 90 cm.
Al di sotto del Pinus nigra, come per altri pini, il terreno tende ad acidificarsi per cui se si vuole coltivare sotto bisogna scegliere piante acidofile.
Usi –
Il Pino nero è un albero robusto capace di sopportare freddi intensi e forti escursioni termiche. È una essenza forestale di primaria importanza, di cui sono stati effettuati numerosi ed estesi rimboschimenti in tutta la penisola; si gestiscono ugualmente i popolamenti naturali della Sila e della Sicilia e i popolamenti artificiali. Si pratica il taglio raso, a strisce e a buche dal diametro pari al doppio delle altezze delle piante. Il turno non supera i 100 anni. I popolamenti artificiali sono da considerarsi transitori e verranno rimpiazzati dalle specie originali. Il pino nero esercita un effetto favorevole sulla copertura e sulla protezione del suolo e in tempi brevi, produce una discreta lettiera. A fine turno si possono raggiungere produzioni di 1000 mc ad ettaro.