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Mappa geografica dell’Ucraina

Mappa geografica dell’Ucraina

L’Ucraina è uno Stato dell’Europa orientale con una superficie di 603.628 km² (che divengono 576.628 km² se si esclude il territorio della Crimea, occupato e annesso dalla Russia).
Gli abitanti dell’Ucraina sono 42.322.028 (al 2018) e la sua capitale è Kiev con una popolazione di 2.960.600 abitanti (al 2015).
L’Ucraina ha uno sbocco sul Mar Nero a sud e confina con la Russia a est, con la Bielorussia a nord, con Polonia, Slovacchia e Ungheria a ovest e con Romania e Moldavia a sud-ovest.
La lingua ufficiale è l’ucraino ma risultano molto diffuso nelle regioni orientali e nel sud (in particolare in Crimea) il russo, che nella Repubblica autonoma di Crimea è anche lingua ufficiale assieme al tataro.
Il 27 giugno 2014 l’Ucraina ha firmato l’Accordo di associazione con l’Unione Europea.

Geografia –
L’Ucraina è il secondo stato più grande d’Europa, dopo la Russia europea e prima della Francia metropolitana. Il confine dell’Ucraina con gli altri stati è lungo 4558 km, suddivisi fra Bielorussia (891 km), Ungheria (103 km), Moldavia (939 km), Polonia (428 km), Romania (169 km a sud, 362 a ovest), Russia (1 576 km) e Slovacchia (90 km), oltre ai 2872 km di costa marittima.
L’Ucraina è caratterizzata prevalentemente da fertili pianure o steppe attraversate da diversi fiumi, tra cui il Dnepr, il Donec, il Dnestr e il Bug meridionale che vanno a gettarsi nel Mar Nero e nel più piccolo Mar d’Azov. Nella parte sudoccidentale il delta del Danubio costituisce il confine con la Romania. Le poche catene montuose presenti sono le propaggini dei Carpazi, a ovest, la cui cima più alta è il Hoverla con 2061 m e le montagne della penisola di Crimea.
Le città più importanti, oltre alla capitale Kiev, sono Dnipro, Donec’k, Odessa, Zaporižžja, Leopoli e Kryvyj Rih.

Clima –
L’Ucraina ha un clima di tipo temperato continentale nell’interno e mediterraneo nella costa meridionale della Crimea: lungo il Mar Nero l’inverno è relativamente mite, mentre nelle zone interne le temperature di gennaio sono molto più basse, con punte al di sotto dei −20 °C.
Per quanto riguarda il regime pluviometrico le precipitazioni annuali variano notevolmente da zona a zona: mentre in Ucraina occidentale cadono 1200 mm di pioggia l’anno, in Crimea questo valore si riduce ad appena 400 mm.
La temperatura media di gennaio a Kiev è di −6 °C.

Flora-
A seguito di gravi disastri ambientali come il disastro nucleare di Černobyl’ e l’incidente con la petroliera del Mar Nero il nuovo governo si è prefissato l’obiettivo di attuare le riforme di conservazione della natura. In Ucraina ci sono diciotto parchi nazionali e la società di conservazione della natura ucraina.
Alcune foreste primordiali di faggi, nei Carpazi, sono state inserite nel 2007 tra i siti ritenuti Patrimonio UNESCO. Antiche fino a 350 anni, queste foreste hanno fronteggiato forti rischi dovuti allo sviluppo dell’industria del legname, e sono tra le poche aree di bosco nelle fasce climatiche temperate ad essere rimaste intatte. L’UNESCO protegge oggi 185 km di foresta, che va dall’Ucraina alla Slovacchia, ed è il regno di una varietà di flora e fauna tra le più rigogliose del continente europeo, tra cui dieci macchie di faggi (buk). Ma i boschi ucraini non sono solo questi. Sui Carpazi ci sono infatti alcune delle più vaste foreste rimaste in Europa. Fiumi come il Tysa, il Borzhava, il Latorytsysa, l’Uzh, scendono dalle montagne e nutrono gli alberi, le cui radici possono arrivare ad un metro di lunghezza. Questo fa sì che gli alberi crescano velocemente e si infittiscano. Alcuni, anche se rari, hanno 400 anni. Piante rampicanti coprono la zona, nella quale sono presenti anche parecchie cicogne e grossi pesci gatto. In molti sperano nella protezione UNESCO anche per quest’area, per preservarla dal disboscamento: è il caso del dottor Bohdan Prots, ricercatore forestale dell’Accademia Nazionale Ucraina delle Scienze di Leopoli. Con la sua équipe si sta battendo per la creazione di una riserva naturale in queste zone. Nei Carpazi crescono inoltre querce (dub) e pini (sosna). Altre foreste le troviamo nel nord, nei distretti di Volinia e Polissya, in cui gli abeti (yalyna) si mischiano ad abeti bianchi (kanaaska ihlytsya), pini, querce e faggi. I fiumi nella parte restante del territorio si snodano tra querce e salici (verba), mentre le strade alberate della città sono contornate da castagni (kashtany), simbolo della città di Kiev. Tra le specie di flora e fauna protette in Ucraina troviamo il tasso (tysove derevo), il rododendro dei Carpazi (Karpatsky rododendron) e la stella alpina (edelveys). Molti poeti, come Taras Shevchenko, hanno parlato di una pianta dai fiori bianchi e dalle bacche rosse: si tratta della palla di neve (kalina), diventata ormai un simbolo nazionale. Il legno profumato del ginepro (mozhevelnyk), diffuso in tutta la Crimea, viene usato per produrre svariati souvenir.

Fauna –
Il parco faunistico di Askaniya Nova, creato nel XIX secolo nella zona stepposa più grande rimasta in Ucraina, è senza dubbio l’area più indicata per poter osservare animali di grossa taglia. Venne fortemente voluta da Friedrich von Falz-Fein, che aveva intenzione di immettervi antilopi saiga (una specie molto rara che vive nell’Asia centrale), oltre a zebre, cervi, gnu, cammelli e volatili di tutti i tipi. Impensabile trovare delle specie esotiche in Ucraina eppure queste si trovano lì, assieme ad alcuni capi di bisonte europeo. Inoltre, il parco alleva cavalli di Przewalski: chiamati “pony della Mongolia”, sono molto robusti e vengono considerati gli ultimi cavalli veramente selvaggi rimasti in tutto il mondo. Animali come i cervi si possono trovare anche nientemeno che a Chernobyl, al confine con la Bielorussia, zona contaminata a seguito della catastrofe nucleare del 1986: dopo l’abbandono della popolazione gli animali hanno preso pian piano il loro posto nel territorio. Tra le specie presenti ci sono molti cinghiali ed alcuni cavalli di Przewalski, che sono stati portati qui dalla Riserva di Askaniya Nova per ragioni di spazio.

Guido Bissanti




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