Grindelia hirsutula
Grindelia hirsutula
La Grindelia irsuta (Grindelia hirsutula Hook. & Arn. 1833) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Asterales,
Famiglia Asteraceae,
Genere Grindelia,
Specie G. hirsutula.
Sono sinonimi seguenti termini:
– Donia glutinosa Hook.;
– Grindelia acutifolia Steyerm.;
– Grindelia arenicola Steyerm.;
– Grindelia blakei Steyerm.;
– Grindelia bracteosa J.T.Howell;
– Grindelia brownii A.Heller;
– Grindelia camporum Greene;
– Grindelia collina J.K.Henry;
– Grindelia columbiana (Piper) Rydb.;
– Grindelia discoidea Nutt. 1840 not Hook. & Arn. 1836;
– Grindelia fastigiata Greene;
– Grindelia hallii Steyerm.;
– Grindelia hendersonii Greene;
– Grindelia humilis Hook. & Arn.;
– Grindelia inornata Greene;
– Grindelia integerrima Rydb.;
– Grindelia lanata Greene;
– Grindelia latifolia Kellogg;
– Grindelia macrophylla Greene;
– Grindelia maritima (Greene) Steyerm.;
– Grindelia nana Nutt.;
– Grindelia oregana A.Gray;
– Grindelia pacifica M.E.Jones;
– Grindelia paludosa Greene;
– Grindelia patens Greene;
– Grindelia paysonorum H.St.John;
– Grindelia perennis A.Nelson;
– Grindelia procera Greene;
– Grindelia revoluta Steyerm.;
– Grindelia rubricaulis DC.;
– Grindelia stricta DC.;
– Grindelia venulosa Jeps..
Etimologia –
Il termine Grindelia del genere è stato dedicato al lettone David Hieronymus Grindel (1776-1836), farmacista, medico e professore di botanica a Tartu in Estonia.
L’epiteto specifico hirsutula è il diminutivo di hirsutus irsuto, peloso, ispido: alquanto ispido.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Grindelia hirsutula è una specie originaria del Nord America, diffusa in tutto il Canada e in California e Oregon.
La specie è molto variabile e molte popolazioni locali sono state nominate come varietà o come specie distinte. Tutti questi taxa, tuttavia, interagiscono tra loro.
Il suo habitat è spesso quello delle aree salmastre costiere.
Descrizione –
La Grindelia hirsutula è una pianta perenne ervbacea, con portamento eretto che può raggiungere un’altezza fino a 1,50 metri, ed anche oltre, ance se normalmente assume dimensioni minori.
La pianta è generalmente di colore verde, ma gli steli sono spesso rossi o bruno-violacei e le foglie possono essere un po’ giallastre o rossastre, semplici e alterne.
La pianta può produrre numerosi capolini ramificati nella parte superiore.
Ogni capolino è largo 2 o 3 centimetri con coppe emisferiche; le brattee sono a forma di artiglio e piegate lontano dai fiori. Il centro della testa è pieno di tanti piccoli fiori gialli circondati da numerosi fiori dorati. La testa produce un denso essudato bianco, specialmente nei nuovi capolini.
Il frutto è un achenio, è detto cipsela.
Coltivazione –
La Grindelia irsuta è una pianta perenne che viene raccolta in natura per uso locale come medicinale e fonte di materiali.
È una pianta che può essere coltivata facilmente in qualsiasi terreno ben drenato ed in pieno sole.
Cresce bene su argini sabbiosi asciutti e su terreni poveri; inoltre tollera temperature fino a -5 e -10 °C.
La propagazione avviene per seme con semina in autunno o primavera in serra fredda, con copertura del seme. Il trapianto va poi effettuato nelle loro posizioni permanenti all’inizio dell’estate.
Usi e Tradizioni –
La Grindelia robusta è una pianta che può trovare impieghi medicinali; le foglie secche e le sommità fiorite sono infatti antiasmatiche, espettoranti e sedative.
L’uso principale di questa erba è nel trattamento del catarro bronchiale, soprattutto quando c’è una tendenza asmatica.
Il principio attivo viene escreto dai reni e questo a volte produce segni di irritazione renale.
La pianta è stata utilizzata, inoltre, nel trattamento delle eruzioni cutanee pruriginose causate dal contatto con la quercia velenosa (Rhus spp.).
È inoltre un rimedio omeopatico che viene preparato dalle foglie e dai gambi fioriti.
Tra gli altri usi si ricorda dai capolini e dai frutti si ottengono coloranti gialli e verdi.
Modalità di Preparazione –
Di questa pianta si utilizzano le foglie secche e le sommità fiorite e, per alcuni rimedi omeopatici anche i gambi fioriti.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.