Gyps fulvus
Gyps fulvus
Il grifone (Gyps fulvus Hablitz, 1783) è un uccello rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Superphylum Deuterostomia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Superclasse Tetrapoda,
Classe Aves,
Sottoclasse Neornithes,
Superordine Neognathae,
Ordine Accipitriformes,
Famiglia Accipitridae,
Sottofamiglia Aegypiinae,
Genere Gyps,
Specie G. fulvus.
All’interno di questa specie si riconoscono due sottospecie:
– Gyps fulvus fulvescens Hume, 1869;
– Gyps fulvus fulvus (Hablizl, 1783).
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il grifone è una specie distribuita in un areale che comprende Marocco, Algeria, Spagna, Sardegna, lungo la costa adriatica orientale, fin anche nelle regioni dell’entroterra nell’Europa meridionale, Grecia, Turchia, sulle coste orientali del Mar Mediterraneo fino all’Iraq e all’Iran. Inoltre una popolazione vive nel parco nazionale di Uvac in Serbia. Alcuni esemplari migrano sporadicamente dalla Slovenia fino all’Austria, dove allo Zoo di Salisburgo è presente una colonia di esemplari semi-selvatica, che girovaga anche negli Alti Tauri, dove ha già nidificato liberamente.
In Italia la specie si era estinta ovunque tranne che in Sardegna, ma è stata reintrodotta con successo in Sicilia, in Calabria, in Basilicata, Friuli-Venezia-Giulia, in Abruzzo ed in alcune zone dell’arco alpino. In particolare, in Sicilia è stato reintrodotto all’interno del Parco dei Nebrodi, specialmente nei comuni di Alcara Li Fusi e Militello Rosmarino; in Calabria, sul massiccio del Pollino, sono stati introdotti degli esemplari a più riprese, di cui alcune coppie sono diventate stanziali e nidificanti; in Friuli-Venezia-Giulia un progetto di reintroduzione del grifone nella Riserva naturale del Lago di Cornino, degli inizi degli ’80, ha portato allo sviluppo di una colonia di circa 150 individui monitorati, con 44 nuovi grifoni involati nel 2020, unica colonia dell’arco alpino in crescita ed espansione di areale; in Abruzzo, sul Monte Velino, sono stati reinseriti circa 80 esemplari e, grazie alla riproduzione, la popolazione è in aumento (con un numero di esemplari stanziali che, nel 2010, era di circa 35 individui tra adulti e giovani, inanellati e non); a partire dall’agosto 2006, sono stati avvistati degli esemplari anche sul versante occidentale aquilano del Gran Sasso; sono presenti numerosi esemplari nella zona di Petrella Liri sempre in provincia di L’Aquila; in tempi più recenti si sono registrati avvistamenti sulle Dolomiti, in Veneto, sul massiccio della Marmolada. Altri avvistamenti si sono avuti ad Usseglio nelle alte Valli di Lanzo. Nel Parco nazionale del Pollino sono stati reintrodotti nel 2002.
L’habitat ideale di questo rapace è l’ambiente aperto, sia montano che collinare, dove gli individui possono localizzare le carogne e nidificare tra gli spuntoni di roccia. Si tratta di una specie piuttosto sociale, che ama stare con i propri simili nelle zone di nidificazione e spesso nella ricerca di cibo.
Descrizione –
Il Gyps fulvus si riconosce per avere una testa piccola, piegata in avanti durante il volo; le ali sono molto grandi e triangolari e la coda è abbastanza contenuta e non presenta dimorfismo sessuale.
È un rapace di grandi dimensioni, con un peso da 8 a 10 kg, un’apertura alare variabile da 240 a 280 cm ed una lunghezza di 95-110 cm.
Il piumaggio è di colore bruno-fulvo, con la parte terminale delle penne di colore nero. La testa è ricoperta da sottili e brevi penne setolose e biancastre e alla sua base è ben visibile il tipico collare di piume biancastre.
Gli esemplari giovani sono più scuri degli animali adulti.
L’aspettativa di vita è sui 30-40 anni e diventa sessualmente maturo verso 5-7 anni.
Biologia –
Il grifone raggiunge la maturità sessuale verso il 4°-5° anno di età.
Il periodo degli accoppiamenti avviene tra dicembre e gennaio.
Questa specie nidifica in zone rocciose con nicchie e piattaforme dove gli individui della colonia si spartiscono poi le zone migliori.
Il nido viene costruito con rami e sterpaglie e successivamente imbottito con materiali più morbidi.
La deposizione avviene attorno a febbraio – marzo, con un unico uovo biancastro di circa 10 cm, che viene covato per 50 giorni circa.
Alla nascita i pulcini sono spesso prede di corvi e gabbiani e per questo motivo la femmina resta nel nido a scopo difensivo nei primi giorni di vita, ma appena le dimensioni del piccolo lo permettono, i genitori si occupano entrambi della ricerca di cibo.
I piccoli rimangono nel nido per un periodo variabile dai 110 ai 120 giorni circa, in funzione della disponibilità di cibo e quindi fino a luglio – agosto, per poi iniziare i primi voli e restare in prossimità del nido per circa un mese. Appena l’esperienza di volo lo consente, i giovani iniziano a seguire gli adulti nella ricerca di cibo entrando così in una delle fasi più delicate della loro vita.
Giunti all’età di circa 5 anni i Grifoni, raggiunta la maturità sessuale, possono formare coppie stabili che rimarranno unite per tutta la vita.
Ruolo Ecologico –
Il grifone si ciba esclusivamente di carcasse di animali selvatici (cervi, caprioli, camosci, cinghiali e altro) o domestici (equini, bovini, ovini, caprini), rinvenute durante le perlustrazioni giornaliere che raggiungono anche distanze di alcune decine di chilometri dai dormitori.
Si ciba generalmente in gruppo e una sua abitudine è quella di depositare la carne nel gozzo, per poi rigurgitarla ai suoi piccoli nel nido.
Questo uccello vive in colonie numerose lungo pareti rocciose poco accessibili dove le coppie nidificano; inoltre può formare colonie separate ed è piuttosto fedele al suo luogo stanziale. Si sposta solitamente in stormi di parecchi individui.
Secondo la IUCN questa specie è minacciata a livello regionale e nazionale e vulnerabile a livello europeo.
I principali fattori di minaccia sono l’abbandono della pastorizia errante, l’uso di sostanze velenose per l’eliminazione di possibili predatori delle greggi (volpi, cani inselvatichiti) e l’uccisione dei Grifoni per poi imbalsamarli e farne un trofeo di “caccia”.
Questa specie è protetta dalla convenzione di Berna, All. III; DIR. CEE 409/79, All. I; e da alcune leggi regionali e nazionali.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.