Fabiana imbricata
Fabiana imbricata
La Fabiana imbricata (Fabiana imbricata Ruiz & Pav.) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Solanaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Solanales,
Famiglia Solanaceae,
Genere Fabiana,
Specie F. imbricata.
Etimologia –
Il termine Fabiana del genere non ha provenienza chiara.
L’epiteto specifico imbricata proviene da imbrex embrice, tegola: per la presenza di organi disposti come embrici sovrapposti.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Fabiana imbricata è una pianta originaria dei pendii aridi degli altipiani del Cile e dell’Argentina ed ampiamente presente in sud America.
Descrizione –
La Fabiana imbricata è un arbusto longevo sempreverde che cresce fino a 2,5 m di altezza e larghezza.
Ha foglie aghiformi.
I fiori sono piccoli e tubolari di colore bianco.
È presente una varietà violacea con fiori lilla chiaro.
L’antesi è all’inizio dell’estate.
Coltivazione –
La Fabiana imbricata è una pianta ornamentale sempreverde resistente al gelo e facile da coltivare in piena terra e in vaso e, per la sua resistenza ai venti salmastri, è adatta anche a realizzare siepi di recinzione nei giardini costieri.
Questa pianta si sviluppa abbastanza bene anche nei luoghi parzialmente ombreggiati per dare il massimo della fioritura va coltivata in pieno sole. Tollera molto bene anche i venti salmastri e pertanto può essere coltivata anche nei giardini costieri.
Per quanto riguarda il terreno, anche se non ha particolari esigenze di suolo, predilige un substrato di medio impasto, umido, misto a sabbia e con pH leggermente alcalino (non superiore a 7,5).
Ha bisogno di irrigazioni regolari e frequenti soprattutto in estate e durante i periodi di prolungata siccità La pianta di Fabiana può essere coltivata in vaso ed in questo caso va annaffiata costantemente.
La propagazione può avvenire per seme.
Usi e Tradizioni –
La Fabiana imbricata, conosciuta nei luoghi di origine con il nome di pichi, è una pianta che si avvantaggia dell’avvento del fuoco e del vento, seguiti da elevate precipitazioni post-incendio all’inizio della primavera, per colonizzare gli ambienti dove cresce e caratterizzando questi ecosistemi.
Il fogliame di questa pianta è stato tradizionalmente impiegato come diuretico e digestivo, ed è stato dimostrato che ha un effetto gastroprotettivo, in studi che valutano il principale sesquiterpene del fogliame.
L’interesse per la Fabiana imbricata si è esteso allo sviluppo della coltura in vitro del tessuto della pianta per la raccolta di metaboliti secondari per ulteriori ricerche.
Nell’uso medicinale si utilizzano le foglie secche e i rametti che sono colagoghi ed un prezioso diuretico e tonico.
Viene largamente utilizzata nel trattamento del pus urinario acuto, dando risultati molto favorevoli in caso di irritazione urinaria a causa di calcolosi.
È comunque controindicata in caso di malattia organica dei reni.
Modalità di Preparazione –
Della Fabiana imbricata si utilizzano le foglie secche e i rametti per preparare infusi per uso diuretico e tonico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.