Dysoxylum loureiri
Dysoxylum loureiri
Il Marah-prao (Dysoxylum loureiri Pierre) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Meliaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Sapindales,
Famiglia Meliaceae,
Sottofamiglia Melioideae,
Genere Dysoxylum,
Specie D. loureiri.
Etimologia –
Il termine Dysoxylum proviene dal prefisso avversativo greco δυσ- dys- e da ξυλον xylon legno: in riferimento al cattivo odore del legno di queste piante.
L’epiteto specifico loureiri è stato dato in onore del missionario, medico, paleontologo e botanico portoghese João de Loureiro (1717-1791) che visse per decenni in Cocincina, Cina e Goa; autore di Flora Cochinchinensis.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Dysoxylum loureiri è una pianta distribuita nelle foreste di pianura, particolarmente dense lungo la costa sud-occidentale e gli altopiani adiacenti della Cambogia. È una specie endemica della Cambogia e del Vietnam meridionale. In particolare si trova nelle aree di Koh Kong, Pursat e Kampong Thom.
Il suo habitat è quello delle foreste sempreverdi, primarie o secondarie, solitamente su suoli basaltici, arenari e argillosi sabbiosi.
Descrizione –
Il Il Dysoxylum loureiri è un albero di grandi dimensioni, alto fino a 20-35 m, con rami corti e pelosi.
Il legno è di colore giallo chiaro, aromatico, incorruttibile, ma suscettibile di spaccarsi alle alte temperature.
Le foglie sono bipennate, portate da piccioli lunghi 30-40 cm, formate da 5-9 foglioline coriacee che si presentano in coppie alterne o opposte, che vanno da 12-13 cm di lunghezza e 4-4,5 cm di larghezza. I singoli volantini sono con base asimmetrica e apice acuminato. Possiedono 10-14 paia di nervi curvi ascendenti.
La fioritura si verifica su circa la metà dei rami.
I fiori, di colore giallastro, globosi, densamente pelosi e di circa 3-4 cm. Il calice è formato da 4 sepali liberi, mentre i 4 petali sono lunghi il doppio del calice e con una superficie esterna pelosa. Sono costituiti da otto stami sono uniti in un tubo corto. Lo stilo è a forma di ombrello e l’ovario è globulare è ricoperto da uno strato denso di filamenti.
I frutti sono delle capsule con 3-4 camere, ciascuna contenente 2 semi.
Coltivazione –
Questa pianta viene utilizzata nei suoi habitat naturali per il legno o per la raccolta dei semi.
I semi vengono solitamente raccolti dall’albero o dal terreno dopo aver agitato
i rami. Nelle aree di origine dei semi, il terreno viene solitamente ripulito e talvolta bruciato per agevolare la raccolta dei semi. inoltre per facilitare la raccolta, possono essere predisposte delle coperture sul terreno.
Il momento ottimale della raccolta si ha quando i frutti cambiano colore dal verde al brunastro. La maturità di questi può essere verificata da una prova al taglio.
Usi e Tradizioni –
Il Dysoxylum loureiri viene sfruttato in natura sia per il suo legname che viene utilizzato nell’edilizia, nella costruzione di bare e per attrezzi agricoli, sportivi, mobili, ecc..
Fa questa pianta si estrae un olio utilizzato nella medicina tradizionale come diuretico e cardiotonico; inoltre viene anche bruciato nei templi buddisti.
Poiché il legno di marah-prao ha un valore elevato ed è molto richiesto, questa specie è sfruttata al di sopra delle sue capacità di riprodursi ed è in pericolo di estinzione se non vengono prese adeguate misure di protezione.
La distribuzione di questa specie è ora frammentata e i suoi habitat sono stati distrutti dalla conversioni di terreni forestali e disboscamento illegale selettivo. Il numero degli alberi maturi sono ormai pochi, e questo si traduce in difficoltà nell’ottenere raccolte di semi.
Nel 2002 è stato definito il secondo incontro CTSP sulla Strategia per la conservazione del Dysoxylum loureiri e dei suoi habitat.
Questa specie è protetta dalla forestale cambogiana con la legge n° 35.
Modalità di Preparazione –
Il Dysoxylum loureiri appartiene al novero di quelle specie che a causa della distruzione degli habitat, al disboscamento ed all’eccessivo sfruttamento non va impiegata per nessun uso e protetta da particolari politiche di salvaguardia.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.