Daemonorops jenkinsiana

Daemonorops jenkinsiana

La Daemonorops jenkinsiana (Daemonorops jenkinsiana (Griff.) Mart.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Sottoclasse Arecidae, Ordine Arecales, Famiglia Arecaceae, Sottofamiglia Calamoideae, Tribù Calameae, Sottotribù Calaminae e quindi al Genere Daemonorops ed alla Specie D. jenkinsiana.
Sono sinonimi i termini:
– Calamus jenkinsianus Griff.;
– Calamus margaritae Hance;
– Calamus nutantiflorus Griff.;
– Daemonorops margaritae (Hance) Becc.;
– Daemonorops nutantiflora (Griff.) Mart.;
– Daemonorops pierreana Becc.;
– Daemonorops schmidtiana Becc.;
– Palmijuncus jenkinsianus (Griff.) Kuntze;
– Palmijuncus margaritae (Hance) Kuntze;
– Palmijuncus nutantiflorus (Griff.) Kuntze.

Etimologia –
Il termine Daemonorops deriva da Daemon che è la parola latina derivata dal greco antico daimon (δαίμων: “dio”, “divino”, “potere”, “destino”), che originariamente si riferiva a una divinità minore o spirito guida.
L’epiteto specifico jenkinsiana viene da Jenkins.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Daemonorops jenkinsiana è una pianta presente in un areale che comprende: Himalaya orientale, Hainan, Laos, Myanmar, Filippine, Taiwan, Thailandia, Vietnam, Bengala occidentale, Sikkim, Assam, Meghalaya), Bangladesh, Bhutan, Cina meridionale e sud orientale, Cambogia.
Nell’Himalaya orientale, è comune nelle foreste miste fino a 1000 m. s.l.m..
Il suo habitat è quello cha va dalle pianure alle colline al di sotto di un’altitudine di 1.000 metri, cresce nella foresta pluviale primaria o secondaria e si trova anche nella foresta subtropicale di latifoglie.

Descrizione –
La Daemonorops jenkinsiana è una palma alta rampicante con fusti raggruppati, rampicanti o spesso formanti boschetti, a 25 m, a 6 cm di diametro.
Produce un fitto grappolo di vigorosi steli non ramificati che possono essere lunghi fino a 50 metri, con un diametro di 25-30 mm, con internodi lunghi fino a 40 cm; questi steli possono arrampicarsi sulle cime degli alberi nella foresta. I fusti e le foglie sono molto spinosi.
Le foglie sono cirrate, con lama fogliare esclusi i cirri fino a 3 m di lunghezza; guaina fogliare di colore da giallo pallido a verde giallastro, ricoperta di forfora marrone e armata di spine aghiformi sottili e appiattite, da marrone scuro a nerastre in serie o sparse; picciolo lungo 15-20 cm, largo 5 cm nella parte più larga; rugoso all’esterno, da piatto a leggermente convesso sopra, armato sotto di forti artigli digitate e spine diritte ai margini; le foglioline sono equidistanti, alternate; le foglioline più grandi poco al di sopra della base, lunghe 40 – 50 cm o in alcuni esemplari vigorosi lunghe 50 – 70 cm, larghe 2 – 4 cm nella parte più larga; volantini finali rudimentali.
L’infiorescenza è sub-ascellare o inserita sopra la bocca delle loro guaine, non molto largamente fusiforme dopo l’apertura; il peduncolo è lungo 3-6 cm; brattea esterna che si assottiglia in un lungo becco, di colore da rossastro a bruno-rossastro. I rami dei fiori sono densamente arruffati alla base.
I fiori maschili sono oblunghi nel bocciolo, 5 x 2,5 mm, con calice cupolare, peloso alle punte; corolla con petali 3 oblanceolati; stami 6, antere subulate, connate e ispessite alla base. Il rachide dell’infiorescenza femminile lungo fino a 8 cm, sinuoso; i fiori femminili sono in numero di 6 – 7 su ciascun lato; ogni 5 – 5,5 mm di lunghezza; calice cupolare, troncato; corolla nettamente venata, con petali lanceolati profondamente divisi; ovario da ovoide a globoso, stimmi 3, interno papilloso.
I frutti sono globosi, di 1,8 cm di diametro; scaglie di frutti in 18 serie longitudinali, di colore bruno-giallastro con linee marginali più scure; seme globoso, di circa 10 mm di diametro, minutamente snocciolato; fosse piene di sostanze scure subresinose; endosperma ruminare.

Coltivazione –
Questa palma cresce, allo stato naturale, nelle pianure tropicali umide e anche nelle regioni subtropicali. La pianta cresce meglio dove la temperatura media annuale è compresa tra 20 e 32 °C e non tollera temperature di 3 °C o inferiori che possono uccidere le giovani piantine.
Preferisce precipitazioni medie annue superiori a 1.500 mm; inoltre la pianta cresce meglio nelle aree in cui l’ombra è intorno al 30-50%. Le giovani piantine richiedono più luce solare di altre per una crescita ottimale.
Predilige un terreno ricco di humus, umido e fertile con un pH compreso tra 4,5 e 6,5.
La propagazione avviene per seme in posizione ombreggiata in un semenzaio da vivaio con un alto contenuto di sabbia. Il tasso di germinazione dei semi maturi e freschi può essere dell’85% o più. La maggior parte dei semi germina 50-60 giorni dopo la semina e dopo 60-90 giorni emerge la foglia primaria. Le giovani piantine (con la prima foglia vera non espansa) vengono trapiantate in vasi di plastica contenenti terreno più nutrienti aggiunti e quindi mantenute umide e sotto il 20-30% di ombra. Le piantine sono pronte per essere trapiantate quando hanno raggiunto 12-15 mesi.
Sebbene questa palma possa essere propagata per via vegetativa, la propagazione per seme è un metodo più comune. I semi devono essere estratti e puliti prima della semina. Il contenuto di umidità dei semi dovrebbe essere mantenuto superiore al 29%. Inoltre per migliorare la germinazione, il tegumento interno che copre l’embrione viene talvolta tagliato.
Due o tre anni dopo l’insediamento, i fusti aerei possono crescere a una velocità di 2 metri all’anno.
La fioritura inizia 5-6 anni dopo la semina. All’età di 8-10 anni, un cespo può già essere costituito da oltre 30 fusti aerei.
È stato stimato che la resa potrebbe essere di circa 7,9 tonnellate/Ha 10-11 anni dopo lo stabilimento, e negli anni successivi la raccolta potrà essere effettuata 4 volte in una rotazione di cinque anni.
La resa totale prevista può eventualmente raggiungere 38,7 tonnellate/Ha entro un periodo di gestione di 25 anni. Tuttavia, queste stime necessitano di una conferma scientifica.
Sebbene la pianta richieda il supporto di una coltura arborea preesistente o di una chioma forestale per l’arrampicata, richiede luce solare sufficiente per favorire lo sviluppo di fusti aerei.
Tuttavia, le nuove foglie delle giovani piantine possono essere bruciate dalla piena luce solare.
In Cina, i piccoli coltivatori lo piantano in gruppi sparsi in sistemi agroforestali.
Nelle coltivazioni commerciali viene consociata nella foresta a una distanza di 3 x 4 metri
Siccome è una specie dioica, è necessario coltivare sia la forma maschile che quella femminile se si devono produrre frutti e semi.

Usi e Tradizioni –
La Daemonorops jenkinsiana è una palma molto utile per ricavare materiali per la fabbricazione di cesti ecc..
Normalmente viene raccolta allo stato naturale ma è anche coltivata, sia per uso locale che per esportazione. Si stima che il 20 – 25%, o 800 – 1.000 tonnellate/anno, della produzione di rattan della Cina provenga da questa specie.
Questo materiale è ampiamente utilizzato per tutti i tipi di tessitura e cesteria, nonché nella realizzazione di mobili, in quanto sono sia flessibili che resistenti, con un diametro di circa 10-30 mm.
Gli steli lunghi e sottili del rattan sono destinati a vari usi in base alle loro dimensioni, lunghezza, flessibilità, elasticità e tenacità. Le canne più sottili sono impiegate intere per la legatura e nella fabbricazione di sedie, tende, stuoie, vimini o vimini, attrezzi da pesca, ecc. Attorcigliati, formano cavi molto resistenti. Le canne più grandi e più resistenti sono usate intere come cavi, struttura di sedie di vimini ecc. Di solito, tuttavia, per molti scopi gli steli sono divisi per tutta la loro lunghezza in 2-4 o più strisce da cui è la parte interna morbida, fragile e spugnosa rimossa con un coltello o con altro strumento, in modo da lasciare la parte esterna, che è dura, tenace, flessibile, elastica e ha la superficie esterna molto pulita e liscia come se fosse stata verniciata.
Tra gli usi commestibili si ricorda che i germogli freschi vengono cucinati e mangiati come verdura.
Per quanto riguarda gli usi medicinali sono poco documentati e incerti.
In ultimo, tra gli altri usi, i semi vengono utilizzati per fare collane.

Modalità di Preparazione –
La Daemonorops jenkinsiana viene lavorata e utilizzata sia per fini alimentari che industriali.
Nell’alimentazione umana si usano i germogli freschi che vengono cucinati e mangiati come verdura.
Per quanto riguarda la preparazione del rattan la procedura è la seguente:
– si raccolgono e preparano i gambi con una procedura molto semplice. Il fusto viene tagliato vicino al suolo e staccato dagli alberi afferrando forte la sua base e abbattendo così l’intera pianta con le sue foglie. La crescita più recente alla sommità della pianta viene rimossa e quindi, maneggiandola dall’estremità superiore, il fusto viene tirato con forza in senso inverso tra due pezzi di legno, rimuovendo così le coperture spinose. Viene quindi tagliato in lunghezze di circa 5 metri, ogni pezzo viene piegato in due parti uguali e gli steli vengono fissati in fasci pronti per il mercato. Gli steli più pregiati non sono più spessi del mignolo di un uomo e hanno una superficie vetrosa giallo paglierino fine e lucida.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.