Cissus alata
Cissus alata
Il Cisso o edera d’uva (Cissus alata Jacq.) è una specie rampicante appartenente alla famiglia delle Vitaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Rhamnales, Famiglia Vitaceae e quindi al Genere Cissus ed alla Specie C. alata.
Sono sinonimi i termini:
– Cissus pubescens Kunth;
– Cissus rhombifolia Vahl;
– Cissus sulcicaulis var. alata (Jacq.) Hassl.;
– Vitis alata (Jacq.) Kuntze;
– Vitis rhombifolia (Vahl) Baker.
Etimologia –
Il termine Cissus proviene dal greco κισσός kissós edera, esteso a significare genericamente una pianta rampicante.
L’epiteto specifico alata viene dal latino, col significato di alato.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Cissus alata è una pianta rara originaria del Sud America.
Cresce nelle foreste a galleria in presenza di pini o querce, in un’area che comprende il Messico, Nicaragua e Panama e in quella della Colombia e Bolivia.
Descrizione –
Il Cissus alata è una liana o pianta rampicante con fusti angolati a raramente alati; i fusti giovani presentano tricomi traslucidi con setti ferruginosi, tricomi lunghi, semplici e pelosi a volte mescolati con tricomi a punta ghiandolare.
Le foglie sono a forma trifogliata, di consistenza cartacea, con semplici tricomi pelosi, con la parte inferiore con vene spesso appiattite ma senza concentrazione di tricomi, le lame (almeno adassialmente) con toni dal marrone al verde quando sono asciutte; lembo terminale ellittico o rombico, (2,3–) 6,8–16,5 cm di lunghezza e (0,8–) 2–9 cm di larghezza, apice da acuto ad acuminato, base cuneiforme, picciolo lungo 0–20 mm, foglioline laterali disuguali, ellittiche o ovato, l’apice acuto o ottuso, base obliqua arrotondata.
Le infiorescenze sono lunghe 2,5–5,3 cm, con peduncoli lunghi 1,5–4 mm; i fiori sono color crema, giallo, giallo-verde o rossastri; il calice è cupuliforme, basalmente con tricomi ispidi, ferruginosi, corti e spessi misti con tricomi a punta ghiandolare e apicalmente granulari, apice troncato; corolla di 1,5–2,5 mm di lunghezza, da glabra a papillata (puberulenta), apice arrotondato.
Il frutto ha forma obovoide, lungo 7-9 mm, dal violaceo al nero; all’interno presenta un seme, obovoide, lungo 6-7 mm.
Coltivazione –
Il Cissus alata viene coltivato anche per scopo ornamentale su substrato organico e ben drenato.
Questa pianta pPreferisce una luce indiretta brillante, ma le piante generalmente tollerano una varietà di condizioni di illuminazione.
È utile mantenere una umidità costante dalla primavera all’autunno, lasciando asciugare il terreno prima di reidratare.
In inverno l’irrigazione va comunque diminuita.
Le temperature devono essere regolari in estate e con minimo 10 °C in inverno.
La pianta tollera bene le potature ed è facilmente propagabile per talea.
Questa pianta si arrampica con viticci biforcuti. In estate possono apparire fiori verdastri insignificanti seguiti da bacche scure.
Non presenta particolari problemi legati a insetti o malattie gravi. Bisogna prestare solo un po’ di attenzione agli acari, alla mosca bianca o alle cocciniglie.
In condizione di eccessiva umidità possono verificarsi muffa, macchie fogliari e marciumi di steli o radici. Il fogliame può cadere se i terreni sono eccessivamente idratati.
Usi e Tradizioni –
Tra i vari impeghi di questa pianta viene utilizzata come integratore alimentare, secondo l’antica tradizione Ayurvedica, unitamente ad altre piante e sostanze.
Viene inoltre utilizzata come rampicante, per mezzo di lunghi sostegni verticali o come pianta ricadente in cestini appesi.
Le specie del genere Cissus sono utilizzate come piante alimentari dalle larve di alcune specie di lepidotteri tra cui Hypercompe eridanus e Hypercompe icasia; inoltre vengono anche consumate dagli scimpanzé.
Le proprietà di questa pianta sono ancora da approfondire con ricerche di maggiore dettaglio.
Modalità di Preparazione –
Gli utilizzi di questa pianta, di cui si utilizzano le parti tenere e le foglie, sono legate ad alcune tradizioni dei popoli nativi.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.