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Come si propaga il Kaki

Come si propaga il Kaki

Il cachi, chiamato anche kaki o diòspiro (Diospyros kaki L.f., 1782) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Ebenacee.
I cachi sono alberi molto longevi e possono diventare pluricentenari, ma con crescita lenta. Sopportano male i climi caldo-umidi, soprattutto se con suolo mal drenato.
Nelle forme allevate per il frutto si riscontrano solo fiori femminili essendo gli stami abortiti.
Per quanto riguarda le cultivar di interesse produttivo si fa riferimento alla classificazione secondo l’astringenza dei frutti per cui si hanno 4 gruppi:
– Costanti alla fecondazione Non astringenti (CFNA): eduli fino dalla raccolta; detti kaki dolce, Jiro, Fuyu Gosho;
– Costanti alla fecondazione Astringenti (CFA): devono post-maturare; Hachiya, Yokono;
– Variabili alla fecondazione Non astringenti (VFNA): anche questi richiedono l’ammezzimento; detti kaki tipo, Nishimura, Vainiglia;
– Variabili alla fecondazione Astringenti (VFA): eduli solo nella parte intorno al seme; Hiratanenashi.

Il kaki viene propagato mediante innesto a marza in quanto non si ricorre alla talea a causa della scarsa attività rizogena e quindi bassa percentuale di radicazione della stessa.
Così per propagare le cultivar di Kaki si ricorre all’innesto, anche se comunque si procede alla semina per ottenere semenzai da utilizzare come portainnesto.
Per la propagazione tramite seme questi vengono estratti dai frutti e devono essere conservati nella sabbia, prima di interrarli nel periodo invernale.
Si consiglia un substrato preparato con una miscela torba sabbia 2:1 ed uno strato al fondo dei semenzai o dei vasetti, di argilla espansa o ghiaia molto grossa, per ottenere un buon drenaggio delle acque in eccesso.
Una volta effettuata la semina bisognerà attendere un anno per effettuare il trapianto e dopo due sarà possibile utilizzare le piante per gli innesti.
Infine i portainnesti.
Sostanzialmente i portainnesto sono tre:
– Diospyrus lotus, il più utilizzato in Italia ma non è affine con i dolci;
– Diospyrus kaki, che è affine a tutte le cv e resistente a siccità ed avversità, tuttavia è poco resistente al freddo;
– Diospyrus virginiana, disforme e pollonifero.




4 pensieri riguardo “Come si propaga il Kaki

  • Ciao,
    Perché innesto a gemma nel agosto o maggio é difficile?
    Graziw

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    • ecosostenibile

      Assolutamente no ma richiede una tecnica più attenta e temperature non troppo elevate (agosto) o troppo basse (maggio). Diciamo che intorno a 20 °C si hanno le condizioni ottimali.

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  • Salve, potrei sapere se una pianta di kaki propagata da seme (senza effettuare nessun tipo di innesto) produce frutti commestibili? Grazie.

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    • ecosostenibile

      Il Kaki si può coltivare sia partendo da seme che da talea. Tuttavia la propagazione per seme è meno diffusa, soprattutto perché, essendo una propagazione gamica, si ottiene una variabilità genetica elevata della pianta che si ottiene (senza poter scegliere in pratica le caratteristiche richieste, come resistenza radicale ai tipi di suolo, produttività, tipo di frutto che si ottiene, ecc. Per questo si ricorre la coltivazione da talea e tramite innesto, anche per la scarsa attività rizogena che riguarda la pianta.

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