Wasabi
Wasabi
Il Wasabi è una salsa verde della consistenza di una pasta molto piccante, tipica del Giappone, ottenuta dal rizoma della pianta del wasabi (Eutrema japonicum (Miq.) Koidz.).
Origini e Storia –
Il wasabi è una pasta verde dal gusto intenso e molto piccante; viene servita come accompagnamento di pietanze tipiche della cucina nipponica e possiede notevoli proprietà benefiche.
È denominata anche “namida”, cioè lacrima proprio perché la sua piccantezza porta alla lacrimazione.
Il wasabi è una pianta di origine giapponese appartenente alla Famiglia delle Brassicaceae, che è la stessa famiglia di ravanello, rafano, rucola e cavolo. Le radici di questa pianta pregiata e molto antica sono difficili da reperire e costose poiché crescono piuttosto lentamente.
Dalla radice di questa pianta si ottiene una pasta verde dal gusto particolarmente piccante e dalla consistenza alquanto densa, ben nota a chi ha provato almeno una volta la cucina nipponica. Essa è, infatti, utilizzata abitualmente come accompagnamento alle tipiche pietanze della tradizione orientale, come sushi, sashimi, tempura. Oltre alla salsa originale, che prende il nome dalla pianta di provenienza, esiste anche una versione meno piccante realizzata utilizzando un ingrediente molto simile, come il rafano, ma dal sapore decisamente meno intenso e piccante.
Descrizione –
Il Wasabi è una salsa verde molto piccante, di colore verde e con un sapore molto simile al daikon, ma molto più piccante. Viene utilizzata come condimento per carni e soprattutto per il pesce crudo, sushi, soba, tempura e sashimi.
Principi attivi –
Il Wasabi vanta proprietà antisettiche ed è ricchissima di vitamina C.
Possiede inoltre proprietà che facilitano la digestione, per questo viene spesso accompagnato al pesce crudo, difficile da digerire per il nostro organismo.
Al Wasabi si attribuiscono anche proprietà antibatteriche e disintossicanti.
Presenta un potere calorico pari a 109 kcal. Il suo contenuto in carboidrati si aggira intorno i 23.5 gr per 100 gr di prodotto e conta 4,8 gr di proteine per 100 gr di salsa. Contiene inoltre pochissimi grassi, solo 0,63 gr ogni 100 gr. Secondo alcuni studi perseguiti dalla Facoltà di medicina dell’Università di Firenze, il Wasabi, se assunto con regolarità, sarebbe in grado di alzare la soglia del dolore.
Il suo speciale aroma è riconducibile alla composizione chimica, che vede una prevalenza di isotiocianati, molecole responsabili dell’efficacia antibatterica, delle virtù antiossidanti e delle potenziali virtù antitumorali di questo portentoso vegetale.
Proprietà ed Usi –
Il Wasabi, come detto, è molto utilizzato nella cucina giapponese per accompagnare il pesce crudo, ad esempio il sushi o il sashimi, oppure viene aggiunto alla salsa di soia e per condire verdure ed insalate.
Questa radice, inoltre, può essere considerata un agente antimicrobico naturale, utile quindi anche durante il consumo di pesce crudo, come avviene nella tradizione gastronomica orientale.
Il Wasabi viene servito di solito in piccole ciotole a parte ed in quantità molto ridotte.
In Giappone viene grattugiato con un apposito attrezzo, ricoperto dalla pelle di Samè, cioè di razza.
Può essere venduto anche in polvere. Con la polvere di Wasabi si preparano snack e biscotti. Inoltre può essere aggiunto a preparazioni salate di carne o pesce come aromatizzante.
Il Wasabi originale in Giappone è chiamato hon-wasabi.
A causa della difficile coltivazione il Wasabi ha un elevato costo, cosa che porta a parecchie adulterazioni con altre sostanze. Infatti, il rafano viene spesso aggiunto alla salsa originaria.
Preparazioni –
In commercio, la salsa Wasabi si trova sottoforma di polvere o di pasta in tubetto.
È preferibile, comunque, scegliere la pasta, in quanto il Wasabi essiccato e reso in polvere perde parecchio del suo aroma.
In ogni caso preparare questa salsa è molto semplice, mentre è più complicato reperire la radice della pianta. Occorre comunque scegliere una radice della pianta abbastanza soda e priva di grinze, provando ad acquistarla in un negozio specializzato di alimenti asiatici.
Per la preparazione si procede nel seguente modo:
– si tagliano le foglie (che potranno essere riutilizzate) dalla parte finale della radice, quindi lavatela e lasciate che asciughi all’aria aperta. Grattugiate la quantità di Wasabi desiderata e formatene una piccola palla. Lasciatelo riposare per una decina di minuti per intensificare il sapore e servite in tavola.
Non occorre, inoltre, attendere troppo quando si consuma il Wasabi grattugiato fresco. Esso, infatti, rischia rapidamente di di perdere le sue proprietà e il suo aroma piccante. Dopo aver toccato questa radice, è importante ricordarsi di lavare accuratamente le mani e evitare il contatto con gli occhi.
Guido Bissanti
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.