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Mentuccia

Mentuccia

La Mentuccia o nepitella (Clinopodium nepeta (L.) Kuntze, 1891) è una pianta aromatica utilizzata sia per scopi alimentari che terapeutici.

Origini e Storia –
Il nome di questa antica erba odorosa, chiamata anche mentuccia romana, utilizzata dai Romani e dagli Etruschi deriva dalla parola Nepe o Nepete oggi la moderna Nepi.
La Mentuccia è una specie mediterranea con areale simile a quello delle Steno-mediterranee oppure delle Euri-mediterranee, ma limitatamente alle zone montane.
Secondo la mitologia Ovidio, nelle sue Metamorfosi, narra di Plutone, dio dell’Ade, che si invaghisce perdutamente di una ninfa, Myntha, tanto da decidere di non poter resistere senza averla. Non era della stessa idea Proserpina, moglie del dio e regina degli inferi, che una volta saputo della relazione galeotta decise che la colpa doveva essere della ninfa, seduttrice ingannevole, e decise di trasformarla in un vegetale.
Non potendo fare altro, come ultimo gesto d’amore, Plutone decise di donare alla pianta il suo tipico e inebriante profumo. Così, secondo Ovidio, ebbe origine la pianta aromatica che tutti conosciamo, in un interessante ossimoro tra la freschezza assolutamente tipica della menta e il calore rovente della passione. A coronare la punizione ci pensò poi Demetra, che per punire le sottili arti erotiche della ninfa la condannò a non avere alcun frutto.
La leggenda si riferisce genericamente a tutte le specie di menta senza poter individuare di preciso a quale si riferisse.
La nepetella era usata comunemente come erba medicinale ed erba officinale in tempi medioevali, ma ora è poco usata dagli erboristi moderni.

Descrizione –
La mentuccia è una pianta erbacea perennante, alta 20-40(80) cm, molto aromatica, con rizoma strisciante che produce numerosi stoloni; fusti ascendenti, a sezione quadrangolare, semplici o ramificati solo nell’infiorescenza, brevemente pubescenti in alto, lignificati alla base.
Ha foglie opposte, brevemente picciolate, a lamina di 1-1,5 cm, ovale-arrotondata o romboidale ad apice subacuto, abbondantemente peloso-ghiandolosa sulla pagina inferiore, pubescente su quella superiore, con margine intero o crenato con denti irregolari ottusi.
L’infiorescenza in verticillastri all’ascella delle foglie superiori formati da cime 5-20flore peduncolate e ramificate, munite di piccole bratteole lineari di 1-3 mm; pedicelli fiorali 1-9 mm.
Il frutto è formato da 4 nucule (tetrachenio) ovoidi e liscie di 1,2 mm, di colore castano scuro.

Principi attivi –
Le sommità fiorite della mentuccia contengono olio essenziale ricco di monoterpeni (mentone, pinene e pulegone). Nell’olio essenziale, ottenuto per distillazione delle parti aeree essiccate della nepetella e analizzato alla GC-MS, sono state identiicati 55 componenti, rappresentanti il 91.65% dell’olio totale; le sostanze principali sono il piperitenone ossido (43.8%), il trans-piperitone ossido (25.23%) e il limonene (13.03%).

Proprietà ed Usi –
Tutte le parti della pianta contengono un olio essenziale ed altri componenti terpenici ed hanno un aroma che ricorda quello della menta, ma è più intenso e canforato. Hanno proprietà aromatizzanti, digestive, antispasmodiche, carminative, espettoranti e febbrifughe e vengono utilizzate nella preparazione di liquori e condimenti, inoltre come correttive del sapore e dell’odore di preparazioni farmaceutiche.
Tutte le parti della pianta hanno proprietà aromatiche, diaforetiche, espettoranti, febbrifughe e stomachiche. Gli infusi ottenuti con le foglie sono benefici in caso di flatulenza e debolezza di stomaco. È usata anche contro la depressione, l’insonnia e i dolori mestruali. Non deve essere assunta durante la gravidanza in quanto in dosi eccessive può causare l’aborto.
Per uso esterno, l’olio essenziale contenuto nella Nepetella esercita un’azione stimolante della circolazione superficiale, è blandamente purificante, atta a favorire i processi di riparazione dei tessuti cutanei.
Nell’uso alimentare le foglie e le sommità fiorite vengono impiegate per aromatizzare piatti di carne, pesce, verdura e sono particolarmente apprezzate per insaporire i funghi, soprattutto i boleti.
Nell’uso culinario non deve essere confusa con la menta romana (Mentha pulegium), la quale ha un sapore molto più forte, ed a Roma viene usata per la preparazione dell’agnello e della trippa alla romana.
Per quanto riguarda le controindicazioni non sono disponibili nemmeno dati a sufficienza per stabilire la sicurezza del suo consumo durante la gravidanza e l’allattamento.
La nepitella è, inoltre, una buona pianta mellifera, soprattutto perché fiorisce dall’estate fino all’arrivo dell’autunno. Si può produrre del miele ma è rarissimo, perché la pianta anche se è abbastanza comune, non è mai abbondante, comunque è molto bottinata dalle api ed è buona una fonte di nettare e polline.

Preparazioni –
La nepetella è una pianta estiva e fiorisce da giugno a ottobre. Reperirla sul mercato non è semplice, ma è possibile coltivarla in vaso sia in ambienti soleggiati sia a mezz’ombra. Foglie e fiori possono essere lasciati a essiccare in un luogo fresco e asciutto, conservandoli poi al riparo dalla luce.
La mentuccia ha un odore più intenso e deciso della più comune menta piperita.
La mentuccia viene impiegata in cucina per la preparazione di piatti a base di pesce, carne, funghi e principalmente carciofi. Può essere utilizzata fresca o secca.
In Sicilia entra a far parte dell’aromatizzazione delle olive da tavola, per il gusto e l’odore che trasmette quando posta in salamoia con esse. Viene utilizzata anche come ingrediente nella preparazione di una tipica frittata pasquale detta “frocia”. In generale in cucina è usata come condimento. Nel Lazio si usa per la preparazione dei carciofi alla romana. In Irpinia, (Quaglietta di Calabritto), sotto il nome di “Zenzifero”, è unita con ricotta per costituire ripieno di ravioli magri, o frittate. A Calabritto è anche usata per preparare un particolare liquore aromatico. In Toscana, si usa per condire i funghi.

Guido Bissanti

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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