Aquilaria agallocha
Aquilaria agallocha
L’agarwood (Aquilaria agallocha Roxb.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Thymelaeaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Myrtales, Famiglia Thymelaeaceae e quindi al Genere Aquilaria ed alla Specie A. agallocha.
È sinonimo il termine
– Aquilaria malaccensis Lamk..
Etimologia –
Il termine Aquilaria proviene da una voce delle Indie Orientali, aghil, accostato al latino aquila.
L’epiteto specifico agallocha è un termine di provenienza dall’idioma elle popolazioni locali.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Aquilaria agallocha è una pianta originaria dell’area del centro sud asiatico, corrispondente con nord dell’India ed in particolare con le colline dell’Assam, Meghalaya Nagaland, Manipur, Tripura, oltre che nel Myanmar (Birmania), Malesia, Indonesia e Filippine.
Il suo habitat è di solito quello della foresta primaria e nelle formazioni secondarie più aperte, principalmente in presenza di fiumi e torrenti e su creste con terreni sabbiosi in aree di pianura ma anche su pendii e creste fino a 750 metri s.lm..
Descrizione –
L’ Aquilaria agallocha è un albero tropicale che cresce abbastanza lentamente e raggiunge altezze anche oltre 25 metri, potendo raggiungere quasi 50 metri di altezza, e con un diametro del tronco di circa 70 cm.
Il legno è caratterizzato da un colore bruno – grigiastro.
Le foglie sono ovoidali, di colore verde intenso e disposte in maniera alternate lungo i rami.
I fiori sono piccoli, con petali di colore biancastro, raccolti in piccole infiorescenze.
I frutti sono di forma piriforme con esocarpo di colore verdastro.
La fioritura e la fruttificazione possono iniziare all’età di 7 – 9 anni.
Coltivazione –
L’agarwood è una pianta che cresce meglio in terreni dei climi tropici umidi delle pianure, ad altitudini tra i 200 ed i 700 metri.
Preferisce una piovosità annuale di 1.500 – 6.500 mm, con una temperatura massima annuale media di 22 – 28 °C e una temperatura minima media annuale di 14 – 21 °C.
Predilige terreni pesanti originati da gneiss e altre rocce metamorfiche, ma cresce bene anche su argille di provenienza arenaria.
Per la propagazione i semi devono essere seminati immediatamente, poiché rimangono vitali solo per circa un mese. I semi immediatamente dopo la raccolta hanno circa il 65% di germinazione, scendendo al 45% dopo 1 settimana e solo al 5% dopo 3 settimane di conservazione.
La semina va fatta in vivaio a circa 5 mm di profondità in una miscela di terra, sabbia e letame e tenuto all’ombra.
La germinazione inizia dopo 10-12 giorni ed è normalmente completa dopo 1 mese.
Si ricorda che le giovani piantine sono molto inclini all’attacco di insetti e vanno piantate in contenitori 40 – 45 giorni dopo la germinazione quando sono alte 3 – 5 cm e tenute all’ombra.
Le piante sono pronte per il trapianto quando sono alte 30 – 35 cm, che corrisponde all’incirca ad un’età di 10 – 12 mesi.
Il trapianto di piantine a radice nuda è stato tentato con successo in alcune aree.
I frutti raccolti per i semi dovrebbero essere raccolti quando sono maturi ma ancora verdi. Un albero di medie dimensioni produce circa 2.000 semi all’anno, ma la produzione di semi può variare notevolmente negli anni.
I frutti vengono essiccati all’ombra per circa 2 giorni, quindi scoppiano e rilasciano il seme.
Usi e Tradizioni –
L’olio di legno di agarwood è un olio essenziale ottenuto dalla distillazione a vapore del legno.
Viene utilizzato nella profumeria di lusso per l’applicazione ad essenze orientali.
Produce interessanti note olfattive con olio di chiodi di garofano ed è così raro e costoso che viene prodotto solo su richiesta.
L’olio di legno di agarwood è un liquido viscoso di colore variabile da giallo ad ambra scuro, con un caratteristico odore balsamico e legnoso. Il suo aroma ha una certa somiglianza con il vetiverolo o lo styrax e ha una dolcezza simile a quella dell’olio di sandalo. Il suo odore è di lunga durata e presenta una buona tenacità per vari impieghi.
La corteccia interna, di colore argentato può essere rimossa dal tronco in un unico grande foglio ed è molto apprezzata per la sua consistenza e durata, oltre ché utilizzata per tessuti in corde.
Viene anche trasformata in materiale di scrittura che in un tempo veniva utilizzato solo per cronache di eventi importanti e libri religiosi.
Il legno profumato differisce dal legno normale principalmente a causa della deposizione di una resina aromatica. La resina è concentrata nei filamenti di floema. A causa del contenuto di resina, il legno profumato è relativamente duro, fragile e pesante.
La resina aromatica ottenuta da questo albero è una delle più famose e costose del pianeta. Ha una storia molto lunga di utilizzo nelle cerimonie religiose, ai funerali ecc. In Oriente è ampiamente ricercata come ingrediente nella profumeria.
Il costo elevato di questa resina, dal profumo intenso e prezioso, è dovuto al fatto che per ottenerla l’albero deve essere infettato da un certo tipo di muffa (la Phialophora parasitica).
Gli alberi che vengono infettati reagiscono con la produzione della resina. Inoltre non tutti gli alberi di Aquilaria vengono infettati da quella muffa e non tutti gli alberi infettati, poi, producono la resina.
Questa pianta, comunemente raccolta in natura, negli ultimi tempi, a causa del suo sfruttamento, si sta cercando di coltivarla in piantagioni specializzate.
Infatti questo albero è stato pesantemente sfruttato eccessivamente in natura, causando forti preoccupazioni per la sua estinzione, tanto che è elencato come vulnerabile nella Lista Rossa IUCN (2009) ed è considerato in pericolo di estinzione in India.
Per questo la ricerca sulle possibilità di induzione artificiale del fungo e la stimolazione della formazione del legno di agar è quindi importante e può offrire alti ritorni economici, soprattutto perché le prove indicano che la gestione delle piantagioni non presenta grandi difficoltà.
Il legno di agarwood, con queste caratteristiche e distillato produce un olio essenziale, noto come olio di agar. Questo ha proprietà astringenti, carminative, antidiarroiche, antidissenteriche e viene usato nella gotta, reumatismi e paralisi; come stimolante per coloro che hanno problemi sessuali, e come linimento nelle malattie della pelle.
L’olio essenziale produce numerosi agarofurani, alcoli sesquiterpenici e alcoli spirosesquiterpenici.
A livello medicinale il legno di agarwood è allevia gli spasmi, in particolare dell’apparato digerente e respiratorio, e abbassa le febbri.
Nelle medicine occidentali, cinesi e indiane l’incenso viene usato contro il cancro, in particolare della ghiandola tiroidea. In Cina viene applicato come sedativo contro disturbi addominali, asma, coliche e diarrea e come afrodisiaco e carminativo.
Il legno grattugiato entra in varie preparazioni utilizzate soprattutto durante e dopo il parto e per il trattamento di reumatismi, vaiolo e dolori addominali. Si dice che i decotti del legno abbiano proprietà antimicrobiche, ad es. Contro Mycobacterium tuberculosis e Shigella flexneri.
La fragranza prodotta dal legno di agarwood è stata molto apprezzata per migliaia di anni e il suo uso come incenso per scopi cerimoniali nel buddismo, nel confucianesimo e nell’induismo è diffuso in tutta l’Asia orientale e meridionale. In Thailandia viene messo nei funerali, mentre in Giappone l’incenso viene utilizzato nelle cerimonie del tè.
Il legno solo parzialmente saturo di resina ma ancora fragrante, e occasionalmente anche il legno rimasto dopo la distillazione, viene trasformato in bastoncini chiamati “bastoncini d’incenso” o “agarbattis” che vengono bruciati come incenso.
L’incenso è anche usato come repellente per insetti.
Per quanto riguarda altri usi.
La resina viene utilizzata per aromatizzare il curries in Malaysia.
Modalità di Preparazione –
La preparazione della resina del legno di agarwood segue un processo di distillazione e da questa si ottiene un olio molto utilizzato, come detto, per una serie di applicazione sia nel settore farmaceutico, nella cosmesi ma anche come repellente per insetti o altri parassiti.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.