British White
British White
La British White è una razza bovina (Bos taurus Linnaeus, 1758) originaria dell’Inghilterra con attitudine alla produzione di carne.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Deuterostomia, Phylum Chordata, Subphylum Vertebrata, Infraphylum Gnathostomata, Superclasse Tetrapoda, Classe Mammalia, Sottoclasse Theria, Infraclasse Eutheria, Superordine, Laurasiatheria, Clade Ungulata, Ordine Artiodactyla, Sottordine Ruminantia, Infraordine Pecora, Famiglia Bovidae, Sottofamiglia Bovinae e quindi al Genere Bos, alla Specie Taurus ed alla British White.
Distribuzione Geografica ed Areale –
La British White è una razza bovina presente soprattutto in Gran Bretagna ma esportata col tempo ed allevata anche in altri Paesi.
Il bestiame viene iscritto comunque alla British White Cattle Society, con le varie sezioni dei Paesi dove viene allevata, così in Australia il registro ed il controllo della razza è affidato alla British White Cattle Society of Australia, sin dal 1985, mentre in America la gestione è affidata alla British White Cattle Association of America, anche se nel nord America la razza è rappresentata da due società separate; tra l’altro esiste un ceppo statunitense formato con apporto di sangue proveniente dalla razza Angus.
Origini e Storia –
L’origine della razza bovina British White risale al 17° secolo quando già i bovini bianchi (spesso con orecchie nere o rosse) erano molto apprezzati in Gran Bretagna ed Irlanda.
All’inizio, per alcuni secoli, le mandrie di bovini bianchi erano tenute come animali ornamentali e sportivi nei parchi chiusi.
Questo bestiame ha dato progressivamente origine ai vari capi di bestiame con mantello bianco.
Tuttavia, i bovini bianchi britannici non sono geneticamente distinti dalle altre razze britanniche e quindi persistono alcuni dubbi sulle loro origini esatte; infatti altre razze, come la Shorthorn, potrebbero aver contribuito allo sviluppo di questa razza.
In origine, gli animali che hanno generato la British White venivano tenuti nel Parco dell’Abbazia di Whalley, nella Foresta di Bowland vicino a Clitheroe (nel Lancashire). Successivamente, all’inizio del XIX secolo, la maggior parte delle mandrie furono spostate a Norfolk. Questi capi di bestiame furono venduti in piccoli lotti, in gran parte alla nobiltà nelle campagne circostanti, e questo costituì la base della razza British White. All’inizio del XX secolo questi bovini erano però scesi a circa 130 animali registrati, presenti soprattutto nelle contee orientali dell’Inghilterra. Alla fine del XX secolo il numero era cresciuto fino a oltre 1.500 animali registrati nel Regno Unito e forse 2.500 negli Stati Uniti, così come molti in altre parti del mondo come l’Australia, dove la razza fu importata per la prima volta dalla signora A. Horden nel 1958.
Nel Regno Unito la Rare Breeds Survival Trust elenca questa razza come “minoritaria”.
Morfologia –
La British White è una razza bovina caratterizzata dal mantello bianco a pelo corto con alcuni punti scuri, di solito di colore nero ma a volte rossi.
La variante a parti colorate in rosso è presente, nella razza, per circa il due per cento; siccome la colorazione rossa è geneticamente recessiva rispetto al colore nero, molti degli animali con macchie nere portano anche l’allele del colore rosso.
La presenza di queste piccole macchie colorate dimostra che la British White si sia originata da incroci con altre razze bovine a mantello pigmentato.
Le parti colorate sono presenti sulle orecchie, piedi, palpebre, naso e spesso anche capezzoli.
Si tratta di bestiame acorna, di medie dimensioni, con altezza al garrese di 125-135 cm e di corporatura compatta.
Attitudine produttiva –
La British White è una razza allevata principalmente per la produzione di carne. Si tratta di animali di buona resistenza alle malattie e di robusta resistenza all’ambiente ove cresce. Sono inoltre animali alquanto adattabili a pascoli non particolarmente rigogliosi che spesso sono rappresentati da vegetazione come giunchi, ortiche o erica; inoltre nella loro alimentazione si nutrono anche del fogliame di molti alberi e arbusti presenti lungo il loro cammino.
Le femmine, inoltre, raramente hanno difficoltà al parto.
Guido Bissanti
Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Roberto Parigi Bini, 1983. Le razze bovine, Pàtron editore, Bologna.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.