Parco Nazionale Kruger
Parco Nazionale Kruger
Il Parco Nazionale Kruger, identificato con il Codice WDPA 873 rappresenta la più grande riserva naturale del Sudafrica e si estende su di un’area di circa 20.000 km² con un diametro di 350 km da nord a sud e 67 km da est a ovest.
Da un punto di vista geografico il Parco Nazionale Kruger confina ad ovest e a sud con le due province sudafricane di Mpumalanga e Limpopo; a nord lo Zimbabwe e a est il Mozambico e lo Swaziland.
Negli ultimi tempi il Parco Nazionale Kruger è entrato a far parte del parco transfrontaliero del Grande Limpopo, che lo unisce al parco nazionale di Gonarezhou dello Zimbabwe e al parco nazionale del Limpopo del Mozambico.
Inoltre questa riserva naturale appartiene alla Kruger to Canyons Biosphere (Biosfera dal Kruger ai Canyon), una zona designata dall’UNESCO come “riserva internazionale dell’uomo e della biosfera”.
È interessante sapere che nella regione del Kruger sono stati trovati reperti che indicano la presenza di insediamenti umani risalenti ad almeno un milione e mezzo di anni fa.
È proprio qui che fiorì e progredì una civiltà, la cui presenza è testimoniata dalla cittadella di pietra di Thulamela e dai resti di circa 200 miniere di ferro.
Fu l’olandese Francois de Cuiper ad essere il primo europeo a esplorare la zona. Costui guidava una spedizione della Compagnia olandese delle Indie orientali partita dalla Colonia del Capo nel 1725. In seguito Cuiper fu scacciato dalla zona, da un attacco sferrato ai suoi, dalle tribù locali nella zona di Gomondwane.
Successivamente, durante la fine dell’ottocento, numerosi cercatori d’oro cominciarono a riversarsi in questa zona, nonostante la presenza di molti pericoli, rappresentati da leoni, coccodrilli e dalla malaria.
Questo rappresentò l’inizio della minaccia della fauna locale per la presenza massiccia dei cacciatori europei.
Si arriva così al 1896 quando il virus della peste bovina fece strage di gran parte degli animali selvatici e domestici dell’area.
Così allo scopo di preservare dalla cacciagione la fauna locale, il parlamento dell’ex repubblica del Transvaal, decise di creare una piccola riserva governativa intorno al fiume Sabie.
Fu James Stevenson-Hamilton il primo guardiano della riserva, il quale fece in modo che tutti gli abitanti della zona fossero costretti a trasferirsi altrove e iniziò ad abbattere i predatori per consentire alla popolazione di antilopi e altri erbivori di tornare a crescere in numero.
Successivamente, nel 1912, la riserva fu attraversata dalla ferrovia e Stevenson-Hamilton riuscì a sfruttare questa situazione, facendo in modo che i viaggiatori si fermassero nella riserva a pranzo, creando in tal modo un primo embrione di sfruttamento turistico della zona.
Bisogna arrivare comunque al 1926 quando l’Amministrazione britannica stabilì che la riserva diventasse il primo Parco Nazionale del Sudafrica e come gesto simbolico di riconciliazione con la popolazione dei coloni dopo la guerra, la ribattezzò “Kruger National Park” in onore del leader boero Paul Kruger, che fu presidente della Repubblica sudafricana o Transvaal, alla fine dell’ottocento.
La prima apertura del Parco Nazionale Kruger al pubblico risale al 1927 e dopo un inizio piuttosto timido iniziò ad attirare gente. Fu a seguito di questo fattore che Stevenson-Hamilton smise di abbattere i predatori, in quanto si rese conto del grande interesse che i leoni suscitavano presso i turisti.
È storia più recente quanto nel 1991 vennero intraprese numerose azioni per modernizzare il parco, tra cui quella di rimuovere le staccionate che delimitavano i confini del Kruger, consentendo così agli animali di spostarsi liberamente dal parco alle riserve confinanti.
Nell’ultimo ventennio circa il parco ha sofferto di un’eccessiva crescita della popolazione degli elefanti, che crea notevoli problemi all’ecosistema.
Per tale motivo a partire dal 1989 il parco ha preso a vendere sistematicamente i propri elefanti ad altre riserve e dal 1995 ha iniziato ad applicare addirittura la somministrazione annuale di farmaci contraccettivi.
Flora –
Il Parco è suddiviso in 6 ecosistemi con diversi tipi di vegetazione, dai fitti boschi di acacie e sicomori del sudovest alla savana della regione centrale. Il numero di specie vegetali, secondo alcune stime, è di poco inferiore a 2.000 specie di piante.
Fauna –
All’interno di questo Parco troviamo tutti i membri del gruppo dei cosiddetti big five con una cifra stimata di 2500 bufali, 1000 leopardi, 1500 leoni, 5000 rinoceronti (sia neri che bianchi) e 12000 elefanti. Altri mammiferi presenti nel parco includono zebre, ghepardi, licaoni, giraffe, kudu, ippopotami, impala, molte specie di antilopi, iene, facoceri, gnu ed altre specie.
All’interno del Parco Nazionale Kruger troviamo inoltre 120 specie di rettili (tra cui circa 5000 coccodrilli), molte specie di serpenti (mamba nero incluso), 52 specie di pesci, 35 di anfibi e oltre 500 diverse specie di uccelli, di cui alcune residenti ed altre migratorie.
Guido Bissanti